12.13.2010
Come se fosse Natale
Ansia, fibrillazione, e tempi di attese come se questo Dicembre, Natale arrivasse due volte. Mi sento dire spesso del frigo nel quale si è riposta una bottiglia in più, quella per festeggiare la caduta del tizio, che sta accanto a quella da stappare per salutare il novo anno.
I giornali questa mattina di buon’ora hanno iniziato a raccontarci del tizio che è sereno, fiducioso ed ottimista come sempre, e che si accinge a fare il suo show al Senato, mentre leggiamo altri titoli che non hanno più nemmeno nulla di paradossale: “Compravendita, alla Camera le ultime trattative.”
Fini finge d’esser caduto dal pero, e senza pudore avvisa il paese sulle intenzioni del tizio criminale del consiglio, proprio come se stesse arrivando da un altro paese dopo quindici anni di esilio e di ignoranza sulle cose nostrane: “Vuole evitare i processi.” E davvero noi non lo sapevamo, nessuno fino ad oggi ne aveva avuto alcun sentore. Ma nemmeno questo è più paradossale, visto che resiste chi, pur di non far cessare l’effetto dell’anestesia è disposto a fingere di credere alla verginità ritrovata di Fini.
Allora aspettiamo i Natali, tutti e due da festeggiare tra bevande e libagioni, da soli o in compagnia, perché l’importante è che cada il tizio con tutto il suo esercito di ladri e malfattori. La ricca manifestazione del PD ne è stata la prova con tutta quella gente eccitata e felice intenta a pregustare gli eventi. “E sarà un bellissimo Natale”, diceva uno con gli occhi brillanti.
Ora a me secca fare la parte di quella che arriva a guastare le feste, ma ci sono cose che forse è necessario dire solo per assolvere a quel compito che nessuno – se non la coscienza – ci ha assegnato. Per esempio, quelle cose che sembrano non riguardare nessuno, come i primi crack delle banche italiane, che come previsto – non solo da me - stanno iniziando a colpire. Posso capire che in Italia non siano tantissimi i clienti del Banco Emiliano Romagnolo, e che quindi non si viva come un problema il fatto che la sua operatività sia stata bloccata il 6 dicembre scorso. Nemmeno è un problema vivo nelle coscienze comuni il fatto che non si sappia più come pagare la cassa integrazione, o che da Luglio i lavoratori della Geas, in Sardegna, siano senza stipendio e che essendo la ditta che ha in appalto la pulizia dei treni, da una decina di giorni in Sardegna il traffico ferroviario è paralizzato – e se si conosce la mia terra, si può comprendere il problema.
E le cose che è necessario sapere sarebbero troppe da includere in uno scarno post come questo, anche se forse, ad essere corretti, bisognerebbe dire: “ le cose che a nessun costo, il popolo in fibrillazione deve sapere.” Non si può spezzare la magia del Natale, è quasi un peccato mortale. Levare da questi due giorni la gioiosa ansia che ci accompagnerà, a vedere se il tizio criminale avrà fallito la sua attività di corruzione è come dire a un bambino che non esiste Babbo Natale.
Conosco bene anche la debita obiezione: “Intanto ce lo togliamo dalle palle, e poi si vedrà!” Sarò pure odiosa, lo so, ma non vedremo proprio nulla e cercheremo soprattutto di non guardare. Proprio come se fosse Natale.
Rita Pani (APOLIDE)
siamo in italia, sarò pessimista ma non cade, non cade, non cade___ me lo ripeto nella testa perchè se cade sarò contenta__ ma se non cade?
sono stanca di illusioni, non potrei reggere.
stavolta cadrei io, precipiterei nell'ennesimo sconforto insostenibile__ non cade__non cade__ non cade___
(Rita)
Mi ricordo la vecchia barzelletta del marinaio ubriaco al bordello che voleva una vergine. Fanno cucire al volo la membrana dell'orecchio del maiale come imene ad una giovane prostituta, tanto il tipo e' ubriaco e che vuoi che se ne accorga.
Il tipo si avvicina per osservare bene la parte anatomica succitata, e dopo una occhiata esclama: "In vita mia ne ho viste tante,, ma col bollo del dazio mai!".
Per chi fosse troppo giovane/cittadino:
Un tempo veniva tassato anche il maiale allevato dal contadino. Dopo pagata la tassa gli applicavano una timbratura sull'orecchio con un timbro a secco che restava impresso nell'orecchio del povero animale.
Bene. Fini deve avere fatto cosi' anche lui. E chi ci crede a lui, a grillo, finanche a di pietro e la sua italia dei valori (quali? mutui da pagare?). Si deve azzerare del tutto la classe politica attuale. Ripartire con persone pulite, semplici, operai, cassintegrati o precari, extracomunitari (cazzo, visto che tengono su il paese avranno diritto di eleggere loro rappresentanti). Allora, _forse_, e lo sottolineo quel forse, qualcosa potrebbe cambiare. Ma non ci redo neppure a quello ormai.
"sono stanca di illusioni, non potrei reggere."
(teti900)
Che cada o meno che cosa cambiera'? Guardate a piu ampio spettro, la scusa di Wikileaks per cercare di mettere il bavaglio alla rete, l'economia mondiale sempre piu' in mano ai soliti pochi (e neppure troppo noti), ci vogliono riportare a inizio '800. QUantro serve ancora di gridare erche' le cosciensze degli imborghesotti (imborghesiti borghesotti) si sveglino?
Greetings
JOKER Ltd.
Mietta
Aveva ragione Monicelli ci vorrebbe una rivoluzione ma certo l'italiota medio arranca fino all'ultima briciola, poi implora il corrotto di turno, ma anche prima lo implora, beh gente così io la odio, ho imparato ad odiarla nel tempo, perché comunque legittimano questo sistema criminale che avvelena il pianeta e contribuisce a creare disoccupazione e altre aberrazioni.
Ciao Rita
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