3.28.2011

 

Sì. Scusate, ho detto troia

Una volta, quando ancora ero abbastanza bellina, una persona mi fece comprendere che se “fossi stata gentile” con lui, avrei potuto avere un lavoro; un bel lavoro. Siccome avevo imparato che la gentilezza era cosa diversa dallo farsi sbattere come una puttana, fui in vero poco gentile, assai poco educata e rischiai anche di essere violenta. Naturalmente non ebbi il lavoro, e poco dopo scoprii che un'altra ragazza lo aveva avuto. Quando mi capitò di incontrarla, mi raccontò di aver avuto “una bella fortuna”, io le sorrisi e le dissi: “Sì, a volte il culo aiuta.” Seppi, a distanza di anni, che aveva fatto carriera e pensai che di gentilezze, in giro, doveva averne profuse tante.
Non nego che a volte, arrancando nella vita, con la disperazione che faceva compagnia più di una volta chiacchierando ho detto: “Se rinasco voglio rinascere troia.” Una frase a volte ripetuta, quasi come un mantra. Una di quelle cose che servono a castigarci e darci coraggio.
Oggi non lo direi più, perché oggi non avrebbe più senso nemmeno nascere troia, in questo paese che ha radicato la disparità. Ci sono troie e troie, non ci si nasce più ma lo si diventa, magari educate dalle mamme e dai papà che indirizzano, proprio come una volta i figli venivano indirizzati ad esser preti, medici o avvocati.
Ho letto di un bikini col reggiseno imbottito per bimbe di otto anni, e non mi sono scandalizzata. So per certo che se questa estate avrò la fortuna di andare al mare, le vedrò queste apprendiste zoccolette, a cui la mamma insegnerà che regola prima dell'esser persona è mostrarsi al mondo come merce in vetrina. Ricordo le mie bimbe, e il mio modo di dirle che prima o poi avrebbero rimpianto il tempo in cui erano state libere di essere bimbe, correndo avanti e indietro sulla sabbia, con i secchielli pieni d'acqua, senza doversi curare della tetta che scappava dal triangolino di stoffa, e la loro voglia di sentirsi grandi, che per fortuna spariva vinta dal gioco e dalla serenità, e venivano da me con le manine sporche a dire: “me lo togli questo coso, che mi dà fastidio?” E oggi, vincitrice, mi consolo.
E comunque, per quanto presto s'inizi ad educare, non ci son più le troie di una volta. Erano quelle che si conservavano belle, che sapevano fartela desiderare, ma te la facevano sudare. Erano quelle che facevano credere all'uomo di avercela solo loro,e tutta d'oro, e che lo illudevano d'esser stato un conquistatore. Erano loro le troie da ammirare, che per arrivare ad una vita in discesa non avevano dovuto far altro che investire una piccolissima parte di loro stesse. Il resto era salvo, persino la dignità.
Oggi è diverso, “il troismo” è inflazionato, la merce abbonda – naturale o artefatta – giacché laddove non aiuti la natura si sopperisce col bisturi o i push-up. Le donne a 25 anni son merci vintage da collezione, e soprattutto non basta più che siano capaci di vendere la merce nemmeno tanto pregiata – ma alquanto comune – che hanno in mezzo alle gambe. Oggi per essere troia devi essere disposta a vendere l'anima e quindi anche la dignità. A dire il vero, in questo strano mercato, per essere una gran troia non hai nemmeno bisogno di essere donna, dato il gran numero di puttane uomini venduti a un solo utilizzatore finale, per soddisfarlo, compiacerlo e farlo sembrare persino più alto e capellone, agli occhi di un popolo in vendita.
Ma l'inflazione, in una storia di crisi economiche e di povertà, ci ha insegnato che non è cosa bella. Che più aumenta la merce e più il suo prezzo cala, e allora eccole le donne che si vendono per 20 euro e un panino e mostrano senza vergogna il loro essere troia, applaudendo un criminale – che può pagarle – in tribunale.
Ecco un'altra gran troia, che se pure la natura non l'ha aiutata, per soli 300 euro andrà in televisione a sputare sul dolore e sulla dignità offesa del popolo aquilano, falcidiato da un terremoto italiano, che a differenza di quello giapponese, riconsegnerà la vita forse solo tra trent'anni.
E l'ultimo modello di troia, creato appositamente in nome dell'amicizia Italia/Libia, “Le Gheddafine” che si mostrano ai giornali, con la maglietta I'Love Libia, rimpiangere i tempi d'oro in cui, venti di loro, una volta al mese, venivano inviate a Tripoli per sollazzare un pazzo criminale. Quasi in lacrime, come da copione recitano il dolore: “Questo mese purtroppo il viaggio è stato cancellato per motivi di sicurezza.” Forse ignorando che il governo lasciò a lungo in Libia i lavoratori italiani, per non far sospettare che vi fossero dei problemi.
E allora, siccome vado controcorrente, se rinasco voglio rinascere proprio così come son stata e come sono, magari solo un po' più fortunata: abbastanza, per esempio, da non rinascere più.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Perchè mai non vorresti rinascere, per privarci del piacere di leggere e condividere le parole di una donna non in vendita?
E' tutto un mercimonio, ma le meretrici non son solo ragazze o donne in cerca di una vita senza sforzo e senza impegno,ce ne sono anche di sesso maschile. Non vendono la stessa merce,ma son altrettanto squallidi, persone senza ritegno e che venderebbero anche le loro madri pur di restar là, vicino al donatore di favori,al grande corruttore di possibili corruttibili.
Debbo dar ragione a Bocchino, pensa te, che ieri sera ha detto che il degrado via via aumenta e quindi sanare la situazione dopo sarà un fatica sisifica.Niente di nuovo, mi dispiace che lo dica uno dei tanti che per anni ha appoggiato questo corruttore anche delle menti, ma tant'è almeno lo dice ora...altri continuano a negarlo.
Comunque la forza di quest'ominicchio è stata troppo sottovalutata, è un genio nel suo campo miserevole,perchè riuscire a manipolare le menti fino a far pardere l'uso della ragione e la moralità (laica) non è da tutti.Ma aggiungo che, ahinoi, ha trovato terreno fertile, tante devianze mentali forse c'erano già ed occorreva solo sdoganarle...e lui lo fece!Ricordiamoci l'invidia per i ricchi o semplicemente arricchiti, che nell'animo di molti italici ha sempre albergato!
Mietta
 
Mietta ... ma oggi andrà in tribunale col suo esercito di troie a 20 euro e un panino?
;))
Non ho il coraggio di guardare i giornali. Ho già abbastanza nausea da ciclo :)
Buona giornata a tutti, e mi scuso se son poco presente sui commenti del blog, però sappiate che ci sono, che vi leggo e che vi voglio anche un po' di bene :))
:*
 
Si`, sembra che sia andato in Tribunale a raccontare le solite fregnacce e a fare il prepotente.
Pare che ci sia gente del pdl a scortarlo ..... ma guarda un po'! Daje a panini!
Dal disgusto sono passata al vomito.
Cara Rita e Mietta, come vi compiango! Che paese di merda.
Roberta da Sydney
 
Non è un eroe,fa meno del suo dovere! Le ho viste ieri nel film "silvio forever" quelle da 20€ed un panino, ha cominciato a coltivarsele ai tempi con drive in e quando volevano chiudere canale 5erano tutte disperate "noi non possiamo vivere senza le migliori trasmissioni del mondo". Ohhh, ma che tipo di donne girano in italia? A me per fortuna non è mai capitato di conoscerne,avrei avuto la tentazione di farle fuori con una mazzata in testa :-D

Lo so che un po' ci vuoi bene, ma anche noi, sai????
Mietta
p.s.dicci quando esce il tuo libro così lo compro...ma puoi accennarne un po' l'argomento, se ti va?
 
E sia ... la quarta di copertina:


La storia di una donna che scrive poesie e che si svolge tra incontri inconsueti e interessanti che la portano, dal suo piccolo mondo grigio fatto di gesti usuali, a contatto con una società borghese di intellettuali noti e apprezzati.
Il quarto romanzo di Rita Pani, narra di un amore appagante per la mente e per i sensi. Qualcosa di enigmatico, una figura, uno sguardo alchemico, diabolico forse, s’insinua nella storia fin dal suo inizio. Un romanzo coraggioso che va oltre le apparenze dei pregiudizi e delle dicerie.
Al di là della conformistica divisione tra bene e male, in questa storia affollata di interrogativi, si farà strada una rivelazione che indurrà la protagonista, in modo inaspettato, a cedere alle lusinghe di quello sguardo profondo, al fascino della bellezza dell’animo, scegliendo di viverne appieno l’amore. Senza però sciogliere il suo legame con la musica e con il grande artista di cui è innamorata, che, della musica, incarna il suggestivo potere. Libera dalla schiavitù mortificante delle finte evidenze.

;)
 
Cara Roberta, fai bene a compiangerci, ma purtroppo non ci aiuta!Se avessi qualche annetto di meno ci penserei seriamente ad andarmene, ma ora sarebbe difficile "strapiantarsi" per vari motivi che sarebbe lungo elencare.
Ciao
Mietta

Rita, ahh l'amour!!! Lo leggerò, promesso!
 
Non è mica un banale amour ... ;)) molto di più.
http://www.youtube.com/watch?v=euioivGv61Y
 
Ho capito, ho capito...è quello che vorremmo incontrare tutte nella vita!
Mietta
 
credo sia realistico pensare al mestriere piu' antico del mondo, come lessi in un romanzo russo, tanti anni fa', mestiere che condiziona l'intera societa' e
la politica, concordo "donna o uomo" tutto basato su sesso&soldi,
l'offerta ha superato la domanda,
dove consistenti risorse finanziarie, legali o illegali, passano di mano e viene aggiunta una "collaborazione straordinaria" come opsional, una specie di promozione, grazie al sistema del berlusconismo, un sovvertimento delle regole, applicate a tutti i livelli, crimini si susseguono, dove impunemente, personaggi pubblici, usufruiscono della loro totale impunita' e così, continuano a delinquere, sprecando pubblico danaro? per soddisfare voglie & capricci, alla faccia del popolino (della fame) che nonostante tutto, molti apprezzono e condividono, con piacere, saluti dal vecchio.
 
“… magari solo un po' più fortunata: abbastanza, per esempio, da non rinascere più.”.
Condivido tutto, e, in questo momento, soprattutto questa ultima frase. Ma riguarda solo me.
A te, Rita, invece dico: “Grazie di esistere”.
 
http://www.facebook.com/home.php#!/photo.php?fbid=113571602055952&set=o.118759774866400&theater
 
analisi impietosa ma lucidissima. condivido in pieno e ti faccio i miei complimenti. non ti conosco e sono giunto qui di link in link. e non puoi capire la rabbia che mi sale nel vedere questo paese che va a rotoli. per colpa di un manipolo di corruttori. e soprattutto nel constatare che siamo praticamente tutti ipnotizzati e lobotomizzati. anch'io sono di sinistra e anch'io devo dare ragione a quello che ha detto Bocchino ieri. ma non è ancora finita.

maxsim
 
Facendo bene i conti ci si rende conto che "quelli" non sono poi molti. Oggi a Milano erano una quarantina (strano che non si facciano vivi i ragazzi dei centri sociali), in tutto la fiducia in lui ce l'ha si e no il 5% degli italiani (anche se negli spot TV quel 5 lo fa diventare sempre 50), solo che riesce a governare anche solo con quei numeri, aiutato da una legge "porcata", dal pompaggio dei media e da una menzogna dopo l'altra.
Rita, non ti ci vedo sotto ad un lampione rosso, anche se è il tuo colore :)
 
Grazie. Sei fantastica :)

nicolaingiappone
 
Chi ama la libertà deve saper rinunciare a tutto il resto per amore suo.

La fragilità dell'uomo da purtroppo buon gioco a chi ne vuole approffittare.
Si barattano così beni di valore inalienabili quali la dignità, il libero pensiero, l'autonomia e la sensibilità umana per beni effimeri
che chiunque può sottrarre.

A volte se non con il denaro si comprano le persone con la vanità e la paura che, a voler guardare bene, sono presenti in ognuno di noi.

Non invidio nessuno di quelle persone che per un "piatto di lenticchie" vendono la loro primogenitura di uomini liberi.
In loro c'è già la pena e l'esecuzione di un comportamento meschino, poiché sono condannati a vivere in compagnia di se stessi.
 
avete ragione, quando affermate che in troppi si vendono a scapito della dignita', il sistema lo permette, lo strumento usato dal potere (i media la tv e sopratutto la manipolazione) ci illude di godere i benefici, di un finto benessere? questo individualismo deleterio, senza scrupoli e senza limiti, una cancrena diffusa che, mina la nostra stessa liberta' dove abbiamo perso l'interesse al sociale, dove passivamente accettiamo che tutti, per pochi spiccioli, possono sventrare le piu' evidenti realta'(forum e l'Aquila, i processi come chioschi, le continue offese propagandate) un degrado morale, incute paura, incertezza del domani, instabilita' sociale, angosce per il lavoro, la poverta' che fingiamo, riguardi solo gli altri, la politica la chiesa le banche, poteri forti, che decidono la qualita' della nostra vita, la stessa soppravivenza del'economia, non dovremmo lasciare che tutto questo ci trascini oltre il fondo, c'è tanta gente che dissente, ha voglia di cambiare, voglia di trasparenza, di aria fresca, pulita, è un emergenza, se lasciamo agli altri le scelte, dovremo accettarne le conseguenze e sara' triste! saluti dal vecio
 
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