4.13.2011

 

Priapo di Arcore

Questo mio post è come se fosse scritto tra parentesi, oppure su un pezzetto di carta o sul retro di uno scontrino, come quando mi capita di dover appuntare qualcosa, al volo, dentro un'auto o sull'autobus.
Questa mattina è iniziata così, un po' strana, con la lettura dei giornali che ha spaziato tra la statua di Priapo, l'unica statua con un pisellone, e le palle di un toro di Swarovsky, ma non stavo visitando siti porno: lo giuro. Leggevo la cronaca politica.
Mi viene da ridere, ma è un riso amaro.
Formigoni il verginello che si diverte eccitato quando i fedeli cortigiani del pdl, riuniti al cospetto del presidente del consiglio in una villa in Brianza, gratificano il re con i loro doni: un finto uovo di Pasqua alto due metri, con dentro una violinista soubrette di ventisette anni, che subito seduce il presidente col suo sguardo. E poi un toro con le palle giganti. E me lo immagino quel coro di politici impegnati a governare le sorti di tutti noi, che all'unisono esultano: “Presidente, ha le palle come le tue!”
Dicono che le signore -tra le quali il sindaco di Milano, la mamma di Batman, la moglie di uno degli assassini della SARAS - fosse a tavola anche lei, e dicono che siano arrossite di fronte all'aria compiaciuta del tizio con la pompetta, che al massimo può avere lo scroto cadente di un vecchio ormai in disarmo. La sindaco di Milano, che per essere arrivata in ritardo è stata minacciata di dover sottostare per ben due volte al Bunga Bunga, tra le risate generali dei commensali eleganti e di gran classe.
Eppure sul web, circola la foto del priapo di Arcore in versione adamitica, e il suo pisello è esattamente proporzionale con tutto il resto, sfatando anche la leggenda metropolitana sui nani e sulla loro dotazione naturale.
Ma potrei sembrare moralista, e non lo sono. Sono una semplice donna di 46 anni, sana. Qualunque uomo decida di accostarmi sa, che mai nella vita dovrà mettere in dubbio il mio amore per Denzel Washinton, verrà sempre per secondo; povero lui se avrà un culo sodo, potrebbero rimanerci le mie mani incollate. Confesso inoltre che a volte io tocco il culo, sì, lo faccio. Però …
C'è sempre un però. Chi mi conosce e sa anche queste cose di me, nelle occasioni di festa mi regala un libro, o un cd. Una crema per il viso, un barattolo di Nutella. Chi vuole farmi stare bene, perché mi stima o mi vuol bene, mi regala le anguille arrosto, una bottiglia di mirto, o il dvd di quel film che sa che da tempo cercavo e non trovavo. Non mi è capitato mai, che qualcuno si presentasse a casa mia con un mandingo dalle chiappe marmoree, e questo vorrà pur dire qualcosa.
Questo vuol dire, per esempio, che tutti sanno cosa fa piacere al re. Tutti sanno cosa donargli per solleticare il suo ego: una zoccola e un po' d'adulazione, che costa assai più del danaro. Costa la dignità.
Lo so, ci sarà ancora qualcuno che reciterà a memoria la regoletta del catechismo per italiota, e cioè che a casa sua può fare e blà blà … ma non è così. È la figura che emerge del nostro stato di cose, in balia di un debosciato erotomane, che minaccia in modo subdolo due ragazzine che restano disgustate da dei vecchi bavosi che palpano e si fanno palpare, e che le ricattano moralmente quando non ne possono abusare. Quello che emerge è la legittimazione della mercificazione del corpo delle donne, non già sane e consenzienti, con normali appetiti sessuali, ma proprio moneta di scambio per chi ormai ha rubato così tanto danaro da non sapere proprio più che farsene. E allora anche il prefetto, pagato a peso d'oro dallo stato (da noi) per dirigere la commissione anti racket, esigerà che le mazzette gli si paghino in natura, per poter accedere alle graduatorie per ricevere i contributi statali per le loro aziende massacrate dall'usura.
Rido e rido amaramente, perché me la figuro la “Lady moratti”, con quell'aria da signora, imbalsamata dalla sua superbia, che viene trattata alla stregua dell'ultima povera ragazzina, arrivata dal Brasile o dai Paesi dell'Est, con il miraggio di un lavoro, che poi sì, ha trovato, ed era quello più antico del mondo. Lo stesso che alla fine, oramai, può garantire a chiunque abbia abbastanza pelliccia di yeti sullo stomaco, da riuscire a infilare la mano dentro le mutande del Priapo ridimensionato di Arcore, un lavoro a tempo indeterminato, con la benzina a spese dello stato. Chissà che bello sarà il prossimo scambio di doni al G8: per tutti un libro di economia, per il tizio italiano un camion frigo, pieno di carne da macello. Carne fresca.
Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Il pedonano nudo in rete? Mai visto. E credo di non volerlo nemmeno vedere, LOL. Post eccellente, grande Rita.
Andri
 
“Ma finitela con quest'assalto selvaggio all'"Usurpatore" democraticamente eletto! Ci avete rotto i franceschini. Seminate vento e raccoglierete tempesta. Faremo i conti alle prossime elezioni!”.

“Io non sono per niente preoccupato. Solo ci avete scocciato con tutte ste menate strumentali.
Quando a trans ci andava Marrazzo o il tirapiedi (ops portaborse o portavoce) di Prodi non vi scandalizzavate minimamente!
Finitela!!!!!!!!!!!!!!”.

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Un piccolo esempio di opinioni italiote, che, volendo, e senza grande sforzo, ne possiamo registrare tanti, di fan delle leggi porcate, di sostenitori dello squallido teatrino nelle istituzioni. Ma è anche colpa nostra, di noi che ci siamo adagiati, di noi che con il silenzio assenso abbiamo accettato uno stile di vita.
E' l'ora di piangere i nostri errori: abbiamo sepolto la rivoluzione culturale e dobbiamo pagare di persona. Non si potrà tornare indietro Sono troppe le macerie lasciate. E non ci sarà nemmeno un post meno squallido del presente.
Comunque, per gli ineffabili speranzosi, esso è lontanissimo da venire… forse non verrà mai.
 
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