12.30.2010

 

Auguri ... a piacere

È triste persino provare a farsi gli auguri. Non si trovano le parole giuste e si teme di essere fraintesi, o vedere la persona a cui i nostri auguri sono rivolti, ravanarsi il basso ventre, perdendo di finezza ed eleganza.

Una volta, quando ancora gli auguri si scrivevano con la bella grafia, si augurava un nuovo anno di prosperità. Farlo oggi, potrebbe essere sconveniente, quasi offensivo. Come se ci si prendesse in giro. Una volta, stringendo il calore della mano altrui, avresti potuto augurare ogni bene, felicità o almeno un po’ di serenità. Oggi ce lo auguriamo tutti i giorni, mentre nel profondo di noi stessi speriamo di poter almeno continuare a mettere insieme il pranzo con la cena.

Quale tipo di auguri si possono scambiare in un paese in cui ci si deve “accordare” per far sparire l’immondizia dalle strade entro Capodanno, con l’annuncio strillato sulla stampa, che par mancare solo lo squillo delle trombe?

Non oso pensare come potrei fare gli auguri al Compagno operaio, in questa fine dell’anno che ha portato la definitiva cancellazione dello statuto dei lavoratori, e delle garanzie sindacali: “Ti auguro di non diventare troppo cinese o troppo americano e di poter continuare ad avere un lavoro, per almeno il 2011.” Normale che quello, poveretto, si dia una bella grattata al cavallo dei pantaloni. Allora meglio tacere, o sorridere un più generico “Auguri” … Auguri a piacere.

Dovremmo cercare di non iniziare la nostra frase di auguri con il gerundio sperando. “Sperando che sia un anno migliore …” Fa tristezza sperare, perché sottolinea tre volte il fatto che ormai non abbiamo più alcuna certezza.

Auguri a piacere. Questa potrebbe essere la formula giusta, in modo che ognuno possa plasmarseli o cucirseli addosso, per ciò di cui ha maggior bisogno, o forse solo per esorcizzare la sua paura più grande. Ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di molti auguri e non solo per i tempi che corrono, ma anche a causa di chi i tempi li detta stando comodamente seduto e godendosi lo spettacolo di noi che affannati ci muoviamo nella vita.

Auguri a tutti, quindi: Auguri a piacere, come fosse un desiderio lanciato verso una stella che cade. E che il vostro desiderio, si avveri!

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
e se andasse male il 31 c'è sempre il capodanno cinese quest'anno il 3 febbraio e cioè la prima luna di primavera. per me l'unica festività che abbia un senso ricordare per riannodare o strattonare quel filo rosso che aggomitolato o svolto ci collega al senso della vita e allo scorrere del tempo.
ma sono consapevole di essere disassata rispetto a buona parte dell'umanità a cui comunque auguro ogni giorno che sia meglio del migliore che hanno avuto:))
 
Il 31 andrà male senz'altro, dato che il bavoso impotente del consiglio sarà ancora in carica e indaffarato nel suo mercato parlamentari. Visto che l'anno della tigre (hu) ci ha regalato solo disastri e menzogne, dal 3 febbraio l'anno del coniglio (tu) forse potrebbe regalarci una piccolissima soddisfazione (che potrà essere rivelata solo dal velocissimo "tu" durante la sua corsa).
Auguri con il pugno sinistro alzato (questo mi sembra l'augurio più indicato) a tutti i lettori del blog e, specialmente, all'autrice dello stesso, con abbraccio virtuale.
Jozsef Bocz
 
Verissimo Rita, è venuto a mancare quella naturalezza o genuinita' morale, che accompagnava i gesti apprezzati prima, un po' meno oggi, perche' se dici, al tuo interlocutore tanta felicita? ti senti rispondere "tanta cosa?" per dirti che sono gia' troppi i problemi le preoccupazioni i dolori morali e fisici della povera gente, la disperazione e rabbia dietro l'angolo, le imposizioni sono macigni duri troppo pesanti, la situazione di sfiducia che ci hanno spalmato, nascosta da una informazione incrostata e molto corrosiva, ci ha dominati, la politica da paese delle banane, ci ha consegnati contratti e santini taroccati, come taroccati sono i proclami, le prediche, le tante troppe false promesse, che anche gli Abruzzesi i Napoletani i Sardi,si sono accorti di essere stati truffati e presingiro! dobbiamo essere contenti? dall'impero della fede (IOR) arrivano buone nuove; saranno puniti coloro che speculano su danari sporchi? forse riferito al suo benefattore? per finire l'anno, una risata c'è la' facciamo e chissa' ne potrebbero seguire tante altre, nell'anno che verra'? il dolore la fame la poverta' e la disperazione credo che rimarranno incollate a noi per molto tempo! salvo qualche miracolo, magari d'occasione! lo stesso Buon Anno a tutti da franco sempre piu' vecio!
 
Cara Rita,
ti faccio tantissimi auguri: che tu possa realizzare tutti i tuoi piu` bei sogni.
Ciao
Roberta da Sydney
 
AUGURI di tanta felicita' a tutti, che sia un anno dove nella somma tra verita' e menzogne, vinca sempre la verita' questo paese ha bisogno di rosso!!!!!!!!!! franco il vecio
 
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