2.05.2011
Le papi girls
Lo sapete che in Italia le polemiche non bastano mai, quindi oggi eccone un’altra: al reality show dei falsi naufraghi parteciperà anche una “papi girl”. A me non fa né caldo né freddo, dal momento che sicuramente non investirò nemmeno un secondo del mio tempo per guardarne, quello che invece mi fa rabbrividire è aver trovato la notizia nella sezione “cultura” dei giornali on line. Gli stessi giornali che rilanciano le iniziative degli studenti che vorrebbero riappropriarsi della cultura, o quelli che a tambur battente propongono le lodevoli iniziative delle donne per rivendicare la loro dignità. Mi spaventa anche molto che “papi girl” possa diventare, in un futuro immediato, una nuova qualifica professionale, con la quale il pubblico elettore prenderà presto confidenza, fino al punto di ritenerlo un mestiere qualunque e non quello più antico del mondo.
Da qualche tempo ho iniziato a collaborare come addetta stampa con una Casa Editrice di musica classica, e quotidianamente passo per tutte le pagine di cultura dei maggiori quotidiani – evitando ovviamente la carta straccia – sia per ricevere che per inviare notizie. Ogni mattina è così grande lo sconforto che penso ai musicisti o agli artisti, che piano sto conoscendo, con pietoso affetto. Persone che hanno perso l’infanzia o l’adolescenza divorati dalla passione, impegnati a imparare, sacrificati all’arte che è cosa diversa da pestar tasti di un pianoforte o di una tastiera. Ogni mattina sfoglio quelle pagine, leggo le notizie e sgomenta non riesco a trarre la logica delle cose.
Forse perché disincantata come sono, so già che gran parte di quelle donne che oggi si sentono offese per le mortificazioni ricevute da un tizio debosciato e maiale, quando si ritroveranno davanti alle immagini di un teleschermo di proprietà dallo stesso maiale, non riusciranno a resistere alla tentazione di guardarle, di tifare, di immedesimarsi, in quei personaggi che saranno protagonisti della nuova cultura italiana, e che attraverso le loro gesta, accultureranno i milioni di telespettatori che avranno liberamente scelto di stare ad osservare.
Se la pagina cultura di un quotidiano ignora un mio comunicato stampa, col quale informo della presenza di un evento culturale in un teatro, e nel mentre pubblica l’evento di Rimini in cui si esibisce Ruby Rubacuori l’antesignana di tutte le papi girls, ha senso che lo stesso giornale indaghi sulla moralità di un maiale debosciato?
Pare che sia una questione di marketing, per cui è diventata culturalmente apprezzabile solo ogni opera che porti lettori e clienti, e anche qui non comprendo. Se è vero come è vero che siamo stanchi abbastanza da chiederci “Se non ora, quando?”, anche quella logica di marketing dovrebbe venire a cadere. Meno lettori per i giornali, zero spettatori per i reality show, e soprattutto le pagine della cultura nuovamente dedicate alla cultura reale, e non a quella imposta dal regime che ha decerebrato almeno due generazioni di italioti.
Ma questa è utopia, lo so bene. Nella vita reale torneremo presto a votare, e in lista troveremo anche la beata gioventù del prossimo governo del fare, e ci sarà chi traccerà la ics a cuor leggero, convinto che sia sempre meglio una giovane puttana di un comunista. Perché tutto sommato non si sa mai, il dubbio che si possa essere costretti un domani a studiare seriamente, guardare solo film tipo La corazzata Potëmkin, o perdere la proprietà privata, resta.
Rita Pani (APOLIDE)
Chi se ne frega. Se si riuscirà a raccogliere non dico 10 ma anche solo 8 milioni di firme contro quest'emulo del moderno nazismo persino i più ciechi forse ritroveranno il bene della vista.
Jozsef Bocz
Le seguite le interviste in TV ai decerebrati anzi più alle decerebrate?Con la sua personalità deviata ha tirato fuori dal popolino i peggiori istinti, le bassezze e l'invidia del potere e dei soldi. Per sanare quella situazione ci vorranno anni ed anni di impegno e quindi, per ora, accontentiamoci di invitarlo a ritirarsi nei suoi appartamenti, con i suoi cortigiani e le sue dame di compagnia.
Mietta
Ovviamente sono provocatorio. Ma sembra che essere comunista sia diventata una cosa di cui vergognarsi, mentre fare la puttana (non importa il sesso di appartenenza, tanto fede ad esempio fa solo cunnilingus anali) ci sia di che vantarsi.
La cosa piu' trsiste e' quella del trio di comici che impersonavano la famiglia dove la figlia voleva laurearsi in biologia e i genitori la volevano costringere a fare la velina. Poverini, sono senza lavoro.
Aveva ragione Mark Twain: "La realta' supera la fantasia. La prima non ha necessita', al contrario della seconda, di essere realistica".
Greetings
JOKER Ltd.
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