6.29.2010
Che ne dirà la televisione?
Se avessi fegato, guarderei il TG1 oggi. Dopo le dichiarazioni di ieri del tizio editore del consiglio, che invitava a non leggere i giornali che disinformano, ci dovrebbe essere di che ridere per giorni. Tanto non ci è rimasto null’altro da fare se non una sana e grande risata.
Immagino che aprirà raccontando agli italioti le verità incontrovertibili del governo mafioso che ci rappresenta, ossia che Spatuzza, condannato a morte dalla mafia di stato, non è una persona attendibile, e forse al soldo dei comunisti, e dirà anche che il senatore mafioso è per questo stato assolto. In fondo sette anni “è megl che nov” e poi, si è innocenti fino al verdetto di cassazione.
Ma non ho il fegato, la televisione l’ho spenta davvero, e non lo vedrò.
Certo però, la tentazione è forte, perché il saltimbanco del consiglio più ridicolo degli ultimi 150 anni è stato in tournee all’estero, e noi sappiamo bene che è proprio in queste occasioni che dà il meglio di sé, in rappresentanza di tutti noi.
Quindi magari sarà trasmesso il filmato in cui racconta la barzelletta del presidente italiano che voleva scoparsi la cameriera brasiliana,( pur essendosi portato del materiale da utilizzare finalmente da casa) e gli italioti rideranno felici della sua simpatia. “Che mattacchione il vecchio sporcaccione!” E poco conta che ci sia una porzione di paese reale che lo trovi simpatico quanto una colonscopia. L’importante è che la propaganda vada a colpire le menti più deboli.
Dicono sempre così, quelli che parlano bene: le menti più deboli.
Ma sarà poi vero?
Per anni è passata l’idea che le menti deboli fossero quelle dei vecchi un po’ rincitrulliti e delle donne attempate, misere e solitarie. Però poi, se qualcosa di buono ci viene raccontato, e se un guizzo d’orgoglio ci viene donato, arriva sempre da chi da un pezzo ha passato gli ottanta. Mi viene in mente Monicelli, per esempio, che ci invita alla Rivoluzione. Poi penso a quanti in questi mesi abbiano fatto proprio quell’invito, a quante volte l’ho rivisto rilanciato con i filmati su Internet.
Penso al reiterato invito a “spegnere la televisione” ed accendere il cervello e mi accorgo che ormai è troppo tardi, e che la debolezza è diffusa. Perché il sogno di “un mondo migliore” non è quello che può immaginare chi ancora parla di “ideali”, ma alla fine solo quello che ha insegnato la televisione.
Ma ho troppi pensieri, che forse sono slegati l’uno dall’altro come una catena ormai spezzata. Ditemi quindi, se riuscirete a guardarlo, se verrà prima la morte di un giovane uomo che ce l’aveva fatta, passando dalla televisione, o se dell’utri è innocente almeno un po’. Fate sognare anche me, che ne ho bisogno.
Rita Pani (APOLIDE)
Dov'e' la notizia? Beh che io per quello li non spargo una lacrima. Mi incazzo a bestia invece perche' ci sono tanti lavoratori onesti che crepano sul posto di lavoro. Lui e' crepato facendo una cosa del tutto inutile (corso di paracadutismo avanzato) e per cui avra' anche pagato chissa' quanto. Gli altri, anonimi, crepano senza avere avuto nessuna intenzione di andare a fare quel che facevano, ma solo per necessita' di portare a casa qualche soldino. In un anno quelli che il Taricone guadagnava in un giorno probabilmente.
Non dico ben gli sta', ma che non mi frega una cippa di lui lo dico si.
P.S.& O.T. & N.P.[*] Sarebbe gradito un riscontro alle mail personali.
[*] Nota Polemica
Umanamente può anche dispiacere,ma della morte di quanti altri ci dovremmo addolorare? Ridondanza per i decessi di Mike,di Raimondo, di Taricone...abbiamo perso il senso della decenza e del limite.
Quanto a Rita, cara...facci sapere come procedono le cose.E dovendo lasciare la casa dove te ne andrai...hai una alternativa? Con affetto
Mietta
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