4.09.2011

 

Che caldo che fa

Il problema è che la vita sembra normale, in giorni normali, in paesi e città normali. Persino il mio, che la vita ce l'ha tutta su una strada, tutto sembra normale. E al tabacchino si parla del caldo che fa, che mica è normale in aprile, e fa voglia di piantar primule e petunie, di tirar fuori le braccia dai maglioni e di stare stesi ad asciugare l'inverno trascorso.

E anche in farmacia, tutto è normale, anche il prezzo di uno sciroppo per la tosse, che costa più di una bottiglia di mirto, è normale. È normale il borbottio del vecchio che deve pagare anche se ha la ricetta perché “no, è cambiato; ora non è più così!” No, il caldo non è normale, non si ricordava da molti anni, l'84 o l'85, che anche quell'anno – ricorda il vecchio – aveva nevicato tanto d'inverno. È normale quindi ricordare a memoria le date delle stagioni che non son state normali.

E poi al ritorno, sempre per la stessa via, pullulano i bimbi – che finalmente c'è il sole – e le signore che chiacchierano del caldo, della paura di alleggerire le loro vesti, e della necessità di stare attenti: perché questo caldo non è normale.

No che non lo è, penso. In fondo anche io mi son buscata un malanno, perché questa primavera è troppo aggressiva, e più forte la mia voglia di sole. Tolti gli occhiali scuri, a casa, accendo la radio, e pare che la vita normale sia entrata anche lei come me: “Fa un caldo mostruoso a Roma, voi che farete questo pomeriggio?” Musica revival in attesa dell'estate. 

“Pronto? Chi sei?”
“Sono Deborah! Io mo' vado a Ostia, che … ammazza che caldo.”
E finalmente le notizie. 

“Caldo record in Val d'Aosta e Trentino … caldo … ma i meteorologi tranquillizzano tutti. Martedì è in arrivo un fronte freddo che porrà fine all'anticipo d'estate …”
Sette dei quindici minuti del notiziario a ricordarci l'allucinante anormalità che finalmente ci restituisce un po' di normalità. Quella che ci lascia felici di avere il problema di desiderare il mare, il sole, il cielo sgombro di nubi e persino il primo gelato della stagione.

E anche il resto di quel poco che resta delle notizie della vita è normale: un malavitoso che ancora parla di giudici e di giustizia. Un ladro patentato che denuncia d'esser stato rapinato, i clandestini – sic! - che continuano ad arrivare, e molti – dice la voce annoiata – son bambini. Un morto ammazzato a Roma … e vi lascio con l'oroscopo del giorno.
Io però non son normale, e non sento poi tutto questo caldo. Vado a mettere una felpa.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
abbiamo anticipato le notizie sull'Aquila, punto di riferimento per un popolo (poco normale?) o dopo una catastrofica tragedia, ha trovato chi, subito; si è preoccupato delle difficolta' della disgrazia, nè ha saputo approfittare, predicando e proclamendo che da quel momento, ci sarebbe stato un trasbordo di ricchezza, in cambio di poverta' e disperazione? una commedia vista tante volte, che un popolo "normale" avrebbe cercato di contestare e rifiutare, le ipocrisie e false promesse, ma questo paese, distratto dalla fiducia? ha subito la fossilizzazione della coscienza, ha pianto "applaudendo i venditori di pacchi vuoti" la patita è ai tempi suplementari, come gia' persa? per la soppravivenza dei paesi colpiti, saluti dal vecio.
 
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