11.07.2010

 

Dormire tranquilli.

È bello sapere che il ministro della guerra, la russa, dorme sonni tranquilli nonostante le minacce di fini. è bello perché riconduce la sua immagine ad una triste e banale umanità. Io pensavo che qualche volta, magari la notte fosse agitato, pensando alle giovani vite umane falciate in Afghanistan, al solo scopo di rinvigorire la sua indole colonialista e fascista. Invece no, loro sono grandi persone, mica come noi, che magari da un pezzo ci siamo scordati come si fa a dormire il sonno dei giusti, pur non essendo nati sbagliati.

Le mie notti non ve le racconto, anche se iniziano sempre tutte allo stesso modo: io che piano mi infilo a letto col timore di spegnere la luce, e sentire i pensieri affollarsi come la calca di un mercato rionale. E non ho rubato, non ho ucciso, non ho mentito, non ho sulla coscienza delitto alcuno che possa tornare i tanto in tanto a pesare. Semplicemente sopravvivo, di giorno in giorno congratulandomi tal volta per esserci riuscita.

Le notti di altri innocenti quanto me, so che somigliano alle mie e forse sono pure peggiori. Quelle di chi deve vestire i figli o darli da mangiare, quelli che devono pagare il mutuo per garantirsi un tetto sopra la casa. Quelli che dopo aver lavorato dodici ore, il sonno lo meriterebbero e forse lo fanno di stanchezza, e lasciano il loro ultimo pensiero come fosse una preghiera: “speriamo che domani si decidano a pagarmi.”

Loro dormono. Uccidono e dormono. E non uccidono solo con una guerra, ma lo fanno con la vita. Uccidono chi va a lavorare, uccidono quello che il lavoro non ce l’ha più, e di notti insonni deve averne passate, pensando alla famiglia, al futuro e alla vita impossibile da affrontare, decidono di spararsi in bocca o di impiccarsi, certi che sia meglio lasciare un orribile ricordo di sé che non la percezione della miseria e della povertà. Si uccidono sentendosi colpevoli di aver messo altre vite in questo mondo. Ma loro dormono bene la notte, e rivendicano il diritto di essere liberi di rilassarsi come meglio credono, anche facendo ballare ragazzine nude sulle macerie che hanno creato, o come all’Aquila non hanno nemmeno raccolto.

È confortante sentirli, ogni volta che dichiarano al popolo di “essere sereni” o peggio quando con aria sprezzante ci avvisano: “Io sono tranquillo”. Sono sereni e tranquilli di fronte ad un avviso di garanzia per reati da lupanare, sereni e tranquilli quando muore un soldato, sereni e tranquilli dinnanzi alla povertà di un paese che segna il suo percorso nel simbolismo del fango – quello vero – della devastazione di monumenti millenari che si sgretolano e crollano come castelli di carte. Sereni e tranquilli, si riuniscono e ciarlano di loro stessi, dei loro programmi futuri, senza comprendere che il futuro era almeno vent’anni fa.

Così lungimiranti da esser chiamati futuristi, così preoccupati per noi da aver trovato la soluzione: “Ci vuole un governo del tizio bis, per avviarci alla terza repubblica.” Come se bastasse cambiare il nome ad una cosa per farne d’incanto una nuova.

Dormono beati il sonno dei giusti, e non perché giusti lo siano davvero, ma solo perché sanno che staranno sempre al caldo e sicuri. Toccherebbe a noi insegnarli cosa è davvero una notte, una delle nostre.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ciao Guevina, spero tu stia bene, anzi benissimo! Credo che tu sia molto indulgente con questi potenti, sempre sereni e tranquilli. Una notte delle nostre, specie quando c'è gente che soffre- e fa soffrire- non è una giusta punizione per loro. Per loro che, da molti lustri, ci costringono a vivere "la loro lunga notte". L'Italia è al buio della più nera notte, e noi con Essa,ma nessuno se ne cura e nessuno cerca di accendere, sia pure un semplice lumino, di luce reattiva e di riscossa. Mi domando se non avevano ragione i francesi- prima della disfida di Barletta- ad offendere l'Italia chiamandola "terra dei morti"! Siamo tornati tanto indietro? E quando ci sarà una nuova disfida, anzi una nuona RESISTENZA?! Spero presto! (Se i dormienti si sveglieranno). Un abbraccio. Antonio.
 
Resistenza, solo dirlo non basta!Ci vorrebbe un po' di coraggio, qualcuno che appicci il fuoco perchè solo con un trauma un popolo ormai addomesticato, ignavio,fondametalmente menefreghista e ormai rozzo, potrebbe darsi una scossa.Largo ai giovani, ma dove sono i temerari, quelli che vogliono combattere per la loro dignità ed anche per la nostra, per il loro futuro e per vivere in un paese che non sia popolato da zombie? Crollano anche le vistigia che la natura nonostante un'eruzione ci ha lasciate, crollano valori morali, principi, ideali, sani comportamenti e a nessuno gliene fotte.Tanto, che è la cultura? Roba che se magna? Nooooo! E il resto nemmeno. Pensa a riempirsi la scarsella chi può e non ha remore morali, chi dorme tranquillo nonostante tutto perchè la coscienza NON la possiede.
Sto diventando cattiva, neanche gli alluvionati mi fanno pena,hanno votato per anni ed anni gente inutile anzi nociva, hanno continuato con i leghisti e buon pro gli faccia,e poi si consolano parlando male di Zapatero.
Mietta
 
"E' bello sapere che il ministro della guerra, la russa, dorme sonni tranquilli nonostante le minacce di fini"
(Rita)

Sarebbe piu' bello se dormisse anche di giorno non credi? Oppure, assieme aagli altri esponenti politici italiani attuali, tutti dormisserro un bel sonno (eterno).

Greetings
JOKER Ltd.
 
salute! credo proprio che siano consapevoli di poter stare tranquilli, anche se la penna fa piu' male della spada? questi sguazzagarbugli se la ridono dei nostri "sfoghi verbali" salvo che non scoppi la bolla, allora potrebbe cambiare.... l'aria! ma finchè il popolo resta quieto...puo' piovere sul bagnato!! saluti da franco il vecio
 
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