7.04.2011

 

La TAV della mafia di Lunardi

Comprendo che in tanti non comprendano perché, con tanta forza, si possa voler dire no alla TAV. Lo comprendo perché a vederli quei treni che vanno veloci ed entrano ed escono dalle gallerie, portandoci da Roma a Milano in tre ore, sembrerebbero anche belli, e utili. Lo comprendo perché la propaganda che parla forte e usa parole a modo fa credere che sia il futuro che si avvicina. Ancora, nelle stazioni, c’è chi davanti alla potente locomotrice tutta rossa di quei treni si fa prendere una fotografia, per ricordo di quella volta che è andato anche lui a 300 chilometri all’ora.

Magari al prossimo racconterò la storia di un ministro italiano, che per lavoro gestiva una società di escavatori e spostamento terra. Non era certo quel tipo di azienda che ti manda un signore ciccione con una ruspa arrugginita perché devi farti un pozzo nero! No, era uno specializzato a perforare le montagne. Era un ministro della Repubblica Italiana, che per spiegare il successo della sua azienda, e per spiegarci come avrebbe insegnato all’Italia a farsi grande con le grandi opere, ebbe a dire che con la mafia, si può anche convivere.

Magari la prossima volta che mi toccherà passare dentro una delle innumerevoli gallerie che separano Firenze da Bologna, racconterò al viso preoccupato o divertito del mio vicino di viaggio ignaro e reso dotto dalla propaganda, che il ministro Lunardi, con la sua società Rocksoil rischiò di essere inquisito per disastro ambientale, ma il padrino suo, quello che governava con tutta la schiera di criminali al suo seguito inserì un codicillo nel decreto legge che poi approvò: Le terre e le rocce da scavo anche di galleria non costituiscono rifiuti anche se contaminate da sostanze inquinanti derivate dalle attività di escavazione, perforazione e costruzione”.

Comprendo che sia facile, leggendo i giornali e guardando le “foto gallery” – ormai irrinunciabili dal momento che ci esentano anche dal perder tempo a leggere – credere che si debba dare solidarietà alle forze dell’ordine aggredite dai comunisti/anarco/qualcosa che il pdo (partito degli onesti) non esita a chiamare terroristi. Comprendo anche il Presidente della Repubblica, che deve auspicare la fermezza contro i violenti.
Quello che comprendo meno, è perché le forze politiche che in teoria dovrebbero tutelare la parte sana di quel che resta di questo paese martoriato dalla criminalità, non prenda posizione contro l’uso di armi chimiche proibite sparate contro le persone in Val di Susa; perché nessuno abbia denunciato i pestaggi e le torture inflitte ai fermati, perché non si parli della sessantenne morta schiacciata da un mezzo militare. Perché nessuna forza politica abbia denunciato lo scempio ambientale che la TAV infliggerà al territorio grazie a leggi ritoccate per far cessare le indagini sui disastri ambientali già attuati in Italia.

Oddio, non è proprio che non lo comprenda. Lo comprendo eccome. Perché con la mafia non ci si limita più a conviverci. Ormai, in Italia, è la mafia l’unica ad aver ancora diritti.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Il discorso sarebbe lungo ma le parole cominciano a scarseggiare, c'è solo un fastidio perenne!
Su altri blog si stanno scannando sul tema della "guerra civile",un po' delicato da trattare.Però io una domandina ce l'avrei...ma nei confronti di un governo tenuto da un tiranno che non ci mette i blindati sotto casa, non fa stuprare la regazze e non ci delizia con l'olio di ricino, ma ci impedisce di essere cittadini senzienti e partecipativi, come ci si ribella?
Dicono...non bisogna dargli il destro per non creare una situazione alla Kossiga e fornire l'alibi per azioni ancora più repressive. Bon...e allora come si fa a contestare, a difendere i propri diritti, a pretendere che un'opera del genere, inutile, costosa e appannaggio della mafia che ormai comanda l'italia non si faccia? Mi piacerebbe saperlo, perchè il "mettete dei fiori nei vostri cannoni" mi sa tanto di rassegnazione.
Mietta
 
non si sono limitati a mandare in rotamazione il paese, hanno creato putrefazione a quel po' che rimane di buono! alla vergogna non c'è piu' limite, saluti dal vecio
 
i conati di vomito vengono perché non si vede una via d'uscita, a questo schifo, se non la guerriglia.
sarebbe bello sapere se dietro c'è qualcuno che li manovra, oppure no. io vorrei che fosse la seconda che ho detto.
raffaella
 
@Mietta

l'unica via pacifica per far loro notare che non sono adeguati al ruolo di governanti, ed ad occupare la comoda poltrona, è continuare a dire che la legge elettorale "porcata", non è una legge democratica, o comunque scarsamente democratica e probabilmente anti costituzionale...seguendo questo ragionamento,che già ha proposto Grillo ed i suoi avvocati, probabilmente,sarebbe come dire che non sono legittimati ad occupare la comoda poltrona di (s)governo...
 
il tiranno ha comprato il parlamento quindi può approvare tutte le leggi vergogna che vuole. possiamo solo continuare a informare, a sputtanarli e sperare che quando si andrà ancora a votare, l'Italia sia finalmente uscita dall'incantesimo berlusconiano.
 
Si continua a pensare al futuro, a quando forse ci sarà di nuovo dato l'onore di votare...ma ci rendiamo conto di quello che potrebbe acadere in questi altri due anni? Io dico che si dovrebbe tentare di tutto per far cadere questo governo primam checchè ne pensi il PD ed anche DP che è diventato tanto buonino e ragionevole (e non vien da pensare male?).E' da tafazzisti non provarci...
Mietta
 
Purtroppo se è vero che ci troviamo al finale inveramento della società italiana in società mafiosa(e io credo che sia vero), il voto futuro non determinerà quel salto di qualità nella politica che molti comprensibilmente si attendono.
 
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