7.26.2010

 

D'estate non si fa

“Mantenersi belle è un dovere morale, che devi prendere con te stessa”, mi hanno detto da poco, “perché non si sa mai, nella vita tutto può accadere e tu devi farti trovare pronta.”

E resto così, sempre più bastonata, ricordando quelli che furono gli insegnamenti all’inizio della mia vita, nata in una famiglia per bene. Mi ricordo per esempio concetti primitivi – e ormai obsoleti – come l’onestà che doveva essere regola, e la pulizia sia materiale che morale. Per esempio, non sono mai stata troppo attenta ai particolari della mia biancheria intima, e talvolta è capitato di indossare mutande dal colore incerto per troppi lavaggi, o con l’elastico divorato. Quando mia madre si accorgeva, mi diceva di cambiarle … “che se ti succede qualcosa” … Ho motivo di credere che “quel qualcosa” fosse un incidente o una disgrazia, che al pronto soccorso avrebbe mostrato al mondo l’orrore della normalità. Dubito molto che mia madre – e immagino molte delle vostre – si riferisse al “farsi trovare pronte” per i casi della vita.

Tutto inizia col fatto che mi è stata offerta – a mo’ d’aiuto – una ceretta gratis. Io non faccio la ceretta, ho una soglia del dolore che inizia e finisce esattamente alla “esse”, e poi, in questo momento non so perché non riesca a vedere i peli delle mie gambe come un problema impellente. Ho ringraziato, ovviamente perché un pensiero gentile resta un pensiero gentile, ma ho rifiutato: “guarda, fosse stato un intervento risolutivo col napalm, avrei anche accettato, ma ora … comprenderai … ho altri pensieri più urgenti che deforestare la mia zona bikini” (che inguine fa tanto volgare).

Ed è tornato il tormento dell’estate, che è stagione buona solo per non pensare. L’estate che dovrebbe essere solo sedie a sdraio, piedi nudi e gelati che si squagliano in fretta: “Ora hai solo bisogno di farti bella e andare al mare, di riposare.” E d’incanto tutto mi appare chiaro, come quando la mattina spalanco la finestra della camera da letto, con gli occhi ancora sazi del buio.

Le cose d’estate continuano a capitare: i lavoratori uccisi dal lavoro, i vecchi che rubano il prosciutto al supermercato e vengono arrestati e portati via in manette, bambini che muoiono in ambulanza perché gli ospedali sono chiusi. Ma come possiamo pensare che siano cose da dire alla signora sotto l’ombrellone, con i capelli freschi di parrucchiere, e l’ombretto intonato col colore del costume? Possiamo odiarla così tanto da farle sapere che una pressa ha schiacciato un uomo che sudava di fatica? Saremmo dei mostri.

Non diciamo che per una bustina di prosciutto un vecchio è stato processato per direttissima, anche perché a Londra “va per la maggiore” il prosciutto per cani, ai quali a fine pasto si potrà dare anche il gelato al pollo. Non urtiamo la suscettibilità della signora che ha combattuto la battaglia contro gli inestetismi della cellulite che una bimba è morta perché non c’era un ospedale che potesse ricoverarla, perché la ricerca scientifica sta facendo passi da gigante, per tenere in vita un tizio per 150 anni (che poi sarà anche il tizio più longevo degli ultimi 150 anni) ma soprattutto per far sì che la crema solare adatta a noi, sia scelta in base al profilo genetico; ed è una gran cosa!

Non è poi così terribile, quindi, che la sintesi di questa fottutissima estate possa essere “er calippo e na bira”, con le foto gallery sui giornali del “ritorno da star” delle coatte di Ostia, con i sondaggi sul Corriere della Sera, che solerte ci chiede se sia giusto o no, ridere dello slang dialettale. No, non è giusto, perché il federalismo è una cosa importante, risponderei, al punto che la secessione è regola nello statuto della lega nord. Ma così facendo riprenderei a parlare di politica, e d’estate non si fa.

Si va al mare, non avrò tempo di farmi bella – peccato – spero non ci siano posti di blocco e che mi facciano passare ugualmente.

Rita Pani (APOLIDE)



Comments:
Cara Rita, ah ah ah essere pronta per una sveltina? Ma che gente è...la tua famiglia come la mia era nel giusto, gente semplice forse un po' naif che si preoccupava che in caso di malore non ci trovassero con i piedi sporchi o l'elastico delle mutande svenuto.Sai che c'è? A furia di leggere e sentir parlare solo di stronzate la gente,anche la poca decente rimasta, si è bevuta il cervello.Non c'è più una scala di valori..ma chi cacchio se ne frega se la prova costume non va tanto bene e la cellulite ha resistito imperterrita? Tutto per tenersi uomini che poi ti ammollano come uno straccio vecchio. O, come dicono i luoghi comuni, bisogna voler bene a se stessi prima di tutto..e forse il modo migliore sarebbe quello di poter vivere serena?
E di quel che succede di grave, di malinconico o aberrante nulla importa.Che popolo siamo diventati...composto da fotocopie di un tizio intrattenitore da nave crociera,che ha scelto tra le sue collaboratrici un universo di sciacquette o escort, tutte arrivate per meriti puramente estetici (a parte la Gelmini che è proprio racchia),mentre le donne in gamba come te ed altre faticano anche per trovare come guadagnarsi dignitosamente di che sopravvivere..anche senza ceretta!
Mietta
 
Ieri sono stato al ristorante Zhao Long in zona Lambrate. a Milano, dove da anni e fino a domenica scorsa vicino alla cassa c'erano due minuscoli porcellini per le mance: uno per le cucine, l'altro per il servizio ai tavoli. Ieri un porcellino non c'era più: rubato in una serata particolarmente affollata da esaminandi del Politecnico e dalla fauna multicolore che bazzica in Lambrate . Ci saranno stati dentro 3-4 euro. massimo 5. "L'Italia non è più quella di una volta" è stato il commento della signora cinese. "Scusi, signora, ma Lei se ne è accorta soltanto quando Le hanno rubato un minuscolo porcellino?" è stato il mio commento.
Jozsef Bocz
 
"L'Italia non è più quella di una volta" è stato il commento della signora cinese. "Scusi, signora, ma Lei se ne è accorta soltanto quando Le hanno rubato un minuscolo porcellino?" è stato il mio commento.
Jozsef Bocz

A parte il piacere di rileggerti, vecchia ciabatta, come stai? vorrei commentare: sai poverina, viene da un posto dove quando qui (che vantano essere stata la culla della civilta') a malapena facevano le palafitte avevavno gia' una vera civilita', si vede che e' un animo buono.

Greetings
JOKER Ltd.
 
La vecchia ciabatta sta bene, Jok, anche se incasinatissimo causa trasloco.
Prossimo controllo, che spero di superare come gli altri, 9 ottobre. Chiedo scusa alla tigre sarda per occupare tanto spazio ma, tant'è, certa gente si ritrova sempre in certi spazi.
Jozsef Bocz
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?