4.02.2011

 

Fermiamo il mondo! E facciamoli scendere

Così ogni giorno che passa, sempre più forte vorremmo urlare: “Fermate il mondo! Fateci scendere.” Invece su questo mondo bisogna starci, e allora è bene non restarci zitti.

Dicono i giornali che ieri, quel vecchio debosciato ha raccontato una barzelletta hard davanti a una signora. Il giornalista descrive tutto, le colonne di marmo comprese, la sala, il fare da imperatore, e la barzelletta con le parolacce. Il viso del cabarettista del consiglio, comico all’occorrenza; quando hai finito di leggere ti resterà l’immagine del solito parente affetto da demenza senile, di cui ti vergogni. Di quel nonno, da me descritto tante volte, che non riesce a trattenere una scorreggia mentre è a tavola, avendo la mente altrove, rubata dalla senilità.

Eppure, in quell’articolo che voleva essere una sorta di recensione ad un improvvisato spettacolo comico, l’essenza sta in altro: i sindaci chiedevano la sospensione degli abbattimenti delle case abusive; il premier ha promesso di fermare le ruspe.

Stamattina è un gran fermento, e l’indignazione sale. Leggo ovunque che un deputato del pdl vorrebbe cancellare dalla nostra Costituzione il divieto di ricostituire il partito fascista. Si sa, noi siamo attenti alla Costituzione – firmiamo gli appelli – e non ce la facciamo scippare. Anche questa notizia lascia un po’ perplessi. Non è tardi per opporsi alla ricostituzione del partito fascista? I fascisti – qualora fosse sfuggito – non solo si sono già ricostituiti, ma sono anche a governo. Ma noi abbiamo quel nonno con la testa avariata che fa le puzze a tavola, e allora è normale non domandarsi come sia possibile, che da ex di avanguardia nazionale, neo fascista, implicato a vario titolo nella strage di Piazza Fontana, cristiano de eccher, promotore dell’abrogazione, oggi sia un senatore della Repubblica Italiana, che per Costituzione vieta il fascismo.

E certo che vien voglia di fermarlo questo mondo, perché l’altro giorno in Calabria, durante una conferenza stampa è stata illustrata un’operazione di polizia, una di quelle a cui ora si danno nomi simbolici e americanizzanti, proprio come ci hanno insegnato i telefilm: una rete criminale sfruttava la prostituzione minorile, e tutti i bastardi son stati arrestati; le bambine salvate. Grande plauso e onore al merito al governo che tanto ha fatto per la sicurezza. Però poi il bravo giornalista intervista la consigliera regionale della Lombardia, imputata per sfruttamento della prostituzione minorile, che dichiara di aver come scopo della vita, diventare ministra per gli esteri e ottima madre di famiglia con tanti bambini. Lungi da noi chiederci: “Perché non è in galera come i colleghi suoi calabresi?”

Alla lunga, finalmente, spero che si possa arrivare finalmente a comprendere perché questo mondo – e questo modo – si debba fermare, e ci sia chiaro – finalmente – chi dovrà esser fatto scendere. Ma ancora è presto, perché pure ci si indigna perché una show girl è stata assunta come “consulente” del ministero della difesa “per gratitudine del ministro verso l’Inter” già che la girl può vantare una pregressa relazione col portiere Walter Zenga. Ma l’indignazione – e la fermata del mondo – dovrebbe arrivare per le parole di quel fascista che ha fatto del suo ministero, quello della guerra: “E’ un affare, solo 800 euro al mese!” … per lavorare un giorno al mese.

Fermeremo il mondo nel modo giusto il giorno in cui torneremo a ridare il giusto senso anche allo scandalo. Ed è un giorno assai lontano.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
facciamo la quadratura del cerchio? siamo tutti partecipi al male del nostro mondo, dei mali sociali, comè vero che non facciamo molto per poterli estirpare? la maggior parte dei casi, sono fomentati dallo sviluppo radicato nelle azioni, senza scrupoli, di gente spalleggiata a volte, dalle stesse vittime! l'emarginazione nasce nel confrontarsi ed è la prima divisione in un sistema sociale che, si basa su vinti e vincitori, si contano le vittime di disastri creati dall'indifferenza e arroganza dei poteri forti, purtroppo manca la forza di opporsi, rimaniamo schiavi di un sistema illusorio, sottile e raffinato, una vite senza fine, fatta girare da una minoranza che sfrutta le masse, sciavizzate, portate all'esasperazione di inutili falsi bisogni, dove la realta' ci fa capire che è il nostro stesso futuro che barcolla, è tornato un fascismo, all'inizio diplomatico ma oggi, dichiarato in tutta la sua devastante arroganza di potere, sostenuto dal potere economico (banche politica e clero) ci ha riportato alle reali dimensioni di 50anni fa' demolendo ogni nostra conquista socio-economica, chi scappa non è irresponsabile, antiitaliano? evita il futuro di un paese che sta perdendo il controllo, non conoscendo quale sara' la fine, nostra ma sopratutto dei nostri figli, nipoti e chissa' quante altre generazioni? saluti dal vecio.
 
Infatti è lontano e anche questo crea amarezza.
 
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