3.07.2011

 

La sobrietà della democrazia

C’è che mi sento persa davvero. Leggevo i giornali stamattina, con un po’ più di cura di quanto faccio di solito; leggevo dell’ennesimo annuncio di “riforma epocale” della giustizia, e mi è tornato in mente il codicillo scritto sul Piano di Rinascita Democratica della Loggia P2. Avrei voluto cercarlo, copiarlo e incollarlo qui, per dire che siamo sempre là, in mano ad un grumo di criminali fascisti. Volevo scrivere della necessità di un nuovo CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) e della necessità di utilizzare meglio la tecnologia che abbiamo la fortuna di avere per le mani, per attivarci tutti nella Vigilanza Democratica.

Ero arrivata a buon punto, andando avanti spedita come di solito faccio quando fermo le cose per un momento, e scrivo per questo blog. Poi ho cancellato tutto perché non mi sembrava avere senso. Peggio, ho avuto la sensazione che quel che avevo scritto fosse troppo banale. Cadere nell’ovvio è umiliante per chi sente il dovere di scrivere, il dovere di dire, il dovere … è come avere la sensazione tangibile del fallimento, non personale ma collettivo.

Dover spiegare che il tentativo di apportare un “cambiamento epocale” nella giustizia italiana, ricordando per l’ennesima volta il Piano di Rinascita Democratica della Loggia P2, vorrebbe dire che il termine “piduista” che da vent’anni leghiamo al nome di berlusconi, è equivalente a uno degli altri epiteti che usiamo a mo’ di insulto, da nano a mafioso, da calvo a maiale, da pedofilo a impotente. E non è così. Piduista è un termine preciso, che indica l’appartenenza ad un gruppo di potere eversivo e fascista che nonostante le leggi, i processi, Tina Anselmi e la storia, alla storia stessa è sopravvissuto guadagnando il potere di sovvertire la democrazia italiana.

Seguire il ticchettare dei tasti, mentre ancora si prova a spiegare che l’abominevole opera di smantellamento della scuola italiana e del diritto allo studio, è anch’esso parte del golpe piduistico perpetrato in Italia, e rendersi conto dell’ovvietà è mortificante. Flagellarsi dopo aver letto le dichiarazioni della Camusso, che spaccia uno sciopero generale di quattro orette, con comodo e senza dannarsi troppo l’anima, per la “presa della Bastiglia”, e tornare a ricordare quasi a memoria il paragrafo dello stesso Piano di Rinascita che della cancellazione dei sindacati, e dei diritti dei lavoratori faceva legge (ora applicata in Italia) è aberrante.

Per questo sentirmi banale, ho paura ad usare certe parole, oggi. Ho paura perché non vorrei rischiare di sciuparle. Cosa accadrebbe se iniziassimo a ripetere tra noi CLN senza aver compreso davvero il senso del bisogno? Cosa accadrebbe se il concetto di Vigilanza Democratica non fosse compreso nella sua interezza? Non potrei sopportare la responsabilità d’aver reso banali due concetti fondamentali che, a mio avviso, oggi possono rappresentare l’unico modo reale per sovvertire noi il regime fascista che è riuscito ad ingoiare l’Italia con pazienza e perseveranza, sostenuto e spalleggiato dalla nullità delle opposizioni troppo spesso complici in buona o mala fede.

Così come mio rendo conto che siamo riusciti a svilire anche il senso della protesta, e il senso del termine “piazza”, coniando slogan più o meno efficaci, supportati a volte dagli organi di informazione – quelli che hanno la presunzione di essere liberi – che anziché attivarsi anche loro per la “Vigilanza Democratica” a loro modo hanno contribuito a cambiare il senso delle cose, a renderle usuali e usurate. Mi spiace, ma non posso farlo. Proverò semmai da oggi a cambiare una volta di più le cose, tornando alla sobrietà che merita la parola che parla di democrazia.

Rita Pani (APOLIDE)



Comments:
Se a fronte dello smantellamento non ipotetico ma reale del paese, nè CGIL in cui tanti e per tanto tempo hanno confidato nè quei pochi o tanti sopravvissuti nella legalità e nel desiderio di cambiamento non hanno il coraggio nè la determinazione di far qualcosa che non sia un solletico, allora vuol dire che il progetto della P2 sta concludendo la sua fase finale.
Non ci resta che attivatci, rimboccandoci le maniche (non come Bersani)e fadendo leva sulla cosiddetta società civile. Il problema è come attivarsi, ma non sarebbe così difficile visto che oggi non c'è più bisogno delle tipografie segrete e dei carbonari, oggi c'è il web ed allor ausiamolo.
Io non voglio arrendermi ad un fatto ineluttabile come sembra che tanti lo ritengano...Camusso, che cavolo di donna di sinistra e combattente sei?
Mietta
 
Rita, questo demo-fascismo, dimostra che ha operato compatto, ha messo i personaggi giusti al posto giusto, ha programmato e realizzato un opera di demolizione (distruzione) delle istituzioni e dei diritti, ( nostri) conquistati negli anni, sembravano eterni? macche', son durati un attimo, di tutto questo dobbiamo prenderne atto, essere consapevoli della realta', il fascismo mai morto come la balena bianca, stessi figli, generati dal clero (artefice di molti sporchi intrallazzi) hanno plagiato la politica, demolito la sinistra, fatto commercio di sogetti politici scomodi, sottomessi e neutralizzati, come si usa nei peggior regimi, del resto questo paese, ha sempre vissuto una falsa democrazia, i morti lo confermano, la stessa burocratizzazione gestita appositamente per mantenere tempi lunghi-issimi serve a chi intenzionato a delinquere e tessere le fila dei crimini, intrallazzi, saccheggi, furti, un insieme di fatti che non servono al bene del paese, alla povera gente, alla qualita' della vita, questo serve a sfasciare la giustizia, la vera democrazia dei diritti, la tranquillita' e la fiducia nel futuro, specialmente a quelle categorie che cercano "pane e lavoro" oggi come nel medioevo? tutto dipende da coloro che hanno soldi & potere (p2massoclericalmafiapoliichese) non lasciano nulla al caso, ci hanno neutralizzati e impoveriti, il potere in mano a pochi, il resto schiavo e inginocchiato, fino a quando, stanco non ci sara' ribellione di massa, rischiando la vita stessa, unico bene rimasto! sono convinto che questo paese sta crollando, i segnali sono molti e troppo frequenti, dispiace che la melma ci ha inghiottiti, e sopratutto nessuno sembrava accorgersi di dove stavamo finendo? hanno abituato l'asino a digiunare, adesso sta morendo di fame, saluti dal vecio.
 
Il loro è stato un lavoro lungo e perseverante, hai completamente ragione Rita.
Il nostro deve esserlo altrettanto tanto la fine è vicina, almeno la fine dell'idea capitalistica di "governance" utilizzo questo termine anche se lo detesto solo perché è il primo che mi è venuto in mente (e francamente sono urtata anche da questo...).
Lavoro capillare e costante il loro, a noi invece tra un po non resteranno più strumenti per difenderci, ed era quello che loro volevano.
Quindi dobbiamo certamente renderci sentinelle e resistere, con tutta la fatica che comporta, poi vedremo cosa fare.
Ciao Rita.
 
"Leggevo i giornali stamattina, con un po’ più di cura di quanto faccio di solito; leggevo dell’ennesimo annuncio di “riforma epocale” della giustizia, e mi è tornato in mente il codicillo scritto sul Piano di Rinascita Democratica della Loggia P2."
(Rita)

Aggiungici questo:

http://www.gennarocarotenuto.it/15140-in-difesa-della-scuola-pubblica-piero-calamandrei/

Calmandrei e' stato un compagno, uno idi quelli che non si sarebbero vergognati neppure ora di dirlo che lo sono.

Greetings
Tovarich JOKER Ltd.
 
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