7.02.2011

 

Il ministro lanciafiamme


In fondo è giusto che il ministro per la semplificazione semplifichi. Quindi si va a Napoli con il lanciafiamme, e il gioco è fatto. Certo è solo strano che fino ad oggi non ci avesse ancora pensato nessuno, tranne la camorra, un po’ arretrata, che ha usato dei banali accendini. È giusto pure che un ministro della Repubblica italiana, renda delle dichiarazioni di così alto livello, che lo rendano degno del governo di malavitosi di cui fa parte, esattamente come dell’utri o Nicola o’ americano.

Poi mi pare palese che non ci sia altro da fare, se non arredare le sedi dei ministeri che  - si voglia oppure no – a settembre saranno trasferiti a Monza. È la lega che lo dice, mica cazzi! Son tutte cose serissime, che fanno parte della nostra storia, che la stanno scrivendo e facendo la storia, quella che un giorno toccherà a qualcuno vergognarsi nel raccontarla.

È giusto stare a guardare quest’Italia che si sgretola, almeno per me che ne traggo un poco di godimento, ora che so che a furia di usare certe parole le ho persino consumate. Sto così, che leggo e ascolto un’idiozia dopo un’altra, mentre la merda nella quale non riusciamo più nemmeno a galleggiare, sparisce avvolta dal silenzio colpevole di chi invece dovrebbe strillare.

È giusto aspettare il giorno in cui altri e non io, finalmente inneggeranno a Piazzale Loreto. Tutti quelli che vorrebbero resistere nell’essere per bene, e non violenti, e civili e democratici. Tutti quelli che un giorno davanti a un bancomat, dopo aver inserito la tessera nell’apposita fessura, anziché l’invito a digitare il codice segreto, si troveranno davanti alla scritta: “Game Over”. Tutti quelli che sperano nel domani della politica non politica, dell’elevazione del senso dello stato che faccia nascere nuovi condottieri senza macchia e senza paura. Nessun folle, nemmeno Bersani, rischierà mai di andare a governare uno stato in bancarotta, che per rimettersi in piedi dovrà avere le tessere annonarie e le file per il pane, ed ecco perché alla fine, il governo tra ricatti, mazzette e ritorsioni, resta sempre in piedi guidato dalle logge massoniche e dalle mafie.

Per la nostra colpevole dimenticanza, anche, visto che sembriamo aver scordato gli iter burocratici, ormai diventati routine per la storia del declino italiano. Ogni scoperta di una loggia massonica segreta è stata seguita dal segreto di stato e dagli omissis sui verbali, e dalla richiesta sempre più urgente di leggi bavaglio e censura. E questa volta si attuerà. Lo ha detto ieri il neo segretario del tizio del Pdl, che presto dovremo chiamare Pdo (Partito degli onesti), designato dal padrino ed eletto per acclamazione da una platea di nani e ballerine, di servi inqualificabili e idioti, gente senza né arte né parte, capace però di chinarsi al re e degni per questo di far parte della squadra di guastatori che s’è mangiata le ultime briciole d’Italia.

Sono cose banali, quelle che ho scritto. Son quelle cose che tutti sappiamo ma che ci sforziamo di ignorare per fingere ancora di vivere in un paese che meriti il sacrificio nostro e dei nostri figli. Un mondo tutto sommato comodo, dove il massimo della battaglia sarà strillare perché i blog non vengano chiusi, e non invece riaprirne un altro il giorno dopo, scrivendo ancora parole, sempre più consumate e cattive, sperando in quel bancomat vuoto che ci porti finalmente a Piazzale Loreto.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
E' la sua semplificazione, e la estenderebbe a tutto, compresi libri e migranti.
 
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