7.30.2010

 

A pesca di trote e delfini

La trota, ventunenne, con la faccia da cretino integrale, brutto e storto come suo padre, si candida a modello per i giovani che volessero “fare” politica. Mi sono commossa nell’apprendere che ancora ci sia voglia di mettere tanta passione nelle cose che si fanno.

“manca tra i giovani un po' di passione -osserva bossi- e in me e' nata in giovane eta' quando seguendo mio padre nelle varie feste della lega sul territorio mi sono appassionato e quindi io l'ho sempre avuta. Credo e spero di riuscire a diventare il punto di riferimento della politica per i giovani di oggi”.

Chi di noi non si sarebbe appassionato alla politica, andando a mangiare polenta a Pontida? Chi di noi sarebbe da giovane rimasto immune, dinnanzi ai comizi di gentilini o borghezio, e quale figlio non avrebbe sperato di diventare come suo padre, quando dichiarava d’avercelo duro? Difficile davvero non appassionarsi alla politica, quando hai ventuno anni e tuo padre ti procaccia una sedia che ti farà guadagnare una paghetta da dodici mila euro al mese.

La politica. Che bella cosa era quando ancora aveva senso! Ce lo avrebbe ancora, certo, è che lo abbiamo perso quasi vergognandocene un po’. Quasi fosse una fatica sprecata continuare a ragionar di cose che sembrano non esistere più in questo stato del partito azienda, a conduzione familiare o peggio spartito dalla corte coi di cortigiani, a ricoprire quei posti per i quali i familiari non bastano più.

La politica oggi è la dichiarazione di quella sorta di rozzo figuro di maroni: “Il Governo non rischia di cadere, tanto meno sulla legalita' che e' un fiore all'occhiello di questo esecutivo - dice il ministro dell'interno della Lega roberto maroni in serata al Tg2 - C'e' tensione, ma sono certo che non avra' riflessi sull'azione di governo”.

“Un fiore all’occhiello”, detto al Tg2, forse tempo addietro mi avrebbe fatto anche ridere, solo che in questo periodo, non mi va poi tanto nemmeno di lasciarmi andare al mio adorato cinismo. Sono altri gli istinti smossi da tanta vile arroganza, che non scriverò per decenza e non per timore di “bavagli”. Lo sappiamo tutti che il governo cadrà, come sappiamo che non sono state le catene umane o i post it a far indietreggiare la legge bavaglio, ma al contrario il calcolo del padrone del consiglio, certo che il governo proprio su quel punto sarebbe potuto cadere, rovinando la pace e la quiete delle puttane che lo attendono ogni giorno nel castello preso in affitto. Ha provato – il padrone – persino a licenziare il presidente della Camera, come fosse un servo infedele trovato a rubare gli avanzi della cucina. Sappiamo tutti – ma anche no – che sarà proprio fini il peggio ad arrivare, perché se pure sporco come chi esce da un letamaio, ha trovato un profumo abbastanza coprente, capace di far sopportare il suo odore anche a quello che resta della sinistra. Era il delfino di almirante, e i compagni sembrano averlo scordato, arrivando quasi ad ammettere che può anche esistere un fascista per bene.

E questo mi fa pensare ai “probi viri”. Trovare un uomo probo all’interno del pdl è come cercare una puttana illibata; le stesse probabilità di vincere al super enalotto. Eppure se ne parla, con la stessa faccia di culo con cui il figlio del re di Padania, parla di politica; con la stessa arroganza con cui un ministro di un governo di mafia e malaffare parla di legalità.

Che io ricordi, forse la generazione mia riuscì ad appassionarsi alla politica, perché c’era ancora una certa urgenza di dar da mangiare all’intelletto. Prima di noi, e meglio, lo fecero i Partigiani. Ora sì, ci sarebbe davvero da trovare giovani appassionati che ritornino proprio a quel tempo, e al tempo di una nuova e reale Resistenza, che comporti però una nuova guerra di liberazione. E la guerra non si fa, né con i post it, né tenendosi per mano. Si vada a pesca di trote e delfini.

Rita Pani (APOLIDE)

PS … da questa sera, inizierà il mio viaggio.


Comments:
"da questa sera, inizierà il mio viaggio."
(Rita)

Spero che sia felice durante la tua permanenza nell'Isola che non c'e', ma che poi il ritorno ti faccia denitivamente atterrare dove ti attendiamo.

Y suerte hermanita!

Greetings
JOKER Ltd.
 
"La sinistra, oggi, in Italia, è il luogo dell'antiberlusconismo imperialistico (...) Da un lato si hanno ridicoli girotondi antiberlusconiani su cose assolutamente ridicole ed irrilevanti come le rogatorie o le proprietà televisive (i fautori di Di Pietro dimenticano che tutti i capitalisti, praticamente nessuno escluso, sono potenzialmente incarcerabili, e non certi il solo Berlusconi)..."
Così scriveva C. Preve, Marxismo e filosofia, nel 2002.
Non ti sembra che concentrarti sul Cavaliere (o Bossi, in subordine), significhi restare inchiodati all'increspatura più superficiale del terribile sistema di potere che opprime la nazione?
 
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