5.24.2010

 

Rifiuti e umani

Oggi ho visto la politica italiana fuori dal finestrino del treno, e addosso alla signora che mi sedeva accanto, che ha messo le calze a rete ecru per far pendant con la vistosa fasciatura che portava ad un ginocchio. Io guardavo Roma avvicinarsi e la trovavo meno bella del solito, perché di tanta bellezza sarda ho ancora pieni gli occhi. Anche la signora guardava, e anche lei trovava meno bella Roma, con i nomadi sparsi lungo i binari. Una tenda da una parte, un gioco di bimbi, una baracca improvvisata a ridosso di un giardino poco curato o di un orto abusivo – che però è dei romani.

Io però non guardavo i nomadi, semplicemente frugavo i miei pensieri e mi infastidiva il brusio di fondo delle inutili chiacchiere altrui, che a un tratto mi hanno attirato. Come quando la signora, posando la mano sulla gamba del suo amante (eh sì, erano loro i clandestini) gli ha detto: “Ma che è quello schifo? Sono zingari?” Ha annuito l’uomo, indicando il triciclo con una ruota diversa, abbandonato sotto un fico. “Ma che gente è quella che fa vivere i bambini così?” Il resto lo potete immaginare, e credo possiate immaginare anche quanto questi due fossero profumati.

Ma chi è la gente che fa vivere così un bambino? Io la risposta la sapevo, ma non gliel’ho detta, perché questi giorni ho visto anche il mare sorridermi, e iniziava già a mancarmi quando mi sono addormentata in aereo. O forse sono stata zitta perché avrei dovuto ricordare che chi permette a delle persone di vivere a due metri da un binario, poco ha a che spartire col genere umano. È la negazione della politica italiana, fortemente voluta da persone che fanno moda persino di una garza che ha permesso che questo accadesse, trattando altri esseri umani come se fosse spazzatura.

Sono stati tutti coloro che non si sono mai chiesti dove andassero a finire gli zingari, come a Napoli non si chiesero mai dove andasse a finire la spazzatura. Sono stati tutti coloro che hanno preteso che si tenesse pulito intorno a casa loro,usando le ruspe sia per gli zingari che per la spazzatura, infischiandosene di quali altre case sarebbero state sporcate, o di quali altre vite si sarebbero inquinate.

È la politica italiana, della sparizione delle cose, e delle persone, dei problemi e delle soluzioni. L’italiota che fortemente non vuole sapere né di ieri né di domani che s’incazza per aver pagato 14 euro per mezz’ora di treno, ma solo se non ha trovato posto a sedere. Perché se è seduto e occupa un altro sedile con la sua borsa finta di Luis Vuitton, per 14 euro almeno hai la comodità. E che schifo, gli zingari!

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Grazie Rita.
 
Già, la pulizia borghese del nascondere la sporcizia sotto il tappeto o i panni sporchi nell'armadio, così non si vedono.

Del resto, conta ciò che la gente vede, non ciò che veramente accade. Questo governo fa proclami altisonanti e la gente abbocca; poi, dove vadano a finire i tossici scacciati dal centro, le prostitute scacciate dal viale alberato, l'immondizia scacciata dalle strade... quello, non se lo chiedono. Basta che gli si levino le brutture dalla vista. Basta che non venga il tossico a fregarmi l'autoradio, poi, se c'è la mafia che fa di nascosto affari lercissimi che m'importa, tanto mica la vedo!
 
Comizio di quattro sfigati leghisti nel centro di Cagliari !

http://www.youtube.com/watch?v=p39OFrIRC-I
 
Il tuo articolo e i commenti relativi, sul gruppo Informare per resistere:
http://www.facebook.com/note.php?note_id=396851031266&comments

Ciao rita
 
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