11.16.2010

 

Il salvacondotto

È proprio un Italia da medioevo quella che stiamo vivendo. Triste al punto che si può tranquillamente parlare dell’idea o l’ipotesi, del salvacondotto. E la gente pure, al mercato o per strada, dopo averne sentito parlare per un po’ ne parla a sua volta come tutto fosse normale: “Vedrai che alla fine gli daranno un salvacondotto per andare a finire i suoi giorni ad Antigua!”. Ma anche: “Si studia l’ipotesi di un salvacondotto; l’UDC si dice favorevole.”

Di tanti significati che il termine “salvacondotto” ha assunto nella storia, a me piace ricordare il più consono al momento che viviamo: protezione o impunità. Libero di andare, senza essere arrestato e nessuno mai oserà toccarti, perché lo dice l’autorità.

Riepilogando – che non è poi semplice seguire i fili logici del pensiero - tutte le forze politiche si trovano disponibili a discutere se sia il caso o meno di fornire al criminale una scappatoia, onde evitargli la galera o i guai giudiziari, dal momento che gli sarà impossibile evitarseli lasciando che i suoi avvocati parlamentari, legiferino a suo nome e per suo conto.

È la ratifica del fatto che abbiamo avuto un criminale al governo, ma soprattutto è la ratifica del fatto che, escludendo forse IDV, tutti accettassero di avere un criminale al governo. È come se finalmente fosse innegabile il fatto che l’Italia sia stata gettata all’inferno da un criminale che è stato abbarbicato al potere solo ed esclusivamente per continuare a delinquere impunemente, lui e i suoi complici; lui e i suoi servi.

Nessun giacobino, nessuna ghigliottina, e tanto meno – che dolore! – ci sarà Piazzale Loreto. Al nemico che fugge salvacondotti d’oro, e poi chissà, tra un decennio quando finalmente sarà solo vermi e plastica, una piazza o una strada, un’aula di tribunale o un’aula magna di qualche università da intitolargli in memoria.

Noi che ce lo ricordiamo ancora, quando velato da una calza di nylon avvisò la nazione della sua discesa in campo, noi che abbiamo sempre saputo in che mani veniva consegnato il paese, ci siamo dispersi o siamo rimasti qua, instancabilmente decisi a lottare, raccontando fino allo sfinimento quella verità che ora col tempo è diventata una banalità e ne subiamo l’ultimo affronto. Umiliati da tre lustri di barbarie, non potremo sperare in alcuna rivalsa, perché prevarrà la ragion di stato, come sempre quando in Italia è meglio tacere, e ci abitueremo all’idea del re che finalmente scappa, con i lingotti dentro le valige e le banconote nelle mutande. Magari farà l’offeso e ci scapperà da ridere a leggere i proclami che farà arrivare a noi, tra una festa e l’altra nel suo harem ad Antigua. Tanto avremo ormai scordato come ha ridotto la vita di quasi tutti noi, e di come concentrato a delinquere abbia finito di raschiare il fondo di un barile già vuoto prima di avere il suo salvacondotto.

Un craxi (ma di maggior spessore) che cacciammo a suon di monetine e che per quanto avesse la faccia come un culo da 32 pollici, in confronto a questo criminale oggi appare un ridicolo dilettante.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Tutto è una vergogna, vergognoso è il fatto che atti criminali siano considerati la norma.
Parlando una volta con un "compagno" gli dissi: scusa eh! ma se un azione sbagliata diviene di massa, si trasforma in giusta perché è di massa? non mi rispose, è un antropologia culturale questa nella quale l'italietta idiota affonda le sue radici, quella che descrivi, quella che fa giustificare i salvacondotti, che li promuove, triste ma così e te sai sempre analizzarla bene.
Ciao Rita
 
sono d'accordo, non posso che sottoscrivere, so di non dare un gran contributo al dibattito :)

è che poi oggi la sentenza di brescia, porc..
 
Rita condivido e sempre complimenti! una considerazione che mi pongo sempre; se una banda di criminali progetta un furto, due o tre entrano e saccheggiano magari uccidendo qualche ribelle che protesta, perche' gli vengono tolte robe personali, bhe quelli fuori, complici, sono o no condannabili allo stesso modo! una volta fatto il crimine, si dividono il bottino, quindi! Una roba simile è l'esercito (cricca) di malaffarosi che delinquono facendo leggi che danneggiano la nostra vita togliendoci la qualita' (ormai un ricordo) delinquono quando sprecano o si spartiscono soldi per collusioni col malaffare, delinquono quando si regalano appartamenti, quando fanno tagli alla scuola pubblica per spostare danari al clero, fanno crimini quando sprecano milionate per i suoi sporchi intrallazzi (armamenti)tagliano fondi ai disabili, applicando regole che penalizzano le fascie piu' deboli, quando istigano al razzismo, l'odio disprezzando quella parte che dissente dai suoi "pensieri manipolatori" credo si possa dire; il governo non è in parlamento ma lungo i corridoi dove vengono fatte le "trattative" e la violenza piu' profonda? la "manipolazione del cervello" degli italiani compresso e ridotto a una cellula morta! saluti da franco il vecio
 
"Un craxi (ma di maggior spessore) che cacciammo a suon di monetine e che per quanto avesse la faccia come un culo da 32 pollici, in confronto a questo criminale oggi appare un ridicolo dilettante."
(Rita)

Non appare solamente. Chi c'era dietro ceraxi, a tirare i fili? Se non fosse morto non pensi che oggi sarebbe lui il vicepremier?

Greetings
JOKER Ltd.
 
Ma nessuno si ricorda che "dobbiamo ringraziare proprio craxi" se questo
ha potuto ottenere, fare e disfare tutto quanto ha fatto e sta facendo?!Craxi da dilettante incominciò a spogliare l'Italia ma questo l'ha nessa a nudo e l'ha sbattuta sulla strada come una prostituta depredata del suo incasso serale. E' una VERGOGNA!!! Ciao. Antonio.
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?