9.19.2010

 

Politichese

Ora mi rendo conto che è passato davvero tanto tempo dall’ultima volta che con passione ho scritto di politica. Erano più o meno i tempi in cui scrivevo lettere a Romano Prodi, rivendicando la mia autorità nei suoi confronti, avendo contribuito anche io a mandarlo a fare i nostri interessi al governo, a lavorare per noi.

Scrivere di politica è ormai impossibile perché non esiste più. I politologi dovrebbero essere tutti disoccupati, zitti e tristi. Invece ancora qualcuno finge di riuscire a fare qualche analisi, persino azzarda qualche previsione. Quindi si leggono cronache accese sulla compravendita dei parlamentari in corso, per garantire al tizio di continuare a devastare il paese, oppure le dichiarazioni di veltroni che subodorata la possibilità di veder cadere il tizio, corre in soccorso ricevendo da lui persino un plauso e un commosso ringraziamento.

La settimana scorsa, una dichiarazione di spessore dell’eurodeputato (lo è) borghezio rassicurava sul fatto che le merde mafiose fossero state estirpate dalla Sicilia grazie a maroni e quel che resta di bossi, per cui avremmo dovuto fare loro un monumento, e se lì per lì sorvolai, pur restando basita, oggi devo riconoscere che c’è del vero: dalla Sicilia, la merda mafiosa rischia di aumentare il numero di mafiosi al governo della nazione italiota, portando magari a un ministero totò cuffaro, aka vasa vasa, già condannato due volte per concorso esterno ad associazione mafiosa. In effetti mi pareva anche strano che con un curriculum così non avesse preso un pezzetto di potere.

Ci arriverà grazie alla compravendita di parlamentari in atto ormai da mesi, portata avanti con meticolosità dal tizio presidente anche del Milan, abituato a promettere contratti succulenti a giocatori imberbi che non sanno resistere ai milioni, la bella casa e la macchina di extralusso. E infatti si narra di proposte di rielezione e mutuo per chi volesse voltare la sua gabbana. Che poi non si è capito bene se il mutuo lo ricevono a tassi vantaggiosi o se saranno loro ad esser pagati a rate.

Com’è come non è, la famiglia di cuffaro ha accettato, e per dirla in politichese, come la direbbe borghezio, altra merda mafiosa potrebbe governare l’Italia insieme alla merda leghista.

Non si sa ancora, perché il tizio dei miracoli, sotto la stretta osservazione dei politologi, oggi si diceva sicuro non solo di non aver comprato nessuno, ma anche di avere i numeri per andare avanti per tutta la legislatura, mentre i suoi alleati della lega, si tenevano più stretti, fermandosi ad un 50% di possibilità. Il tizio inoltre, sempre carico di emotività e passione per la cosa pubblica, con in mente solo il bene del popolo, si è rammaricato del fatto che fini lo abbia tradito proprio mentre l’Italia usciva dalla crisi, fornendo così alla stampa estera e comunista l’occasione per scrivere bugie sulle loro testate. Persino quella dal titolo emblematico: Bordello Italia. E non in senso metaforico, ma proprio ricostruendo le abitudini del tizio che ha trasformato in un casino tutto uno stato, iniziando dalle sue abitazioni.

Quale migliore metafora per spiegare a chi ha la fortuna di vivere lontano da questo gran casino, che non abbiamo più le istituzioni, che non esiste più senso dello stato, che siamo l’unico paese al mondo che tiene a libro paga un governo che non governa? Prendiamo l’ultimo caso di Adro: il sindaco rifiuta l’ordine di un ministro dicendo che obbedirà solo a quel che resta di bossi, perché prima che sindaco è un attivista della Lega. Capisco che se il ministro è la gelmini è difficile prenderla sul serio, ma è ministro della Repubblica Italiota.

Per quel poco che mi intendo di politica, ritengo che il problema dell’Italia sia sempre lo stesso: l’irrisolto conflitto di interessi. L’utilizzatore finale non può essere anche maitresse.

Rita Pani (APOLITOLOGA)


Comments:
Il conflitto di interessi inrisolto e` uno dei tanti guai italici.
L` origine dei moltissimi misfatti che con raffinata eleganza ci narri ogni giorno e` la mancanza di sovranita`nazionale persa nel 1943.
Il cialtroni mafiosi di ogni colore che da anni alternativamente occupano il potere e`quello che "altri" ci permettono di avere e che a loro debbono obbedire, Purtroppo le cose non potranno cambiare finche` non ci saranno elementi esterni di politica internazionale che ci svincolino dai lacci ...che si fa finta di non vedere .Il cambiamento , ammesso che avvenga, non sara` dall` interno
Pie.
 
sublime articolo
 
Uno dei sintomi più evidenti della vaporizzazione delle istituzioni è anche l'ignoranza delle specifiche competenze e responsabilità. Mi chiedo: cosa c'entra il sindaco in tutto ciò? Come può avere un ruolo decisionale? Le scuole pubbliche sono organizzate secondo una struttura gerarchica abbastanza precisa. La responsabilità di cosa si affigge dentro una scuola è del "dirigente scolastico", meglio noto in passato come Preside. Che, essendo un Dirigente del Ministro dell'Istruzione (non più "Pubblica"), "risponde" solo al Ministro (direttamente o meno).
 
Quello che accade oggi è la conseguenza degli errori commessi ieri e prima di ieri dai politicanti.
Vorrei guardare in faccia questi politicanti di ieri per mostrare loro di quanta insulsaggine sono stati capaci, lasciando campo libero ad uno che al massimo poteva fare il piazzista ai mercati rionali.
Sono convinto che sapessero tutto, del satrapo, ma mi sfugge la ragione per cui gli hanno lasciato briglia sciolta.
 
Ciao Guevina. Il conflitto d'interessi poteva risolvere il "compagno" dalema,ma non lo ha fatto perchè aveva i suoi personali interessi. Giustamente- come fa osservare Pannella- perchè berlusconi avrebbe indicato dalema come candidato presidente dei sevizi segreti d'Europa? Cuiò fa pensare chiaramente che tra i due ci doveva essere un amichevole compromesso o accordo. Dunque se l'Italia è diventata come un gran prostibolo dobbiamo ringraziare anche al governo del compagnuccio dalema. Complimenti per l'articolo, cara guevina. Sei sempre come un bisturi che taglia nei punti giusti! Un abbraccio. Antonio.
 
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