8.22.2010

 

Un cinese che vende aquiloni

C’è un cinese che vende aquiloni in spiaggia. Lo si sente arrivare da lontano, come i furgoncini dei gelatai nei film americani. Spinte dal vento, tutte le mattine arrivano le note di Jingle bells, o Stille Nacht, tanto che se fossi confusa, mi sentirei in Australia. E come nei film americani, i bambini gli corrono incontro, solo per vedere – senza toccare – le sue mercanzie. Ieri, l’omino cinese, avendo un aquilone difettoso, lo ha regalato a un bambino, il primo e il più grosso, che era arrivato da lui.

Si fa presto felice un bambino con lo stupore. Incredulo è corso dalla mamma, reggendo in mano quei pochi grammi di estasi: “Mamma! Me lo ha regalato il marocchino.” Altri bambini si sono avvicinati a lui, campione di fortuna, guardandolo con sospetto oppure con ammirazione, proprio come se fosse stato il vincitore di una lotteria. A tutti mostrava orgoglioso il suo trofeo: “Bello eh? Me lo ha regalato il marocchino, e non lo so perché.”

In vero, la mamma, sollevando il suo corpo pesante da una spiaggina che pareva essere stata inghiottita dalle sue carni, ha guardato verso il venditore ambulante, che dopo aver abbozzato un mezzo sorriso ha ripreso il suo cammino, accompagnato dalla musichetta di Jingle bells, amplificata da un piccolo megafono. Non mi pare che abbia ringraziato, e nemmeno che abbia detto a suo figlio di farlo, anche se lui ancora eccitato, continuava a dire che non sapeva perché il marocchino glielo avesse regalato. Riaffondata sulla seggiola di plastica, ha ripreso a raccontar della sua zuppa, che come la fa lei, non la fa nessuno e che alla nuora, che nemmeno le sta simpatica, ha dovuto dargliene un piatto: “E che ci vuoi fare? L’ha vista e poi … su fragu … [l’odore ndr]”

Oggi il papa ha detto che il messaggio cristiano prevede l'accoglienza delle "legittime diversità umane”. A memoria potrei dire che è vero, che è previsto. Per coscienza potrei dire che non bisogna essere necessariamente cristiani per accogliere le diversità umane. Intanto la Francia espelle i rom, ma sono espulsioni volontarie, dicono quelli che parlano bene, e quelli che parlano peggio rammentano anche che in fondo i rom sono stati pagati per lasciare la Francia. Noi che scriviamo, diciamo invece che c’è una postilla alla miseria, ossia che se non accettano di esser pagati, saranno comunque allontanati gratis. All’Italia prudono le mani. Noi siamo più avanti di tutti, respingiamo all’origine o importiamo gli schiavi che fanno sempre comodo, persino i bambini, e laddove non si riesca a respingere, fingiamo che il problema non esista, nella nostra più civile tradizione di nascondere la polvere sotto i tappeti.

Si avvicinano le elezioni, e il ministro per il razzismo detta i ritmi della solita propaganda: sicurezze e criminalità. Via tutti quelli che non hanno né casa, né lavoro comunitari o no. Teoricamente, essendo anche io di fatto una persona senza casa e senza lavoro, dovrei preoccuparmi, invece per una volta provo una sorta di speranzosa attesa, nell’essere finalmente in grado di chiedere asilo politico al Venezuela. La sicurezza che si scontra contro il dovere dell’accoglienza. Inutile dire come andrà a finire, il film lo abbiamo già visto. Ci saranno di nuovo le rapine in villa, le donne stuprate all’uscita delle metropolitane o negli angoli delle strade rese sempre più squallide e buie dalle amministrazioni comunali costrette a spegnere i lampioni la notte. Saranno sempre meno i negri morti ammazzati dal lavoro in nero, e lasciati per terra dai colleghi che fuggono perché schiavi in nero anche loro.

C’è un cinese che vende aquiloni sulla spiaggia, e ci saranno le elezioni. E c’è un bambino che davvero unisce tutte le diversità: se vendi sulla spiaggia sei un marocchino. Se sei un diverso sei un uguale ai diversi. E mentre la mamma continuerà a cucinare la zuppa, il cinese marocchino diventerà semplicemente un extracomunitario, e quindi un criminale.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
"invece per una volta provo una sorta di speranzosa attesa, nell’essere finalmente in grado di chiedere asilo politico al Venezuela"
(Rita)

Come ben sai da cittadino (por derecho de nacimiento) Venezuelano caldggio la tua idea e per quanto possibile cercherei di metterci una buona parola.

Una chicca: sono alla ricerca della email della Guzzanti. Che lei e il fratello mi fossero poco simpatici era cosa nota, ma guardando Draquila (documento importante in se) assegna nei sondaggi di popolarita' il 17% al nano da arcore, accomunandolo al gradimento di alcuni dittatori. Peccato nel mazzo ci siano (non ho fatto a tempo a vedere gli altri) Fidel Castro e sopratutto Hugo Chavez Friar, che di democrazia, con la Costituzione Bolivariana, che non veine calpestaa e di fatto modificata, ma anzi illustrata a tutti i cittadini che devono coneoscere i loro diritti e doveri. Ora vorrei scriverle facendole notare che la popolarita' di Chavez e' almeno oltre il 65%, visto che a non gradirlo e' solo la parte ricca e occidentaizzata della popolazione.
Se deve fare giornalismo alla cazzo di cane, eviti che sarebbe meglio.

Greetings
JOKER Ltd.
 
chi dice che questo è un paese allo sbando? senza guida? ultimo dopo altri paesi messi molto male? dove invece tutto proprio tutto quello che fa la (cricca) è in funzione del benessere e della qualita' della vita!? (forse la loro?)esempio? se lo stipendio è basso anzi misero? (3/4 euro l'ora) puoi cambiare posto se lo trovi? oppure emigrare!! la casa? la puoi allargare....la legge c'è!! l'auto la puoi cambiare (c'è la social cards?) tuo figlio a scuola è bene che porti la carta igienica se vuole...! non sto ad elencare i "previlegi" che sono tutti a nostro favore e il sudore le fatiche (dei politici)a pensare le leggi per agevolare lo sviluppo del paese? tutti che pagano le tasse per avere "sicurezza & servizi" come la swizzera? terza nazione al mondo come benessere e qualita dello star bene! chissa' se eliminando gli immigrati (che lavorano tutti regolari) sarebbero messi peggio o meglio dell'italia (xenofoba e razzista)!?(contratto con gheddafi) pero' almeno in questa vergogna siamo unici e primi!! bhe è gia qualcosa!!franco il vecio.
 
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