2.21.2011

 

Nulla da festeggiare

Nulla da festeggiare

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Elias Canetti in “Massa e Potere” dedica un capitolo a Schreber, ex presidente del senato di Dresda, paranoico. Riconosciuto malato di mente, subì anche un ricovero, per un certo periodo, in clinica psichiatrica.
Schreber stesso pubblicò le sue memorie offrendo a Canetti l’occasione per alcune considerazioni su paranoia e potere.

Trascrivo qualche brano da “Massa e potere”:

(il) senso della posizione del paranoico è di essenziale importanza: si tratta sempre di difendere e di rendere sicura una collocazione supremamente elevata… Anche al potente , secondo la natura del potere, può accadere la stessa cosa: il senso soggettivo della propria posizione che egli prova, non differisce in nulla da quello del paranoico… chi può farlo si circonda di soldati e si rinchiude in fortezze.
Schreber, che si sente minacciato in vari modi, si tiene saldo alle stelle…
E’ utile accennare… all’importanza dei complotti per il paranoico.
Cospirazioni o congiure sono per lui all’ordine del giorno: si può essere certi di imbattersi presso di lui in tutto ciò che le ricorda, sia pure di lontano. Il paranoico si sente circondato. Il suo nemico principale non si accontenta mai di aggredirlo da solo. Cercherà sempre di eccitare contro di lui una muta carica di odio, per lanciarla al momento giusto. I componenti della muta… possono essere ovunque… Si mostrano innocui ed innocenti… ma la penetrante energia spirituale del paranoico permette di smascherarli. Ovunque egli mette mano, trae fuori un congiurato.
(Le mute)… inizialmente erano state mandate per… mandarlo in rovina. Ma egli era cresciuto proprio in grazia di questo pericolo. Ora che sapeva domarle, era molto orgoglioso del suo potere di attrazione…
La sua follia… è un preciso modello del potere politico che si nutre della massa e da essa è costruito… la forte e durevole attrazione sui singoli che devono radunarsi in massa, l’ambiguo modo di sentire la massa, la sua domesticazione mediante il rimpicciolimento dei suoi componenti, il suo assorbimento nel potente che rappresenta il potere politico con la sua persona, con il suo corpo; la sua grandezza, che in tal modo deve incessantemente rinnovarsi; e infine… il senso della catastrofe… del pericolo per l’ordine del mondo…
Nessuno ha l’occhio acuto per le qualità della massa più del paranoico o del potente: due parole che… significano la stessa cosa. Egli (il paranoico ed il potente… ndr) si occupa soltanto delle masse che vuole combattere o dominare…
Salvatore del mondo e sovrano del mondo sono una sola persona. L’avidità di potere è il nucleo di tutto. La paranoia è, nel significato letterale della parola, una malattia di potere. Un esame di tale malattia in tutte le varie direzioni permette di formulare conclusioni sulla natura del potere che in nessun altro modo si potrebbero ottenere con pari completezza e chiarezza.. Non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che Schreber non abbia mai raggiunto in realtà la posizione mostruosa per la quale si struggeva.
“ALTRI L’HANNO RAGGIUNTA!”.

Cosa ve ne pare?
Non vi viene in mente qualcosa che vi riguarda più da vicino?
Sono i giorni, questi, affollati di esempi di potenti paranoici tutti eletti dal popolo. E poiché il popolo è sovrano il consenso abilita al comando in nome del popolo sovrano.
Ne abbiamo a iosa di esempi, dicevo, per non dover ricorrere sempre e solo a Mussolini e Hitler. Ce li abbiamo sotto il naso i “duce” eletti dal popolo sovrano, così che ogni altro potere è illegittimo. Il potere giudiziario, ad esempio, non è stato eletto dal popolo, e anche ogni altro potere delle Istituzioni democratiche. E dunque per sentirci a posto il popolo elegga magistrati, ingeneri, medici… e i professori siano eletti dagli alunni! così da chiudere ogni disputa capziosa.
E il popolo che ha eletto il paranoico, ora lo lasci lavorare in pace… e non disturbi il manovratore con schiamazzi e cattive canzoni.
 
sara' un euforia che colpisce dalla testa ai piedi, oppure un abile enfasi che conduce alla follia? credo, molto piu' modestamente , usando un detto contadino; "a ghe' ande trop sangu a la testa""
...e quando è troppo è troppo, il grave rischio di un "ictus gerontoiatrico" pericolosamente sballato!!!
 
beh, un ictus devastante con riduzione in coma vegetativo putrefacente per lunghissimi anni... allora sì che ci sarebbe da festeggiare.
 
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