1.09.2011

 

Una simil forza italia ... lancio del nuovo prodotto

Ad Arcore malumori per le parole di Napolitano su Lega e Battisti. Il tizio, che si sente accerchiato, si prepara al voto a maggio con «una simil-Forza Italia». Il prodotto sarà lanciato nelle prossime settimane...

Questo è l’incipit di una notizia che ho trovato sull’Unità. Ammetto d’aver ritoccato solo una parola, che comunque non sconvolge il senso stretto del significato. Non voglio più porre l’annosa domanda, su quel che ne è stato fatto della politica, la risposta è evidente agli occhi dei più. Sarà che son reduce da una interessante giornata passata a chiacchierare e discutere di cultura e di letteratura, e sarà anche che i due temi hanno spesso – naturalmente – portato alla disamina politica attuale, ma se non mi fossero già cadute molti anni fa, ora avrei le braccia per terra.

Le persi, pressappoco, quando per la prima volta sentii persone che avevo sentito parlare comunista, esprimersi con la regola berlusconiana della metafora calcistica, o forse le persi quando le stesse persone ebbero a usare la formula della “discesa in campo”, diventata orrendamente di uso comune quando si finge interesse per la cosa pubblica. Ora non ci resta che attendere la nuova trasformazione dettata dal tizio capitano d’azienda, e vedere chi sarà il primo a mettersi di fronte a una telecamera per lanciare “il suo nuovo prodotto politico”.

Non oso pensare alla prossima campagna NON elettorale, fatta di spot e manifesti simili a quelli che già dai tempi dell’uomo in ammollo e del bianco che più bianco non si può, ci obbligano a comprare una cosa oppure un’altra. Temo che le parole che comporranno gli slogan per la campagna di lancio dei nuovi prodotti politici saranno utilizzate in modo bipartisan. Futuro e giovani, andranno a sostituire le ormai obsolete libertà e sicurezza. Del lavoro non si parlerà più, perché tanto ormai è chiaro che un prodotto che si rinnova, deve esser appetibile e lucente, capace di far scordare quel che in passato non ha funzionato.

Assisteremo curiosi al plauso che si eleva verso D’Alema, un eroe, costretto a dichiarare di aver comprato le scarpe da Decathlon e di averle pagate solo 29 euro, dimentichi di come già una volta dovette spiegare perché, immerso nelle acque del mare, stesse baciando sua moglie come l’ultimo degli sfigati incapace anche di farsi trovare a letto con una escort che poi lo avrebbe ricattato o con una bellissima donna brasiliana, di nome Joao Pedro.

I nuovi prodotti delle opposizioni, si proporranno come quelli un po’ più “scrausi”, ma migliori nel confronto qualità prezzo. Un Di Pietro più snello, meno nervoso ci dirà che ne futuro combatteremo perché il malavitoso del consiglio possa essere processato, ed eliminato il malfunzionamento dell’altro magistrato De Magistris, assicurerà una migliore fruibilità della Nuova Italia dei Valori. Gli altri piccoli prodotti andranno poi a saturare un mercato già saturo e controllato dai monopolisti della politica.

La lega, come al solito sarà in controtendenza. Nessun nuovo prodotto per loro, dal momento che pur vendendo sempre la scatola vuota del federalismo, continua a conservare una clientela ebete e fedele.

Noi monoliti inattaccabili resisteremo ancora, continueremo a parlare di arte, bellezza, cultura e letteratura e staremo ad aspettare confrontandoci col mondo che intorno a noi combatte e lotta davvero per ripristinare sé stesso e non morire. Magari alleggeriremo un po’ il nostro dibattere, evitando di chiederci perché mentre in Tunisia si fa guerriglia per il pane, in Italia la si faccia per la Lazio. Perché noi la risposta l’abbiamo già e sicuramente non ci lasceremo irretire dalle pubblicità.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Stavo pensando proprio a questa ultima cosa che scrivi nel tuo post Rita, due tipi diversi di guerriglia, è perché ancora non siamo alla fame, ma possiamo rimediare, anzi possono farCI rimediare...
 
"Stavo pensando proprio a questa ultima cosa che scrivi nel tuo post Rita, due tipi diversi di guerriglia, è perché ancora non siamo alla fame, ma possiamo rimediare, anzi possono farCI rimediare..."
(Ecate-Cassandra)

Come dice Rita giustamente, qui la guerriglia la fanno per le squadre di calcio, non per la mancanza di pane. Un tempo era panem et circenses, oggi il panem lo hanno abolito.

Sempre piu' prendo in considerazione l'idea di abbandonare la vecchia europa e tornare dove sono nato.

Greetings
JOKER Ltd.
 
credo fermamente che sara' difficile, gonfiare artificialmente un "demerito storico" di una cricca politica che ha operato nell'ultimo ventennio! le risicate possibilita' economiche di questo paese sono allarmanti e fra pochi mesi ne subiremo gli effetti devastanti, la crisi di un agricoltura da esodo, in vaste zone, è a dir poco esplosiva, la disoccupazione a livelllo da paesi da terzo mondo, l'amministrazione insufficente e elefantiaca della politica, sara' la miccia, perche' la gente non c'è la fa piu', si muore di fame e la disperazione, crea gesti estremi! il sistema fiscale contro i poveri e (volutamente) impotente contro evasori ricchi! un incongruenza che si riproduce a livelli troppo alti, (credo) le promesse i proclami e le barzelette non funzioneranno per placare la fame! pero' ci sono precedenti che mi smentiscono, vedremo a breve! saluti da franco il vecio.
 
x ecate-cassandra! viviamo un periodo di "forza d'inerzia" di un finto benessere socio-economico, non possiamo dire di non essere alla fame, ma viene purtroppo vissuta e tenuta nascosta, da troppi, per vergogna? per pudore? o per qualche sconosciuta forma di dignita' che, presto o tardi saremo costretti a dimenticare!
 
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