7.13.2010

 

Loro hanno vinto (personale ma anche no)

La nuova ‘ndrangheta, la nuova P2, la nuova politica, la nuova cultura, la nuova economia. L’altro giorno nel mio ennesimo inneggiare a Piazzale Loreto, qualcuno mi ha scritto che dovevo uscire e andare a respirare aria nuova; una sorta di brivido mi ha colto, accorgendomi di desiderare di respirare vecchio odore stantio.

E al vecchio vorrei tornare, avere il tempo di dedicarmi al viaggio a ritroso nella storia recente, non solo del paese, ma anche la mia. Per esempio a tutte le volte in cui risero delle mie idee bislacche, quando in tempi non sospetti – una tra le prime – scrivevo dell’intento del tizio di attuare il Piano di Rinascita della Loggia P2. La cosa più gentile che sentivo dirmi era che ero un residuato folkloristico del vecchio P.C.I. E quanto accanimento – anche qualche compagno – ci mise nel dirmi che ero poco costruttiva e che con la “fantapolitica” non saremmo mai arrivati da nessuna parte.

Non ho mai cambiato opinione, anzi, l’ho rafforzata semmai, sviscerata, spiegata, discussa e ragionata con l’insistenza tipica di chi ha dentro una certa dose di sardità, unita ad altri mille piccoli difetti che credo di non poter più correggere alla mia età. Son passati una decina d’anni, ora quella sigla da videogame la leggiamo ogni giorno sui giornali, accompagnati dalle solite “piogge di fango, invenzioni dei giudici comunisti”, e tutte le altre baggianate alle quali ormai siamo abituati, non ultime le rigorose prese di posizione dei diretti interessati, tese a rafforzare l’idea che nulla sia così drammatico, ovvero: “non mi dimetto, lasciatemi lavorare.”

Ricordo un’accesa discussione con un amico poeta – di certo spessore e cultura – sull’essere ancora possessori dell’ideale e dell’ideologia. Non capiva come mai io – nemmeno stupida – potessi continuare a basare le mie scelte di vita fondandole sull’ideale, figlio dell’ideologia, appunto. “È un modo di vedere le cose ormai sorpassato, bisogna guardare al domani in un modo diverso, svincolandosi dalle ideologie …” anche questo accadeva in tempi non sospetti, ma sentirlo dire da lui mi lasciò sospettare che qualche morbo fosse già stato inoculato nelle povere menti italiote. Non mi sbagliavo nemmeno quella volta, e lo dedussi proprio dai riscontri ai miei scritti, e sempre da quel folklore – il mio- che ritornava, arricchito da insulti o minacce a seconda del grado di leghismo di chi scriveva.

Oggi che la merda che io avevo previsto cade copiosa sulle nostre teste, vorrei poter avere la soddisfazione di scrivere a grandi lettere: IO VE LO AVEVO DETTO. Invece sono qui a dire che vorrei trovare il coraggio del compromesso con me stessa, e dedicare la mia scrittura ai panorami notturni di una terra che non ho fatto in tempo a conoscere bene, alla semplicità dell’uomo che scopre la vita in ritardo, o alla natura delle cose che non abbiamo più né voglia, né tempo di osservare. Vorrei essere stata colpita anche io dal morbo, ed essere capace di credere che la politica non c’entra con la vita, e che da essa non dipenda. Vorrei poter credere che è solo il destino a governare le nostre esistenze, e che noi ne siamo artefici.

Dicono che se smettessi di scrivere della realtà, allora avrebbero vinto loro. Guardo intorno a me le scatole piene dei miei pezzi di vita, quelle che ancora dovrò riempire senza nemmeno sapere dove alla fine le metterò, quella che ho qua accanto a me, con su scritto CD computer – quella che se pure non lo sapete contiene anche dieci anni della vostra vita – e sono sicura: loro hanno già vinto.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Gent.ma saremmo un un mondo diverso se riuscissimo a capire la differenza che esiste tra chi deve lavorare per mangiare e invece chi sguazza nel potere dei previlegi!? nella scala dei valori (noi) siamo come canovacci, quando ci hanno usati fino a essere logori ci buttano, pero' servirebbe quel qualcosa che veniva chiamato "memoria" servirebbe come stimolo per una profonda riflessione sulla violenza e il germe che la genera, forse serve smettere di pensare che la violenza (mafiosa fascista clericale) appartiene al passato? ogni volta che si parla bisogneerebbe ricordare e porsi domande, anche scomode per la propria coscienza? cè stato negli ultimi trent'anni un anniettamento dei valori finalizzato al massacro socio-economico e chi l'ha pensato programmato e sperimentato ha attuato un piano di distruzione, con gli stessi risultati di una vera distruzione delle fascie piu' povere e dobbiamo ammeterlo? c'è riuscito purtroppo! rimane da imitare la presa della bastiglia e far cadere qualche testa, ma gli italioni hanno altri interessi (santi la tv e il pallone)cordialmente franco il vecio.
 
"quella che se pure non lo sapete contiene anche dieci anni della vostra vita – e sono sicura: loro hanno già vinto."
(Rita)

Ci sei? Sei viva? Hai degli amici VERI? Non hanno vinto un cazzo. Lasciamoglielo credere, se vuoi. Ma non crederlo tu.

E adesso facci sapere se che vuoi fare da grande ok? Che Paola ed io ci dobbiamo organizzare.

Greetings
JOKER Ltd.
 
Carlo, io nel frattempo mi sono persa anche la rubrica di eudora ... mandami una mail che ti rispondo.
E comunque, ti garantisco che loro hanno vinto. :-/
 
Hai un gran brutto difetto.
Dici cose "scomode".
Eh..! Eh..!
 
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