5.30.2011

 

GODO!


Così a caldo è difficile restare obiettivi, perché quel che più facile da scrivere, quel che spontaneamente approda dalla penna alla carta è il godimento. Godimento non miserabile, ma sentito; quello che viene dal profondo del cuore quando si resta stupiti, quando è bello scoprire che in fondo ci si sbagliava. Io non ci credevo, e soprattutto il mio stupore è per Napoli e la Riscossa napoletana. Più che da Milano, è proprio da là che arriva il vero fischio del vento.

Vuol dire tanto il voto di Napoli, vuol dire assai di più se si considera che la città è stata consegnata ad un insospettabile, ad un magistrato. Significa che è tempo di legalità, e che le mafie – tutte le mafie – devono tornarsene sui monti a spararsi tra di loro, a baciarsi le mani – e i culi – tra di loro.

È un bel giorno per l’Italia, quello di oggi, che finalmente farà tappare la bocca a quel tizio, che ora dovrà comprendere di non essere poi così tanto amato o di non essere amato gratis. Ridicolo fino in fondo, chiuso nel suo silenzio, gioca ancora il suo pedone di meno valore, facendo dimettere bondi; un sacrificio da nulla.
L’Italia di oggi è da ricordare. È quella che ha detto basta, seguendo lo spoglio minuto per minuto sui social network, gioendo ancor di più che se fosse stata una finale di calcio qualunque. Ma si deve continuare, perché il tizio è sempre più famelico, e non cederà. Lui vuole conservarsi al di sopra di tutti, e soprattutto al di sopra delle leggi e delle regole, e per questo ora più che mai dovremo vigilare, perché lo scempio cessi o almeno non si compia fino in fondo.

Una giornata d’orgoglio per l’Italia, a dispetto persino dello stesso PD, che gioisce ma che non capisce quanta voglia e necessità ci sia di una vera sinistra, che sappia porsi davvero a servizio di un popolo esausto, che probabilmente sarebbe pronto ancora a un sacrificio se questo servisse davvero per annusare una vita diversa, se non per noi, almeno per i nostri figli – ai quali noi molto dobbiamo.

Godo, anche di quel godimento effimero, immaginando quel tizio sempre più solo. Godo, pensando alle lingue dei suoi servi più infedeli, che continuano a lisciarlo mentre già si guardano intorno per trovar la via di fuga più comoda, il treno più rapido su cui saltare. Godo, perché non saremo noi ad abbattere l’ecomostro, ma saranno proprio i suoi servi, quelli che ancora oggi e forse domani, avranno il coraggio di presentarsi davanti a una telecamera, come le vecchie puttane stanno un po’ patetiche se non ridicole, sedute davanti alle loro botteghe.

Non me lo voglio scordare questo bel tempo che apre il cuore, che ci lascia a sorridere soddisfatti e satolli. E se dubbi ho avuto in passato, uno non l’ho avuto mai: noi, persone per bene, che ancora riusciamo a pensare, che ancora sentiamo l’urgenza del dovere, noi che non saremo mai complici, SIAMO DI più.

Rita Pani (APOLIDE)            

Comments:
fa piacere leggerti così gioiosa:)
sì siamo finalmente in una breve parentesi di respiro e roseo ottimismo.
poche ore e poi sia a destra e sia a sinistra ci ricominceranno a sfracassare i maroni, ma intanto evviva, si si si si
 
Gioia e tripudio!!!
Adesso non lasciamo passare il momento stupendo: forza con il referendum!
 
Questa è la dimostrazione, come dici, che di gente perbene ce n'è ancora tanta e che sa ragionare con la propria testa...Ma mi ratrista, nella gioia, capire che abbiamo un PD che non è all'altezza. Non ha vinto, lo ha fatto a traino di personalità integerrime e sostenute da partiti minori. Possibile non sia stato in grado di scegliere dei candidati migliori di quelli proposti a Napoli e Milano, possibile che non sia capace, vista l'emrgenza che abbiamo, di porre da parte le questioni di botteguccia e sedersi a tavolino con gli altri (SEL e IDV) per buttar giù in piano comune per scalzare questo canchero? Altri due anni con lui, che cosa potrebbero rappresentare se non la rasatura al suolo del paese? Ora l'omarino avrà senz'altro più difficoltà con tutti questi sindaci di opposizione ed in città rilevanti, ma dobbiamo continuare e intanto raggiungere il quorum per i referendum, spazzando via così tutti gli intrallazzi ed il tentativo, ancora, di salvarsi la chiappe dai giudici...questi cattivoni che vogliono processare sua maestà.
Incrociamo le dita e speriamo che si facciano del male, ma tanto, da soli...noi faremo il resto!
Mietta
 
Si gode anche oggi, la Cassazione ha detto SI' al referendum sul nucleare evvaiiiii! Caro ducetto, aspettati un'altra portata in faccia, ora!
Mietta
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?