9.12.2010

 

Fa piacere

Fa piacere sapere che il governo italiano finanzia don verzè per allungare la vita fino a 120 anni, mentre un bimbo muore e sua madre è in coma, solo perché è stata negata un’ambulanza. Fa piacere anche a me, dimessa da un reparto chirurgia col consiglio di farmi operare al più presto, solo perché il primario probabilmente finanziava sé stesso con un paziente a pagamento.

Fa piacere sapere che il tizio non ci sta a smettere di governare, che tradotto per gli italioti significa che nel barile deve esserci rimasto qualche euro ancora da raschiare. Fa piacere mandarlo all’estero a rappresentare tutti noi e scoprirlo così simile, quando qualcuno gli chiede: “ma che succede in Italia?” Simile ma profondamente diverso, lui risponde con una delle minchiate sue, noi semplicemente ci vergogniamo e allarghiamo le braccia.

Fa molto piacere sapere che vuole governare ancora e soprattutto che lo farà con la lega, quella che di Roma ladrona ha imparato presto e bene ogni usanza e tutti i costumi. Dal nepotismo ai finanziamenti da spartirsi di soldi italiani, e non monete padane. 800 mila euro alla moglie di quel che resta di bossi, e 300 mila per finanziare corsi di milanese per gli extracomunitari, in una logica federalista fasulla e più italiana che padana. Spero che ogni comune d’Italia riceva lo stesso tanto di monetine, per finanziare corsi fasulli, tenuti da insegnanti fasulli.

Fanno piacere le delucidazioni date da quel cretino di tremonti in merito alla cancellazione della legge 626. Troppa burocrazia per le piccole imprese, meglio se restasse un po’ edulcorata solo per le grandi, che possono permettersi qualcosa in più. E infatti, per dar credito al cretino, oggi sono morti 4 lavoratori, tutti di piccole imprese.

Fa piacere vedere la campagna elettorale che entra nel vivo, con la solita caccia all’Islam. E pure quella mente eccelsa che governa la scuola, ha cambiato atteggiamento: da “che mi frega a me dei precari” è passata a un meno sordido “deve insegnare solo chi è capace ad insegnare” (per fare le ministre basta saper fare altro e nemmeno bene, tanto i peni mosci non notano la differenza) per poi finire con un “ci vorranno sei o sette anni per smaltire tutti i precari”. Sarebbe meglio non indagare troppo a fondo sul tipo di processo di smaltimento che vorrebbe attuare.

Fa piacere avere a decidere per noi sottosviluppati come brunetta, abile a lanciare provocazioni, dicono i giornali, stupido coglione, dico io. Se solo non ci fossero la Campania e la Calabria l’Italia sarebbe prima in Europa.

Fa molto piacere, che quasi rasenta il godimento, pensare a quando invece, tutta questa materia amorfa di ladri e criminali sarà stata cancellata dalla faccia della terra. Ah già, ma si preparano a vivere 120 anni. Dovremo vivere un giorno di più, e sai che palle!
Fortuna che il progetto di don verzè è tutto italiano, e quindi, sarà una truffa pure quella.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
spero che ti sia ripresa bene.
per qualche giorno il blog è stato fermo e mi ero preoccupato.
Auguri e in bocca al lupo per il tuo problema di salute.

p.s. condivido molto di quello che hai scritto.
 
Ciao Guevina, sono molto contento che stai bene e che hai ripreso a scrivere. A differenza del commento che mi precede io condivido tutto del tuo articolo ed aggiungerei perchè aspettare tanto per mandare al diavolo i malefici nani e tutti i venditori di fumo?! Perchè non cacciarli a furor di popolo tutti questi ladri e sfruttatori? L'inno nazionale dice ad uin certo punto "L'Italia s'è desta" ma a me pare che continui a sonnecchiare alla grande. Buona salute a te cara Amica. Un abbraccio. Antonio.
 
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