7.20.2011

 

Le monetine? Me le tengo

Hanno paura che si possa tirar loro le monetine. Io spero che questo non accada, e che noi non si sia così ingenui da credere davvero che possa essere una mossa intelligente. Questi son così ladri che si inchinerebbero a raccogliere anche quelle da due centesimi. E noi ingenui lo siamo, quando ci sgoliamo a chiedere e pretendere che si abbassino i costi della politica, o peggio, che con un gesto di responsabilità, loro decidano di abbassarsi lo stipendio o ridursi il privilegio.

Siamo ben oltre tutto questo, siamo avulsi dalla realtà che non è più "lo stipendio" del parlamentare, ma l'illegalità che si è fatta normale, in uno stato che io non riconosco, e dal quale potendo scapperei, proprio come si fugge dal pericolo di uno tzunami o di un terremoto. Uno stato che è ormai affondato e al quale si tiene giù la testa, sotto l'acqua, così che non possa più essere rianimato. Uno stato che ha ucciso la speranza.

In diretta TV, stasera alle 16 verrà trasmessa la votazione per decidere se uno degli ultimi criminali dovrà essere arrestato, e leggere le cronache normalizzate c'è da rabbrividire. L'argomento è trattato come se si stesse davvero parlando di politica, con tanto di previsioni sulle possibili decisioni di questo o quel partito, sulle dinamiche del voto, che dicono non sia scontato. Scilipoti - scrivono - chiederà il voto segreto, mentre la lega lascerà libertà di voto. In ballo c'è la credibilità del PDO il Partito degli Onesti, di cui Papa il "piquattrista" (che è brutto anche da scriversi) è membro attivo e stimato; poi ci sono i ministeri del nord, che a giorni verranno inaugurati in quest'Italia che non si riconosce più.

Lo capite da voi che se il fatto politico più rilevante di questi giorni, che merita di essere annunciato e trasmesso in diretta TV è la richiesta d'arresto degli ultimi degli accoliti di un criminale, qualcosa non torna. Eppure così è e così ce lo teniamo, continuando a combattere cause stupide, che basta un click per farci tutti rivoluzionari. Siamo ormai i qualunquisti delle parole, io per prima - lo ammetto - anche se voglio riconoscermi il merito di averne almeno coniato qualcuna, come tizio del consiglio (trovata anche sui giornali) o tizio criminale (e questa no, rimasta a mio solo uso e consumo perché anche come imbecille son rimasta sola). Quindi ieri sentivo alla radio che si parlava di "Casta" inventato tempo fa da Stella e Rizzo, e mi rendevo conto della pessima abitudine di andare oltre al pensiero preformato.

Ma che mi importerebbe a me, se continuassero a prendere 20 mila euro di stipendio al mese, se non avessero razziato i fondi per organizzare la vita dei cittadini? Il problema non è tanto quanto vengono pagati questi ladri, ma il motivo per cui vengono pagati. Sono stipendiati da noi, per rubarci la vita: questo dovrebbe essere il punto d'osservazione per poter decidere che un click non basta più (o almeno non quello di un mouse). Il massacro dei NO TAV per garantire il furto dei fondi europei, le case a loro insaputa, la flotta di elicotteri per aviotrasportare un criminale, la razzia dei servizi e dei trasporti, il bilancio della sanità pubblica depauperato con il finanziamento dell'elisir di lunga vita a Don verzè e al suo vice che hanno suicidato. E la lista sarebbe così lunga che mi vomiterebbero anche le dita sulla tastiera, se continuassi. Lo so io e lo sapete anche voi.

A volte guardandomi intorno, penso di essere così distante da non saper più tornare indietro, proprio come tutta la storia che stiamo scrivendo.

Le monetine? No, io no di certo. me le conservo per gli ultimi spiccioli di vita, quella che mi fugge ogni giorno che penso che domani, inevitabilmente, me ne darà un altro da fuggire.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Non è una casta, questa. È una cricca, questa. Una associazione a delinquere che per proprio vantaggio non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Mafia in tutti i sensi! E noi? Noi siamo masse di imbelli che non trovano di meglio che rifugiarsi nella immensa comunità degli esausti, come direbbe Martin Amis.
 
Non è una casta, questa, è una cricca! Una associazione a delinquere che per il proprio vantaggio e in difesa dei privilegi non indietreggia nemmeno di fronte al crimine, e se ne fotte dei giovani senza lavoro e con futuro di miseria nera, senza nemmeno la pensione dopo aver tirato la carretta per una vita… intere generazioni. E non c’è da risparmiare proprio nessuno, compreso il firmaiolo che si è messo a sproloquiare di abusi della Giustizia e ha decretare contro le intercettazioni. Applausi da destra e manca… Mafia!! in tutti i sensi! E noi? Noi masse di imbelli che non trovano di meglio che rifugiarsi nella immensa comunità degli esausti, come direbbe Martin Amis. Ci accontentiamo del fatto che hanno sacrificato uno di loro: uno solo di lestofante come tutti. Laltro l’hanno salvato che voleva gli votassero la galera, salvo che una volta libero ha deciso di non dimettersi: non c’erano più le condizioni. E noi? coi piedi sui pezzi di merda sparsi un po’ dovunque.. che è un incidente che ci costringe a buttar via le scarpe, tale è la puzza che non te la togli più di dosso.
 
ogni giorno, sempre di piu' e sempre peggio, dovremmo renderci consapevoli, stanno portando a termine la "legittimazione a delinquere" nonostante il colasso socio-economico del paese, il debito stratosferico, la disoccupazione, la poverta' agghicciante, la crescita sotto-zero dell'economia, mentre la cricca politica (tutta) malaffarosa, continua a straparlare del nulla, manipolando le parole, saccheggiando anche le briciole rimaste, premio per imbelli cittadini in coma? un paese strano? un popolo allo sbando? senza futuro? la fine è vicina ed è in discesa, purtroppo senza freni! un krasc inevitabile, saluti da franco il vecio.
 
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