8.14.2010
E' che mi devo divertire
C’è il dottore, che ogni volta che mi saluta, mi dice che devo divertirmi. Io lo so che ha ragione lui, ma in questi giorni non posso proprio perché non ho i mezzi per seguire la politica italiana, come vorrei. È assai meglio di un lunapark. Oggi finalmente ce l’ho fatta a fare un giro in giostra, tra il conflitto di interessi di verdini, e le mirabolanti dichiarazioni di quel che resta di bossi, o peggio ancora di la russa, che pur di giocare con la vita degli altri a soldatini ha dimenticato persino d’essere un fascista.
Ho riso, si l’ho fatto. Dice bossi che ormai lo strappo tra il tizio e fini non si può ricucire. Anzi, dice: “Il tizio ci sta lavorando per ricucire. O ricuce o si va a elezioni. Ma dopo il casino che c'è stato come fanno a ricucire?” Che sia per via dell’ictus che non ricordi le memorabili dichiarazioni in canottiera? O gli editoriali del suo giornale per deficienti “la padania” che scriveva di quanto il tizio fosse mafioso, poneva quesiti sui soldi della Banca Rasini – la banca della mafia – che riciclò il danaro per la costruzione di Milano 2. Roba antica antica quanto Attila, che mi torna in mente ogni volta che bossi fa conteggi a mente, e minaccia la discesa delle orde padane verso Roma. «Il tizio farebbe il braccio di ferro. Porterebbe in piazza la gente, sono tanti. La Lega, se si unisce, Piemonte, Veneto e Lombardia, sono milioni di persone, sono anche incazzati». Penso che se li vedessi davvero, milioni di elmetti cornuti discendere in Piazza, il divertimento sarebbe assicurato.
Mi piace – e mi diverte – molto il linguaggio di bossi, così vicino alla gente che non capisce un cazzo, da apparire quasi innovatore; istituzionale. Spero che un giorno, l’Italia lo possa eleggere presidente della Repubblica (l’Italia il coraggio lo avrebbe), solo per stare ad attendere con ansia, il discorso di Capodanno.
La gente è incazzata – e riconosco che questo è vero – e lo è perché sente il peso della povertà. Vogliono i soldi in Padania, li attendono tutti insieme al federalismo, alla svendita del patrimonio pubblico, alla selezione naturale della razza che verrebbe applicata in seguito al dissipamento delle risorse già dissipate. Ci sono luoghi, per esempio, laddove chi non è Italiano ariano, non ha nemmeno diritto all’assistenza sociale, esportare il modello alle altre regioni sarebbe un buon modo per selezionare i cavalli da corsa, dai muli da soma. La lega promette, e il leghista scende in piazza per sostenere il tizio che hanno voltato, l’unico possibile per far finta di attuare il programma promesso. I soldi del nord, al nord. O lui o nessun altro.
Milioni di elmetti cornuti a difesa di verdini, al quale BANKITALIA contesta un conflitto di interessi pari a 60 milioni di euro, oltre che il sospetto di riciclaggio. Milioni di persone in piazza, perché qualche folle con la camicia verde o la maglia con su scritto Milano (caso mai non ricordasse dove si trova) ha promesso, latte, mucche e danari.
Sì, non si può parlare di elezioni o governo tecnico, perché il governo ha ancora troppe cose da fare. Concorda anche la russa, che riprende a parlare di “sicurezza”. Ma non solo: «Se qualcuno - ha continuato il ministro - mi dicesse che non posso contrastare l'immigrazione clandestina, che non posso fare leggi come quelle che abbiamo fatto per la confisca e il sequestro dei beni ai mafiosi, che non possiamo tentare di continuare a risanare l'economia come abbiamo fatto con la manovra, che non possiamo continuare sui temi etici come vogliamo e via di questo passo, piuttosto che vivere di stenti prenderemo in considerazione l'ipotesi delle elezioni anticipate».
Ecco appunto, dottore. Me lo dici sempre che mi devo divertire. Questa sera mi pare proprio che ce l’ho fatta a farcela.
Rita Pani (APOLIDE)
PS… tutto procede bene. Ancora un po’ di giorni e risolverò ;-)
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