11.29.2010

 

Ridi pagliaccio

Ridi, ridicolo pagliaccio. Ridi con tutti i tuoi denti. Per fortuna che paiono preoccupanti almeno le navi italiane in Iran; potremmo così consolarci, fingendo di credere che almeno per un momento anche l’Italia abbia potuto destare qualche preoccupazione al mondo. Una preoccupazione diversa da quelle provocate dalla tua infame malattia mentale, dalla parodia di te stesso, che come un demente porti in giro per il mondo, in nome e per conto – purtroppo – di chiunque abbia avuto la nefasta sorte di essere un italiano.

Ridi patetico pagliaccio mal truccato, ridi e balla sul deserto che hai creato. Ridi di tutti noi, a cui ormai nemmeno le lacrime escono più. Inariditi, inebetiti dalla certezza di sapere d’esser morti ancor prima d’essere seppelliti. Ridi bastardo. Ridi di tutti coloro che hai ucciso, ridi di chi si è ucciso pur di non lasciarsi rubare da te l’ultimo brandello di dignità.

Ridi pagliaccio, sotto la statua di Marte a cui hai fatto riattaccare il pene, magari millantando d’aver preso il tuo a modello. Ridi sul rumore della storia millenaria d’Italia che crolla, lasciando polvere e macerie a dire al mondo di noi, quel che tu sei. Ridi forte vecchio maiale, mentre il mondo guarda i tuoi posticci e ripensa a Dorian Gray.

Ridi buffone, guarda i tuoi conti risanati e ridi. Guarda tua figlia felice seduta in Mediobanca e ridi. Ridi forte così che ti si possa sentire. Così che i tuoi servi stupidi ridano anche loro, che ti compiacciano quando come un vecchio sulla panchina di un parco gli tiri le briciole di crusca sulle quali si avventeranno , piccioni, credendo di essere falchi e predatori. Ridi più forte buffone.

Ridi in faccia al mondo, ora che la tua miserabile maschera è caduta, svelata al mondo una volta tanto in documenti ufficiali, quelli che un tempo segnarono la storia e i destini del mondo, in mano a Churchill o Stalin, e non su uno dei tuoi giornaletti patitati, in cui altri tuoi servi non fanno altro che dirti che no, tu non sei solo un abominevole vecchio malato.

Ridi coglione! Ridi in faccia al mondo e ridi in faccia a noi, che voglia di ridere ormai non ne abbiamo più. Che ti guardiamo storcendo gli occhi, intorcinando le nostre budella, sentendo lo schifo che ci hai fatto intorno, di fumi venefici, di immondizia, di povertà e malattia. Ridi forte, che la tua risata rimbombi nel vuoto delle nostre vite, delle nostre anime meste. Faccela sentire tutta la tua risata, bastardo.

E una cosa sola, ci darai: la forza di abbatterti come un animale malato.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Aspettiamolo un coraggioso o un impavido che abbia il coraggio di farci questo grande, immenso regalo...togliercelo dai maroni!Neanche dinanzi all'evidenza si arrende e neppure coloro che, piccole menti e poveri cristi senza arte nè parte, aspettano le sue briciole chè altrimenti non saprebbero dove sbattere le corna!
A tutto c'è un limite ed è stato superato da tempo immemorabile...ora non ci resta che sperare nel miracolo (questo sì!) e leccarci le ferite prima di far il punto su quel che ci ha lasciato...il nulla o quasi.
Mietta
 
Faccio mia ogni tua singola parola.
Ciao
Roberta da Sydney
 
Il guaio è che non deve essere solo uno a buttarlo giù, ma tutte/i, in un italia berlusconizzata, che prende lui a modello e non chi si strappa le vesti, chi si uccide per mantenere quella dignità di cui tu giustamente parli, uno non basta sarebbe facile, invece è la testa della gente a dover cambiare, sono le azioni individuali che dovranno diventare collettive a dover cambiare.
Ride lui, per non vedersi quella maschera ormai è la sua faccia, e la sua vera faccia è non solo celata ma largamente DIFESA dai servi che ancora oggi lo difendono, una fortezza.
Ciao Rita
 
no censura! leggo e rileggo, posso complimentarmi e dirti; c'è ne vorrebbero tanti come te, con le palle!!!saluti da franco il vecio!
 
Rita volevo solo salutarti e dirti...
Mah niente. Ciao e grazie! Palù
 
questo tizio? ammettiamolo e gridiamo per far capire che è malato, molto malato! "in piazza sono gli studenti fuori corso" dovremo andare a tutte le manifestazioni di piazza, specialmente noi pensionati che di tempo nè abbiamo e anche tanta voglia di (censura) saluti da franco....... 36enne
 
Ciao Guevina, spero che il 14 dicembre il pagliaccio non possa ridere più! C'è un provebio che dice "Ride bene chi ride ultimo!" Ma se dovesse ridere ancora, sia pure a denti stretti, in quel caso bisogna trovare la soluzione drastica con una NUOVA RESISTENZA contro tutti i pirati e sanguisuga che lo sostengono e lo incensano, ipocritamente e per mero tornaconto personale. Un abbraccio. Antonio.
 
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