10.06.2010

 

L'agognata libertà.

Era così bella la libertà. Tutti da ragazzini un pensiero ce lo abbiamo fatto sopra, la volevamo la libertà. A volte poi ci siamo ritrovati incastrati in vite non nostre, e quanto coraggio c’è voluto per riprenderci la nostra agognata libertà. Chi pensava, poi, voleva essere libero di volerlo fare, e per la libertà ha lottato. In effetti le donne lottarono per liberare loro stesse e non era nemmeno troppo tempo fa, sebbene guardiamo oggi ad altre donne con l’aria altezzosa di chi pare saperne troppo di questa cosa chiamata libertà. E gli slogan? La chiedevamo con forza la libertà. Un tempo si chiedeva persino quella di studiare, di amare.

Poi la libertà ci è piovuta addosso come la pioggia di oggi, così copiosa da provocare l’alluvione nelle nostre vite. Oggi è nato un nuovo movimento, che promette di essere ancora più grande, ancora più libero e generoso di quanto non sia stato il primo grande partito della libertà, che a sua volta – narrano le cronache – corre al riparo riunendo addirittura il “team della libertà”, che nel suo nucleo racchiude i circoli della libertà, i promotori della libertà e la loggia della libertà.

Così ingordi di libertà ne abbiamo mangiato tanta per quasi un ventennio, e siamo finiti per essere così sazi da esserne nauseati. Almeno io lo sono, al punto che oggi penso che forse, quando ci siamo accorti dello sperpero che si stava facendo di un termine prezioso come l’acqua, sarebbe stato forse il caso di tenere tutto in equilibrio promettendo uno stalinismo duro. Magari oggi, con la pancia vuota, avremmo trovato ancora una speranza per riempirla il tanto giusto che sarebbe bastato a sorseggiarne tutti i giorni.

Invece anche a sinistra non si resistette, e si dovette fare ricorso alla libertà da apporre come marchio distintivo, una sorta di sigillo di garanzia. Capisco che scrivere su un simbolo “Sinistra e Stalinismo” non avrebbe avuto nulla di fascinoso da proporre, se non altro per l’indicibile acronimo, ma magari perché non correre d’anticipo (senza team) e offrire “Sinistra e Civiltà”? Tanto, dove stavamo andando a parare, noi lo avevamo capito benissimo.

Ma era così bella la libertà, che non si è saputo resistere. Liberi dalle regole, liberi dalla morale, e liberati soprattutto dalla coscienza. Non ci è voluto tanto, è bastato far credere che si fosse liberi di non pagare le tasse, che essere “furbi” fosse un titolo da inserire in curriculum, e che essere donne potesse diventare un valore aggiunto nel caso si fosse state abbastanza provocanti e compiacenti. Il resto è sotto gli occhi di tutti.

Un paese che muore sotto la pioggia, un paese che smette di alimentarsi, un paese impoverito dall’ignoranza retrograda, un paese in cui lentamente ti stanno insegnando che è giusto morire se non puoi pagarti le cure, ma dove è proibito morire se non esiste una cura. Un paese che non produce ma che si indebita per spendere perché in fondo è l’unico modo per sentirsi veramente liberi di essere.

E torneremo a votare in primavera, e di libertà di scegliere come essere liberi ne avremo assai poca, nonostante la miriade di offerte. L’unica cosa certa è che prima di tutto dovremo avere il Lodo Al Fano, e quella sì che potremo chiamarla libertà!

Rita Pani (APOLIDE libera veramente)


Comments:
Grazie Rita delle sempre belle e profonde parole che fa bene al cuore leggere! vorrei raccontarti la mia storia e quella della mia famiglia, ma mi costa fatica e dolore, ma ho lo scopo di svuotare un "magone allo stomaco" che ogni giorno aumenta e sono costretto a sopportare! noi tutti, siamo stati traditi, tutta la vita, prima dai padroni, poi dai governi, dalla chiesa che vende fumo e illusioni, e adesso ci troviamo messi male, uno stao senza futuro, gente senza lavoro e senza soldi e troppe famiglie povere fino alla miseria, persone con tanta voglia di morire, come quel ragazzo laureato in elettronica, disperato perche' licenziato, ha perso la testa, si e' buttato dal treno in corsa! per non aver piu' bisogno di chidere umiliandosi dei suoi diritti!! credo, stiamo vivendo l'italia dell'ignoranza e dei tradimenti, chi fa politica sa che il paese va male e continuano a sperperare soldi perche' vivono della loro cultura? quella dell'inganno e del rubare saccheggiare distruggendo le istituzioni, le stesse che dovrebbero creare la nostra liberta' e la tranquillita' del domani? invece ci fanno dividere dagli odi e per la salvezza? non c'è speranza dato che sono state cancellate le basi della democrazia, non si fermeranno nemmeno davanti ai morti, anzi! cordialmente da franco il vecio.
 
mi dispiace sentire delle tue tribolazioni e delle sofferenze per il dolore, accetta un suggerimento; cerca di farti curare, magari sentendo diversi pareri medici, sei abbastanza saggia da scegliere, soffrire non giova alla salute! I miei piu' sinceri auguri! franco il vecio.
 
Un bel pensiero!
Dal mio punto di vista non c'è un valore assoluto della libertà. Ogniuno si crea il suo modello e con esso ci vive e ci costruisce i propri ideali.
Di certo non c'è nulla; ed è per questo che cerchiamo sempre qualcosa di similare cui aggrapparci.
Forse la libertà è rappresentata da una di queste certezze.
 
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