8.19.2010

 

In attesa delle truppe

Pensavo, rileggendo i giornali dopo lungo tempo, di trovare ancora in primo piano la morte di un vecchio assassino, reso eroe o martire, come si usa fare in Italia, nella migliore delle tradizioni cattoliche e italiote. Dati i precedenti, per esempio la morte di Taricone, che occupò le prime pagine dei giornali per settimane, credevo davvero che avrei dovuto sorbirmi per giorni il piagnisteo ossequioso di chi, in fondo, forse è stato liberato da un peso.

Invece no. C’è il padre con la figlia: lui che non vuole trovare la Camera “senza truppe” al ritorno dalle vacanze; lei con le tette di fuori, in uno scoop gentilmente concesso da uno dei giornali di suo padre.

È cambiato ancora il linguaggio, cambiano le metafore, e si è passati repentinamente da quella calcistica a quella bellica. Qualche mese fa, ci avrebbero detto che il tizio stava pensando alla nuova formazione, che aveva iniziato la campagna acquisti. Ora invece siamo alle truppe, ai soldati - ma moderati – da convincere a tradire, e passare al nemico.

Come se ci fosse bisogno di equilibrare, in questo paese che più che squilibrato ormai appare schizofrenico. Non era cavallo da cavalcare il cadavere del vecchio assassino. Non avrebbe nemmeno fatto vendere giornali, come un giovane morto lanciandosi col paracadute, che “tanto avrebbe ancora potuto dare” alla società, perché in questo paese – per fortuna – c’è ancora chi conserva memoria di tutte quelle nefandezze delle quali si sa, pur non avendo contezza.

E cadono i giornali, quelli che si differenziano “dal giornale” ma che ormai restano allineati nel voler dire e non dire, col cerchiobottismo capace di catturare un popolo e l’altro.

Se da un lato si sussurra che non c’è più un governo, che ormai le crisi istituzionali vengono pilotate dai falsi dossier pubblicati dai giornali di proprietà del tizio, che le pensioni da 1000 euro al mese non esistono, che la gente si vende i reni perché non ha più di che campare, dall’altro si rilanciano sui quotidiani on line, le altre notizie sempre volute dal tizio, della figlia che sta tette al vento ai Caraibi, che il dieci agosto la sera del del suo compleanno «quando a precedere una cena con menu messicano c'era un cocktail Margarita. Poi, finito di mangiare, ha iniziato a ballare inscenando per gli amici e i parenti anche una sorta di scherzosa lap dance con una scopa, bruciando così le calorie che eccedevano quelle consentite dalla dieta».

Un colpo al cerchio e uno alla botte, e tutti gli animi resteranno quieti.

Il paese si fotte, ma tant’è … è ancora agosto. Ci penseremo a Settembre, quando le truppe saranno schierate.

Rita Pani (APOLIDE)

PS … sempre a Cagliari in attesa di rimuovere l’indesiderato che mi galleggia sulla cistifellea, ma sto bene e ho nuovamente Internet ;-)


Comments:
(R)esisti!
Un abbraccio ;)
 
"sempre a Cagliari in attesa di rimuovere l’indesiderato che mi galleggia sulla cistifellea, ma sto bene e ho nuovamente Internet"
(Rita)

Tre notizie buone (Cagliari, stai bene, Internet, non necxessariamente in ordine di importanza) e una cattiva (l'indesiderato). Non male come media.

A presto
Greetings
JOKER Ltd.
 
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