4.11.2011

 

State per entrare in una nuova dimensione ...

Vi ricordate? “State per entrare in una nuova dimensione: una dimensione ai confini della realtà”. Io me ne ricordo eccome, anche perché mi piacevano tanto quei telefilm, e devo ammettere che negli ultimi dieci anni almeno, li ho rimpianti, un po’ come rimpiango Lombroso, ogni volta che vedo la faccia di un leghista o di gasparri.

Dove eravamo rimasti?Ah sì, fuori dal tribunale di Milano, dove leggo sul giornale: son pronti mille panini con salame. No, in effetti eravamo fermi un attimo prima, quando un ministro della Repubblica italiana ha dichiarato: “via i soldati dal Libano, ci servono per proteggere i nostri confini.” Però – porca zozza – ci sarebbe anche quella del sacco di merda eurodeputato borghezio, che magistralmente come non si ricordava dai tempi di De Gasperi afferma: “la politica italiana per l’immigrazione è fora dai ball.”

Non è semplice star dietro a tutto, ma per fortuna non sono una politologa e tanto meno una storica. Non dovrò tenere a mente queste citazioni per poi scrivere dei saggi che saranno le pietre miliari della cultura di domani. Per fortuna scrivo solo romanzi, nei quali posso riscrivere il mondo che non c’è, in quella vecchia dimensione che era semplicemente la vita.

Più passano i giorni ai confini della realtà, dove l’inverosimile è diventato vero, e più temo il giorno in cui, come per incanto, questo gregge sazio si sveglierà nel deserto, senza più un filo d’erba da brucare. Queste pecore impazziranno.

Siamo oltre. E sempre più penso che purtroppo non saremo noi a cacciare il buffone, ma saranno ancora i grandi poteri non più occulti – ma palesi – di questo staterello che traballa e che rischia di finire in mani ancora peggiori. Il tracollo finanziario è alle porte, il potere dell’economia si agita e mal sopporta l’evidente incapacità del debosciato di garantire ciò che aveva promesso. Gli unici impegni mantenuti son stati quelli assunti con le mafie – a quelli non ha potuto sottrarsi, ben sapendo che la condanna sarebbe stata più pesante di quella che potrebbe infliggere pro forma un tribunale. Lo sa la Marcegaglia, lo sa Mediobanca, lo sa anche Montezemolo.

Siete già entrati in un nuova dimensione: una dimensione che ha tracciato i confini con la realtà. Quella in cui la ministra privilegiata perché “zoccoletta”, e così chiamata dal suo presidente/padrone, può dire ai vostri figli che non godranno dei vostri stessi privilegi – quelli che hanno rovinato il paese -

Quelli che oggi son là a mangiare un panino col salame e a intascare i venti euro lo ignorano, ormai assuefatti dal vuoto nel quale sono stati mollemente adagiati, e per questo è da temere il loro risveglio, che non sarà dolce. Sta per crollare la scenografia di cartone entro la quale vivono, e presto si renderanno conto che oltre le sagome di una vita rappresentata a colori, non c’è più nulla né da sperare né da sognare, ma al limite solo da fare.

Domani negheranno di esserci stati, si spoglieranno in fretta dei palloncini azzurri e delle coccarde, ma sarà facile riconoscerli, perché saranno quelli che resteranno zitti a guardare, in attesa di un altro padrone da adorare.

(Io vi riconoscerò)

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Grazie per aver saputo reinterpretare Gramsci così bene, è un regalo il tuo anche se sarebbe stato meglio non averne necessità.
ciao Rita.
 
Come nel film "the truman show" alla fine dovranno assoggettarsi ad uscire dala porta di cartapesta per affrontare il mondo, quello reale che è tanto ma tanto più bello ma anche difficile da affrontare, se non si è attrezzati. Peggio per loro, anche io li riconsocerò e sarò senza pietà perchè sono stati complici, sordi ciechi e muti perchè pensare è faticoso,essere uomini liberi anche e lavorare onestamente pure.
Mietta
 
e' debordnte la violenza verbale che siamo costretti ad ascoltare, da una pubblicistica politica, che alimenta, fra lo stupro e l'economia, il monopolio statale della violenza, posta sempre come l'ultima, sul principio dell'inviolabile, lontano dalle "dottrine" che sorgono a sostegno dell'accordo, come lontano dalla concezzione di un "fatto" senza linguaggio, dalla denuncia del capro espiatorio, alla restaurazione dell'ordine e del sacrificio? in nome e nella promessa dell'avvenire, dal lapsus al motto di spirito "dal sogno all'umorismo" dal paradosso al disagio, ogni normalita' nè risulta "catastrofica, è debordante, la violenta malipolazione che sfugge,purtroppo, a tanti, di quel tessuto sociale che, vegeta nell'inconscio, di un illusorio candore, di cui si ispira il tirannide, bisognava praticare una dissidenza, consapevoli di una politica "spettacolo di padronanza storica" che ha oramai raggiunto una "precisa condizione" l'impensabile, l'inimmaginabile, il tradimento di ogni interesse e bisogno dei cittadini, attribuito al "nemico" ripetendo il duce! saluti dal vecio.
 
Quali sono, secondo te, le mani peggiori di queste in cui potrebbe finire il nostro paesello?
 
Vincenzo :)
 
Un altro pupazzo fabbricato per l'occasione, per esempio.
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?