9.12.2010

 

Ecomostro

Ho passato le ultime nove ore della mia vita seduta su una sedia scomoda, a frugare nella storia. Ho mangiato quasi nulla come prevede la mia dieta, ho imparato a fare delle cose di trinciato che ora sembrano sigarette, non vedo l’ora di fare una doccia calda e di rilassarmi. Ho persino un po’ di nausea, ma r i d o.

Son rimasta a lungo a guardare questa foto. La guardavo con la stessa impressione di quella volta che mi costrinsero ad entrare al museo delle cere, o quell’altra in cui in un paese della Sardegna, assistetti al passaggio delle spoglie mummificate di un santo. La guardavo con lo stesso raccapriccio con cui guardavo i fedeli posare il muso sulla bara di vetro, uno via l’altro.

Guardavo questa foto con la curiosità divertita con cui mi capita di guardare foto di persone che conosco, patinate da abbondante Photoshop. Le irriducibili. Poi ho letto che il tizio mummificato questa mattina è apparso alla “festa dei giovani del pdl” e ho capito tutto: devono averlo ridotto così per non sentirsi un escluso, per fargli credere di essere anche lui parte integrante della gioventù. Poveraccio!

La guardo ancora, e penso che dovrebbe bastare quel che dice la sua immagine mortificata, per comprendere in che mani siamo, ma se questo non fosse possibile, allora è bene sapere cosa ha insegnato ai suoi discepoli.

Due le cose rassicuranti del tizio imbalsamato che vuole ancora governare; la prima: “giovani, andate via dall’Italia per trovare un lavoro, oppure fate come me che mi sono fatto da solo.” La seconda è un reiterato invito alle disoccupate di fidanzarsi con un uomo ricco. Almeno, queste erano le cose politicamente valide del discorso del tizio del consiglio, il resto le solite cose di gossip, sui comunisti e la proprietà privata, sulle magnificenze del governo che ha fatto tanto per le famiglie, e soprattutto sulla suo maestosa opera come ministro per lo sviluppo delle sue aziende ad interim. Ha persino detto che se e quando troverà un altro suo servo a cui affidare la poltrona, non troverà certo lavoro arretrato. E ci credo: che cazzo c’è da sviluppare in uno stato in cui lo stesso primo tizio ministro esorta la gioventù ad andar via, o le ragazze a chiamar amore il portafogli di qualcuno?

Però mi ritorna l’insana voglia, e guardo ancora quella foto. Rido un po’ meno. Mi fa senso, mi procura una certa repulsione. Sono una donna e sono una mamma. Non comprerei da questo nemmeno un utensile usato. Eppure non tutte sono come me. C’è gente che ancora farebbe follie per infilarsi dentro il letto di questo ecomostro, che a cremarlo provocherebbe una nube di diossina peggio che a Seveso. Non mi posso scordare che ci sono state madri che gli hanno dato le figlie.

Rita Pani (APOLIDE disoccupata e sfidanzata, prego allegare estratto conto in caso di richieste di mano, garantisco amore per sempre … che tristezza m’è venuta)



Comments:
Ecco la parola che descrive benissimo questo essere infame: ecomostro. Brava Rita!
Roberta da Sydney
 
Rita, quello e-' un rifiuto talmente tossico che se lo sparassimo nello spazio gli alieni ce lo rimanderebbero indietro e ci verrebbero pure a fare la guerra.

Intanto attendo tue notizie, sullo stato di slaute e ti ricordo che il mio vicino di casa e' capo infermiere al pronto soccorso all'ospedale di Chieti, quindi saprebbe bene informarci sulla situazione in chirurgia. Okkio non ti styo-' dicendo che ti farebbe passare avanti tipo raccomandata, solo che ti farebbe avere il giusto trattamento. come fa praticamente con chiunque passi dal suo pronto soccorso.
E per l'assistenza ci saremmo noi.

Greetings
JOKER Ltd.
 
Ciao Carlo, ciao a tutt*
Se tutto va bene dovrei essere ricoverata domani, o almeno vista dal chirurgo, in un ospedale nei pressi di Roma.
Mi sarà difficile dare notizie, visto il momentaneo abbandono del portatile, e mi dispiace non poter dare più indicazioni pubblicamente. Carlo e chi volesse, contattatemi via email, e risponderò. Purtroppo ho seri problemi di collegamento internet, e gli indirizzi di posta elettronica su altro hard disk, per cui posso accedere solo da web.
Un abbraccio a tutti
 
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