8.25.2010

 

Piave: la trincea anti gay

E noi scaveremo un fossato intorno al Piave per non far passare i gay. Questo fiume non è un’alcova. E dopo, nel fossato, se gireranno le balle al sindaco progressista missiato, ci metteremo anche una colonia di coccodrilli.

Il popolo esulta. (Che ve lo dico a fa?)

Il mese scorso il sindaco democristiano (quindi buon cattolico) aveva detto che i gay sono malati e deviati, che avrebbero dovuto essere cercati, identificati, e se clandestini pure espulsi. Ma era stata una boutade un po’ infelice, per cui ha sentito il bisogno – da buon cattolico – di scusarsi. Ora scava la trincea, perché chiedere perdono, per un cattolico è importante. Arriva sempre, previa recitazione di una manciata di pater, Ave e Gloria. Ci si sente immediatamente mondati della colpa e pronti a caricarsene un’altra, tanto c’è sempre un confessionale che funziona meglio di una lavatrice.

Non ho altre considerazioni da aggiungere in merito, sarebbero tutte ridondanti. Però questo accanimento mi ha ricordato un tale che conobbi qualche anno fa. Era il padre di una ragazza che aveva suscitato in me molta tenerezza, e alla quale mi affezionai perché aveva stimolato il mio senso materno e protettivo. L’uomo era un cerbero che le odorava le vesti ogni volta che la poveretta varcava la soglia di casa. Lei fumava, certo, ma fumavo anche io e quindi per salvarle le chiappe dal fetente, ogni volta l’accompagnavo a casa e aspettavo che lui aprisse la porta, per poterlo salutare tenendo in mano una sigaretta accesa. La ragazza sparì improvvisamente dalla mia vita, e per molto tempo pensai che si fosse ammazzata o che fosse scappata, poi seppi per caso, chiacchierando con altri amici comuni, che il bastardo lo trovarono morto in campagna dentro la sua auto, con indosso un paio di calze a rete rosso rubino.

Fu come un’immagine accelerata di un film, che ricompone i pezzi per offrirci il finale: la ragazza senza trucco, con le maglie sobrie, con il viso smunto, gli occhi tristi e le scarpe da vecchia. Come se, possedendo e mostrando al mondo la sua immagine normale, avesse potuto indurre il sospetto sulle bizzarre abitudini paterne.

Sì, scavare una trincea, un fossato per impedire ai gay di essere gay mi lascia il sospetto che sotto i pantaloni sobri dell’omino democristiano, possano in realtà essere celate mutande di pizzo, calze a rete e giarrettiere. Sarebbe in fondo questo molto cattolico, dal momento che tutti sappiamo, purtroppo cosa si cieli sotto gli abiti talari.

E peggio ancora, sappiamo cosa si celi dietro il neurone italiota, che corre veloce al contrario. Tutti pronti a combattere guerre per le religioni, anche quando si dichiarano atei. Tutti pronti a dire “io non sono razzista, ma se scopro che mio figlio è culattone …”

Molti pronti a votare per bossi o borghezio, così attivi contro i diversi, da lasciarmi il dubbio sulle loro calze.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Amen!
Roberta da Sydney
 
riguardo ai politici e ai preti mio nonno diceva; un coglione puo' sbagliarsi, ma milioni di coglioni no!
 
è difficile credere che un politico abbia degli "ideali" pero' per un "adeguato compenso" molti si adattano! altrimenti a cosa servirebbe ...la scorta? saluti da franco il vecio
 
per conoscenza, quando cerco di conettermi al tuo sito, molto spesso mi viene negato l'ingresso con la scritta " sito sconosciuto" cose'? son gia' arrivate le squadre della censura? o sono le spie russe?
 
Te lo dico da frocio quale io sono: nella vita, ho imparato che è meglio non farsi il sangue amaro per l'ignoranza e le becere malefatte di alcuni soggetti. Secondo me, è meglio ricorrere direttamente alla legge, colpire quanto più profondo si può ed informare obiettivamente il popolo, al quale poi è lasciata la facoltà di farsi un'opinione. Il problema è che, in Italia, con qualche scusa, troppi nefasti avvenimenti si dileguano: ci sono persone che, NEI FATTI, non pagano ciò che commettono; è questa l'italia tragicomica realtà.

Perdona la mia incursione senza permesso sul tuo blog, ma è talmente figo che non ho potuto non soffermarmi un attimo. Spero la cosa non ti abbia disturbata.

M. Cohen
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?