1.05.2011

 

I comunisti ci sono ancora.



«I comunisti ci sono ancora e vogliono farmi fuori usando i pm» … il tizio del consiglio. 5 gennaio ’11

C’è del vero, ahimè. Io ci sono e ancora conservo qualche fantasia. Ma con i pm? No, proprio no. La fantasia è qualcosa di sublime, che viaggia libera quando teniamo gli occhi socchiusi nel silenzio delle nostre vite. Che squallore sarebbe fantasticare sui pm finalmente in grado di compiere il loro lavoro, magari conservando l’assistenza tecnica per i loro sistemi informatici, o la carta per le stampanti, o locali idonei a svolgere al meglio le proprie mansioni. La mia fantasia merita rispetto, tizio.

Un uomo malato che ha contagiato un intero paese con la sua malattia. Malato nel fisico martoriato dalla sua malattia mentale, che lo obbliga a vedersi come non è , giovane e vitale, a tratti capellone, simpatico e attraente, alto e snello. E snello e agile racconta sia il paese, ai suoi accoliti e servi muti pagati per ascoltare ed applaudire. Servi pagati per farlo parlare. Servi che pagano per poterlo ascoltare, quelle tasse che lui aveva promesso di cancellare.

“L’Italia può tornare ad essere un paese per i giovani. Nessun governo del passato ha fatto così tanto per i giovani come il nostro.” Il tizio del consiglio. 4 gennaio ’11

In fondo per quanto mendace possa essere, come i suoi capelli o il suo volto deformato dalla psicogiovinezza non ha esattamente mentito. Un po’ è vero che mai nessun governo ha fatto così tanto per i giovani, arrivando in soli due anni a negare loro ogni speranza per un futuro di decenza. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, senza nessun tipo di riforma del codice penale, si va in galera per aver sparato un petardo, si viene processati per aver occupato una scuola per rivendicare il diritto allo studio – sancito dalla Costituzione Italiana – si può finire in galera solo per il fatto di essere scesi in piazza a protestare. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, i giovani sono stati invitati a risolvere i propri problemi emigrando, e le ragazze esortate a vendere sé stesse a chi potesse pagare per averle. “Sposate un uomo ricco” consigliò il tizio del consiglio, e davvero mai nessuno era riuscito a togliere ai giovani il diritto all’amore, quello vero, quello gratis, che dovrebbe aiutare ad avere voglia di vivere fino a domani.

Replicando a una domanda del presentatore (di una delle televisioni di sua proprietà n.d.r.), che gli chiedeva se avesse mai avuto una tresca con una donna di sinistra, il premier ha risposto prontamente: «Mai, posso giurarlo». 5 gennaio ’11

Le comuniste esistono ancora, tizio. Le comuniste a uno come te non la darebbero mai. Le comuniste esistono eccome, tizio, e hanno fantasie; e fantasie che potrebbero anche rasentare l’erotismo più spinto. Le comuniste a volte ti sognano, a volte fantasticano di potersi ritrovare sole con te per quel tanto che basterebbe ad una comunista per soddisfarsi, lasciandoti alla fine disteso. Per sempre.

Rita Pani (APOLIDE COMUNISTA FANTASIOSA)


Comments:
Rita, complimenti con ammirazione! è sublime il "pensiero" della comunista che vorrebbe stenderlo, ma in quale senso, solo al guardare la foto, mi associo! si, in effetti, non lo vedo bene, con le "gnocche che girano negli stend delle feste dell'unita o meglio ancora di rifondazione" uscire orgogliose con " na' marioneta' ad plastìca? a ghe' quel da sbàglie" saluti da franco il vecio, anch'io ( molto di piu' comunista!)
 
Come al solito parla troppo.
Doveva fermarsi a dire: I comunisti ci sono ancora e vogliono farmi fuori, punto
 
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LOL Scritticorsari ;) Riscrivi il commento, che hai postato due volte la password. :*
 
Ehehehehe :)
Allora dicevo le/i comuniste/i esistono eccome, ma certo non sono nella magistratura, sono in giro, stanche/i di essere strumentalizzate/i, stanch* di vedersi distruggere una società davanti agli occhi.
Si ci siamo eccome!
 
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