4.14.2011

 

Buona Pasqua, Cloro

Non sono negazionista. L'Olocausto è successo veramente, e per altro non ci ha insegnato nulla, visto che a distanza di anni ancora richiudiamo donne, uomini e bambini nei lager che chiamiamo CPT o CIE o VATTELAPESCA; ancora e di nuovo attuiamo i pogrom e ancora e peggio diversifichiamo tra gli uguali appartenenti al genere umano. Detto questo penso di Israele tutto il peggio che si possa pensare, e non comprendo come un popolo che ha tanto subito, possa essere altrettanto incarognito. Gaza non è un mistero.
Stamani, scorrendo i titoli di Repubblica  sono rimasta un momento interdetta, apprendendo che una blogger che stimo, e che purtroppo conosco solo “virtualmente” da anni, veniva tacciata di antisemitismo, e accusata di “inculcare” ai suoi alunni tali nefandezze. Seguendo Barbara da anni, appunto, la prima domanda che mi sono posta è stata: “A chi ha pestato i calli per meritare tanta schifezza?” Poi è bastato leggere un po' indietro la storia per comprendere che Barbara non era colpevole di “inculcare” dottrine negazioniste nelle menti di giovani da far diventare uomini, ma semplicemente colpevole d'aver espresso una sua personale opinione in contrasto con un giornalista.
Giornalista, parola che non è più.
Ora, dato anche che Barbara è capace di difendersi da sé – e spero proprio anche in sede opportuna – la domanda è un'altra: “Esiste davvero la libertà d'espressione?”
Dobbiamo tutti aspettarci questo trattamento, da chi anziché usare la penna per raccontare, ne fa un'arma per la propria vendetta personale?
E che ne è delle campagne per la libertà di stampa, quelle fatte anche da Repubblica che spesso esorta i suoi lettori ad inviare le foto e i post-it? La libertà di stampa, o quella d'espressione dovrebbero essere cose importanti, in questo paese, e soprattutto in questo momento storico, ma evidentemente, come molti altri termini, nemmeno “libertà” è più, se si può gettare fango sulla professionalità di un'insegnante, che guarda caso finite le sue ore di lezione sceglie di esprimersi e di continuare forse ad insegnare, a quelli che avranno la fortuna di comprendere che un blog, spesso è meglio di certi giornali. Ma forse è proprio questo il problema.
Rita Pani (APOLIDE, per fortuna)

Comments:
grazie Rita. E' molto importante per me il tuo giudizio.... un bacio portafortuna. E un abbraccio (e un grazie a sir percy che ci ha fatto conoscere)
 
stiamo vivendo un odiosa finzione politica, che tende a smontare qualsiasi pensiero opposto, riconducendolo, alla nullita' se possibile,viene messa in atto, una perversione depolicitizzante, da un potere che respinge il dialogo, giudicandolo pericoloso, una sottile vigliaccheria, che rappresenta un fascismo gia' sorpassato, da questo si puo' immaginare quello che accadra' se le robe non cambiano, un totalitarismo del potere? un lavoro? manovrare, armati di orgoglio, questa cosa ridicola? la ragione della dissidenza? saluti dal vecio
 
Gente come Faurisson va messa in galera e fatta scomparire la chiave. Non si discute con chi mette in dubbio l'esistenza storica delle camere a gas, sino ad arrivare a negare l'Olocausto.
Anch'io sono contro la politica israeliana e credo che Gaza sia la nuova Auschwitz con le vittime di un tempo che sono diventati carnefici; anch'io penso che lo stato di Israele sia stato costruito a tavolino dall'Europa togliendo le terre ad un popolo che vi abitava sino a ghettizzarlo. Ma tutto ciò non mi porta a mettere in dubbio l'Olocausto. Nè la soluzione finale.
Così non si combatte Israele, lo si rafforza. Purtroppo.
 
Si è esattamente quello il problema, proprio quello che hai ben inquadrato.
 
Sono riuscito finalmente a leggere l’articolo del cretino, un cert pasqua, sedicente giornalista. Sono stupefatto! Frasi estrapolate, isolate dal contesto e lanciate in pasto ai cani famelici.
E l’hanno trucidato, le belve. Riuscirà a dormire ancora li mascalzone? Io ti accuso! Sei responsabile!… ma, purtroppo, sei anche un cretino e non hai una coscienza a morderti per farti crescere. Sei condannato in eterno.
Come si comporterà il giornale? Che sarà pure quel che è, ma non fino a questo lestofante
 
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