10.14.2010

 

Tea Party. (Latte o limone? Gradisci un biscotto?)


"Bisogna dare alla gente un nuovo sogno - spiegava il tizio nei giorni scorsi - . Possiamo farlo con una cosa simile ai "Tea party" americani".

Sì. Credo che sia la cosa di cui maggiormente abbiamo bisogno. Un altro sogno a cui aggrapparci, un’altra fantasia americana dalla quale farci coccolare. Abbiamo anche la Sara Palin de noantri, quella meravigliosa creatura tutta plastica, volgarità e botulino che degnamente potrà rappresentare tutto l’universo delle sognatrici al femminile: la santanchè, quasi meglio dell’originale, almeno per il suo quoziente di ignoranza.

Abbiamo bisogno di sognare che finalmente una donna si faccia paladina delle donne, della vita, della religione, dell’individualismo di ognuna di noi. Dobbiamo sognare di poter un giorno dichiararci in vita, vestite con straccetti che non costino meno di 30.000 euro, avere un armadio di scarpe, finanziare la ricerca scientifica per la lotta all’invecchiamento della pelle, per le labbra gonfie permanenti, vincendo il limite del botox da iniettare ogni sei mesi. Lotteremo insieme per lo sbiancamento anale, per il ringiovanimento delle vagine strausate, e per l’abolizione del burqa che tanta dignità toglie alle donne.

Sì. Ci vogliono proprio i Tea Party in Italia, ed è un bene che se ne occupi proprio il tizio. Chi meglio di lui potrebbe incarnare i fondamenti del movimento politico che fa sognare gli americani delusi? Toccherà a lui donare il sogno giusto da fare all’italiota medio che rischiava di svegliarsi, per il fastidioso bagliore di realtà che iniziava a filtrare da sotto la porta della sua vita. Niente tasse, niente immigrazione, individualismo, e soprattutto “restituire l’onore alla patria”. In questioni d’onore – cari miei ammettiamolo- non credo che ci sia tizio più ferrato del tizio. Non passa giorno che un suo subalterno non venga preso mentre fa affari con la mafia. Tutte persone naturalmente idonee a partecipare al Party.

C’è bisogno di rinverdire il sogno di smettere di pagare le tasse. Vedersi un domani ancor più liberi di evadere il fisco, liberi di sparare addosso all’extracomunitario islamico, e sparargli in nome di Dio. E poi la difesa della vita. Bisogna sognare che i finanziamenti dello stato a don verzè sortiscano il risultato di far vivere quell’ammasso di plastica e pelo pubico trapiantato, 120 anni – come da contratto – per poter poi applicare il metodo a tutti i proseliti che ne faranno richiesta.

Sì. I Tea Party sono già tra noi. Sponsorizzati in America dalla FOX, in Italia saranno spinti dalla TV di stato e da mediaset, quindi se possibile ancor meglio dei fratelli americani, e da Internet, e dalla schiera di paladini e promotori della libertà, che già vagano di casa in casa ad annunciare la buona novella. Non ci resta che attendere.

La libertà ce l’hanno già tolta, la democrazia anche. Se vi eravate illusi che restassero i sogni, continuate pure a dormire. (Per fortuna a me ogni tanto appare in sogno Denzel Washington)

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
credo che la consapevolezza stia prendendo piede, in tanti si stiano rendendo conto del metodo disfattista che è stato messo in atto e sottovalutato! oggi la platea deve rendersi conto che la farsa è finita e i burattinai stanno portando a termine una delle piu' tristi pagine della storia, dovremmo renderci consapevoli che dobbiamo cercare di fermare questo crimine prima che sia troppo tardi, i nostri figli e i nostri nipoti non avranno piu' nulla da scrivere e la pagina rimarra tristemente vuota! saluti da franco il vecio.
 
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