12.14.2010

 

Ma tanto si va a votare.

Il fatto è che l’insurrezione popolare è già iniziata, ma in troppi continueranno a fare finta di nulla, convinti di vivere in uno stato democratico, e sperando che “la partita” conclusasi oggi, con uno scarto di gol risicato, ci porterà presto alle urne. Anzi, quelli di noi più votati alla parvenza di democrazia, non la chiameranno mai insurrezione popolare, ma guerriglia teppista. Gli studenti d’altronde sono già stati dichiarati perditempo che dovrebbero stare rinchiusi a studiare, e i lavoratori fancazzisti che non hanno voglia di lavorare. Il resto, ci dicono, sono comunisti o teppisti dei centri sociali abituati a compiere atti delinquenziali e spaccare vetrine.

Lo capisco, fa comodo pensare che davvero sia così: a quale italiota verrebbe mai l’idea di unirsi a tale feccia per riconquistare la democrazia? “Non è il modo – obiettano – abbiamo le urne.” Presto o tardi uno dei nostri figli, resterà steso sull’asfalto, e solo allora, forse, verranno alla mente le prime domande, alle quali spero, ci si sforzerà di dare risposta.

C’è qualcuno per strada che ci sta dicendo in modo forse più convincente di quanto possa fare io con le parole, che restano qua lasciando il tempo che trovano, che la democrazia è morta. E non ce ne sarebbe stato bisogno, se giorno dopo giorno, non fosse passata a troppi la voglia di guardarsi intorno e comprendere cosa stava accadendo.

Oggi sapendo che nulla sarebbe accaduto, in tanti sono rimasti appesi, in attesa che nulla accadesse. E così davvero potrebbe sembrare, se non fosse che tutti sappiamo che oggi è stato compiuto l’ultimo sfregio a quel che restava del cadavere della nostra democrazia. Uno stupro perpetrato da un necrofilo, abituato a pagare i servi e le puttane, quelle stesse che voi, obbligati dal vostro alto senso democratico, tornerete ad eleggere al prossimo giro di giostra. Perché è bene ricordare a chi anela alle urne, che pegno da pagare perché il tizio malavitoso potesse guadagnare tempo per aver soddisfazione e vendetta dalla magistratura che continua ad indagare, è anche – oltre a una buona sostanza i danaro – la sicura rielezione nello stesso parlamento democratico che hanno ormai di fatto annientato.

Capisco pure che sia difficile ammettere di essere stati complici di tutto questo, avendo finto di credere che la nostra vita in fondo pur se non perfetta fosse ancora accettabile. Comprendo che il fuoco che arde in un camino, riuscire a pagare la retta di una scuola privata per tenere al sicuro nostro figlio dal crollo del tetto della scuola pubblica, riuscire a farsi un’assicurazione sanitaria che non ti garantirà comunque l’operazione alla cataratta, ma ti dà diritto alla camera singola in una clinica se hai l’alluce valgo, siano cose che tutto sommato possano riuscire ad allontanare la gente “dagli intrighi di palazzo (sic!)”, ma forse sarebbe davvero giunto il momento di comprendere che se l’insurrezione popolare è iniziata, anche queste piccole certezze svaniranno. E sarà troppo tardi, perché saranno anche loro ad Antigua.

Allora so che ritornerete, e sarete finalmente pronti a pretenderla la democrazia.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
beh__ intanto gli auguro che a forza di augurarci che cadesse___ finisca col cadere almeno dalle scale, che, a una certa età, la rottura dei femori può addirittura essere mortale. così si toglie quel sorrisino beffardo che ha esibito appena concluse le operazioni di voto.
le manifestazioni spero che continuino e si intensifichino e alla prossima scendo a prendermele come al G8.
 
ottimo articolo Rita...forse ha dato un'occhiata ai miei link postati nei commenti precedenti...
 
"le manifestazioni spero che continuino e si intensifichino e alla prossima scendo a prendermele come al G8."
(teti900)

Come ho piu' volte detto a Rita: la sola maniera di fare loro del male e' colpirli nelle parti basse. Il portafoglio ad esempio.

Leggevo oggi che anche la Coop sta creando una bad company per i punti vendita meno remunerativi in toscana. Ci sposteranno i dipendenti piu' rompicoglioni e poi che fallisca pure appena possibile.

Leggevo oggi della Festa dell'Unita' ... del partito democratico. Perche' quelal del PCI esiste ancora? Ce la avete rubata, ladri!

Bene io resto dell'idea che se si mettessero in pratica le idee che ho piu' volte (l'ultima volta quando Rita e' venta a trovarci un paio di settimane fa') per creare un GAS (Gruppo Aquisto Solidale) a livello anzionale, collegato con Banche del tempo, mercatini del Baratto, Microprestiti e Banchi di Mutuo Soccorso, cooperative REALMENTE no profit, beh allora si che faremnmo loro del male.

In piazza ci andiamo, ma finisce che siamo dei teppisti che protestano non avendo un cazzo da fare.

Greetings
JOKER Ltd.
 
è abbastanza una risposta, questo paese è isolato è messo male e sta affondando nella melma diffusa dal berlusconismo, la dimostrazione che la democrazia è morta, quando c'è un mercato di ministri in compravendita è l'ultimo atto prima del buio completo e penso sia la riprova che confermano le tante opinioni espresse nei post! questo è a tutti gli effetti, un regime fascista, scaricato sul paese e sulla pelle della povera gente, senza esclusione di colpi! l'economia rantola mancando il lavoro esplodera' la miseria e la sofferenza, si ampliera' il tam-tam delle banche che non pagheranno piu' i clienti, si ritornera' a un mercato del lavoro senza piu' regole e contratti, si cancelleranno l'eguaglianza e i diritti dei cittadini, manchera' solo la censura di parola e di pensiero per rivevere gli anni 30/40 l'esplosione della rabbia, provocata e voluta dal p2ista, come da programma, sara' completata! il mondo ci sta guardando mentre scivoliamo nella disperazione. saluti da franco il vecio.
 
Secondo me tenteranno il colpo di stato, e per certi versi ci sono già vicini, almeno quanto a persuasione di farla franca comunque e dovunque, permettendosi anche di far gonfiare la protesta per coglierne il frutto...a modo loro. Chi li ferma a questo punto? La sinistra in Parlamento è piena di gente ferma al minuetto di Mozart...! Signori, le regole!...E giù una riverenza e un inchino...!
 
S'è fatto tanto rumore per un avvenimento che aveva poco a che fare con l'Italia e i suoi problemi. Che cadesse o non cadesse, questo governo, nulla avrebbe tolto o aggiunto a questa morente democrazia. Le energie sprecate a Roma da chi manifestava con veemenza, per quei parlamentari, il cui unico interessa è quello di buttar giù Berlusconi e non i problemi delle gente, sono come i buchi nell'acqua in uno stagno. Saluti da un conterraneo ora migrato in continente.
 
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