3.22.2011

 

Addolorato per Gheddafi


E se leggi: “berlusconi attacca la Francia. Addolorato per Gheddafi”…

Non sai più né che dire, né che pensare, se non che la guerra è una cosa seria che porta morte e distruzione, rovine, fame e disperazione. Ma è da questo folle, incapace, stupido arrogante che siamo governati, anche se, governo, è un termine più complesso e importante di quello che purtroppo ormai, abbiamo imparato a sopportare.

Siamo esperti, mi direte, ce lo abbiamo nel DNA persino noi che non c’eravamo, quando un altro stupido arrogante, pensava che per strizzare le palle ad un intero popolo bastasse gonfiare il petto, e mostrare la mascella, esattamente come fa un tacchino incazzato, quando lo stuzzichi coi fischi. Ci siamo già passati – la storia ce lo insegna – a star sotto ad un volta gabbana ignorante, che spostava le mucche per far credere al nemico di avere un popolo forte e ben nutrito; che mandò in Russia un esercito con le scarpe di cartone. Un balordo che cambiava alleanze e amicizie più di quanto non cambiasse le mutande.

Ci stiamo passando, con questi incapaci di oggi, che negano le evidenze per mantenere viva l’illusione di essere un governo, di avere rilevanza politica; per dare peggio l’illusione di vivere in un paese moderno e normale, in cui unica regola è la libertà da difendere a spada tratta, fino al limite del ridicolo che solo la propaganda può dare a chi – per fortuna – riesce ancora a pensare.

Tutto ha un solo senso: vincere le elezioni per spartirsi i danari. E come abbiamo imparato, non si tratta più di politica e d’emergenza, ma solo di diverse fazioni che si scontreranno, lasciando i vincitori ad esultare e i vinti a mugugnare. Allora via alle mistificazioni, con le primissime dichiarazioni allucinate ed allucinanti, rispetto ad un disastro nucleare, che la morte la segnerà per i prossimi trent’anni a venire. Fino a cambiare posizione non perché rinsaviti e spinti dall’opportunità di tutelare la vita umana, ma per non perdere le elezioni, visto che – leghisti a parte, geneticamente non idonei al pensiero – anche a destra si sollevava qualche malumore, qualche voto in meno.

E oggi l’apoteosi: in risposta alla “base” del pdl, che rumoreggia e s’interroga sul perché si stia bombardando un amico – anche se beduino – ecco le dichiarazioni dello statista, Betty, il Re della Polizia, che attacca la Francia e si dice addolorato per il suo amico africano. E lo fa, guarda caso, ad una cena elettorale in Piemonte, dopo essere stato giustamente contestato a suon di fischi ai quali son seguite le manganellate della Polizia. Quella stessa Polizia davanti alla quale, Betty o Culo Flaccido, quel tizio, prometteva a Ruby di sfilare il giorno del suo diciottesimo compleanno, come a dire: “Pezzi di merda, io son io e voi non siete un cazzo.” Esattamente come è logico che faccia un grande statista italiano.

Questo è il governo, e nulla di più di questo. Questo è il NON governo dell’Italia intera, troppo impegnato per occuparsi delle cose, concentrato nell’altra interminabile guerra contro la magistratura, con un criminale imbecille che paga i deputati o i ministri per studiare metodi e strategie per non essere fatto prigioniero, durante l’unica vera guerra che esso è disposto a combattere: quella tra guardie e ladri, dove lui è re delle guardie e re dei ladri contemporaneamente … ed ora mi son persa di nuovo, perché è davvero troppo difficile comprendere come tutto questo sia realtà.

Rita Pani (APOLIDE)



Comments:
Rita, credo che piu' o meno, siamo tutti sconcertati angosciati arrabbiati e delusi, di aver un tizio giu' di testa, incapace di qualsiasi decisione oculata ponderata,abbastanza saggia da sembrare sensata? sono tornato dall'Aquila, ieri sera c'era un freddo boia, in piazza nessuno, ho incontrato un signore (per bene?) abbiamo fatto due chiacchiere; alla fine dopo alcune mie opinioni sul "non fare" del governo, mi son sentito dire;""il duo b ha fatto molto, è la gente che pretende troppo"" tutta la citta' è al palo, ferma, sventrata, come la gente in giro, con le sue radici, perse! lo stesso vale per tante altre robe, come la guerra, siamo considerati "meno di niente" restano i finti proclami, le false prediche e un florido commercio di interessi sommersi ( a noi sconosciuti) tengono vive le diatribe (le fazioni del parlamento )come su un tavolo da ping-pong, rimpallandosi le colpe, col rischio che, tutto degeneri in una catastrofe, questi atti criminali non sono giochi, e causano la morte a tanta povera gente, che ha la sola colpa di esistere! saluti dal vecio
 
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