10.16.2010

 

Per futili motivi

"Siamo tutti colpiti dal fatto che una donna possa morire per motivi così futili, per un'aggressività senza senso", ha aggiunto il sindaco a margine di un incontro con le comunità cinesi d'Europa. E ha aggiunto: "saremo vicini alla famiglia pagando le spese per i funerali e il trasporto della salma. Ho conosciuto per qualche momento il marito Adrian e mi è sembrata un'ottima persona, il che dimostra che ci sono tantissimi immigrati che lavorano seriamente e con grande impegno a favore della comunità italiana. Dobbiamo quindi superare ogni pregiudizio - ha concluso - perchè la violenza e le buone azioni possono arrivare da qualsiasi parte".

Sono belle parole. Peccato che le abbia dette il sindaco di Roma, arrivato a coprire quella carica dopo una campagna elettorale di terrore, necessario a far sortire la richiesta popolare di sicurezza. La signora violentata e uccisa dai rumeni, la ragazza del Lesotho violentata dagli extracomunitari e salvata da uno dei firmatari del patto sicurezza (o qualcosa di simile), e i primissimi atti ufficiali del neo eletto sindaco, nello smantellamento dei campi rom, e la conseguente deportazione di centinaia di persone, tra cui donne e bambini, di cui non si seppe più nulla, nemmeno su quale sponda del Tevere ricostruirono le loro baracche.

Certo, nessuno avrebbe potuto dire nulla di diverso davanti a un filmato che mostra l’inutile distruzione di due vite umane. Eppure anche nelle parole del sindaco di Roma, c’è quel fondo di razzismo che se stiamo attenti, possiamo riscontrare ogni giorno nelle nostre vite. “L’ottima persona che dimostra che ci sono tantissimi immigrati …” si usa il pregiudizio con la speranza di superare ogni pregiudizio, senza considerare che è stato proprio il pregiudizio ormai insito in troppi di noi, a causare questa morte.

Il ragazzo è un bravo ragazzo. Si è sentito male. È pentito. Ora in carcere ha paura. Io ci credo. Il ragazzo non voleva uccidere. Io credo anche a questo. È un ragazzo di vent’anni che probabilmente come molti ragazzi di vent’anni non vengono più educati a discernere tra una cazzata giovanile e la gravità di un atto criminale. È da troppo tempo ormai, che le vite umane nono sono più solo e soltanto tali, ma assumono più o meno importanza per il grado di diversità che si riesce ad attribuire loro.

È quel razzismo latente, insito nella maggior parte delle persone, anche in quelle che guardandovi negli occhi giureranno di non essere razzisti. È quel razzismo delle frasi che iniziano con: “Io non ho nulla contro di loro, però …” o quelle altre tipo: “Io non sono razzista, ma gli zingari …” E le più comuni, quelle che sempre per non essere razzisti, sono troppi, puzzano, sono proprio brutti, fanno prostituire le mogli, sono grandi lavoratori.

“Ma al tuo paese non la fate la fila?” Pare essere stata questa la frase che ha scaturito la morte di una donna. E se la vicenda non fosse così tragica e terrificante, potrebbe suonare anche ridicola in un paese come l’Italia.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
A questo ragazzo sarà contestato l'omicidio preterintenzionale, e tutto sommato forse è giusto così. Certo è che dovrà pagare per il suo atto.

La cosa più agghiacciante, comunque, sono gli striscioni degli amici: "Alessio libero". Forse perchè la donna uccisa dal loro amico è una donna rumena, e quindi per le loro vuote testoline è una morta "di serie B" . O forse perchè gli amici di questo ragazzo dal cazzotto facile (era recidivo) ritengono sia lecito prendere a pugni le persone, anche se questo porta alla morte della persona colpita.

Prima di tutto viene la solidarieà animale di branco, pallido retaggio di quelli che una volta erano rapporti umani, di amicizia. Tutti quelli che non sono nel branco, possono anche morire, che cazzo ce ne frega a noi. Questa forma mentis è perfettamente congruente con la distruzione quasi completa del concetto di società, di interesse comune, di solidarietà, di empatia con persone anche sconosciute che da una trentina d'anni sta dilagando, in forme e modi differenti, in tutto il mondo occidentale.
 
Il razzismo è anche la frase: è utile al popolo italiano, l'essere umano non ha davvero più valore, ne ha uno (minimissimo...) quando produce però se muore poco importa lo sostituiamo, e diamo alla/al sostitut* meno diritti, ancora meno.
La vita viene quantificata, per censo, per razza, per produzione, per eterosessualità anche.
Adoro i tuoi post Rita sono una squarcio di luce nel buio.
 
Un'altra donna colpita a morte: l'ennesima!
La violenza non e` mai giustificabile, pertanto voleva o non voleva uccidere, il fatto e` che ha ucciso e, pertanto, deve pagare.
Forse non voleva uccidere, ma, di sicuro, e` un violento.
Paghi! Non mi fa nessuna pena: la mia pena e comprensione vanno a Maricica e alla famiglia di lei.
Roberta da Sydney
 
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