5.20.2010
Ci avanza il regime
Troveremo – forse – un modo carbonaio per raccontarci le cose? Non lo so, e questa mattina è una di quelle in cui mi sono detta che forse nemmeno mi importa, perché tanto per capire davvero cosa accade in prossimità delle nostre vite, importante sia guardarsi intorno. Poi la legge sulle intercettazioni – urgente e necessaria per la privacy di tutti i cittadini – non è così grave, dato che i cronisti se pure ligi al dovere di dire, non finiranno in carcere.
C’è fermento, si moltiplicano gli appelli, le richieste di firme dei cittadini per tentare di bloccare un provvedimento che invece sappiamo arriverà fino in fondo, e che forse sarà anche retroattivo. Della banda di criminali e rapinatori che sta al governo, in fondo, è come se avessero individuato soltanto i pali, vogliamo o no mettere al sicuro tutto il resto? Noi firmiamo, e facciamo circolare le petizioni, probi e impegnati.
E già ci sentiamo così orfani di Santoro, che si sente il bisogno di iniziare a sputargli in faccia i dieci milioni che sembra aver preso per “divorziare consensualmente” dalla RAI (ma solo a me non è convenuto divorziare?) Ma se anche gli avesse presi? Per me non sarebbe poi così immorale, anzi, mi piace pensare a questo come una sorta di esproprio proletario. Le motivazioni di Santoro sono forti e condivisibili, e la dicono lunga sulla libertà e sulla democrazia che ormai da tempo non abbiamo più. Dicono meglio di quanto possa fare io, che a volte è anche lecito dire basta. Tentiamo di conservarci “società civile” in un paese che di civile non ha quasi più nulla, nemmeno i suoi cittadini. L’esempio dell’oscuramento di RAI News 24 di qualche giorno fa, ne è la prova tangibile. Ormai non serve più, a questo governo fascista, di fingersi liberale, democratico e garantista.
Credo che alla fine anche io cambierò il modo di raccontare le cose, tornando alla politica reale e che mi piace di più: quella fatta dall’umanità che osservo sempre più spesso con disgusto, e che sempre di più mi isola e mi porta a scegliere e selezionare, a capire Santoro e la sua scelta. Quella che mi induce a pensare che non tutti siamo uguali, e non tutti abbiamo gli stessi diritti. Nelle democrazie, i diritti vanno di pari passo con i doveri, concetto ostico per troppi italiani.
Non si può davvero chiedere la libertà – sia anche quella della stampa – se poi non si fa alcuno sforzo per rendersi liberi.
Per esempio leggevo la notizia del finanziamento della regata della Maddalena (delle ruberie dei fondi del G8 è pure inutile dire) con i soldi rubati alla mia terra – il Sulcis, l’Africa della Sardegna – e mi tornavano alla mente gli operai di Portovesme, che inviperiti e con la bava alla bocca, lamentavano di essere stati fregati da berlusconi, quando hanno coscientemente votato per il figlio del suo commercialista, affidandogli il governo della Regione. E pensavo: uno di questi, avrà davvero avuto il coraggio di firmare l’appello contro il decreto sulle intercettazioni? Uno di loro, starà già pensando a Santoro come un venduto e un traditore?
Probabilmente sì, perché ormai anche in Sardegna c’è troppa Italia.
Rita Pani (SARDA)
L'hanno data agli agenti del G8, a quelli che ricattavano Marrazzo, a Scajola, Dell'Utri, Totò Cuffaro, Previti, Berolaso, a parlamentari o amministratori locali in odor di mafia o corrotti.nistri avevano preso il testimone lasciato da chi li aveva preceduti). E sono gli stessi che quando dagli Usa difendevano Amanda Knox, dai loro fogliacci tiravano bordate contro i giudici: in compenso, hanno vomitato di tutto addosso ai medici di Emergency.
I loro non sono elettori, sono complici.
Mi spieghi meglio questo passaggio? Mi interessa assai.
Greetings
JOKER Ltd.
Quanto al resto ora pare che il nanazzo si sia reso conto che una legge bavaglio del genere e con quelle pene per i giornalisti non sarebbe accolta dal Colle...ma intanto la legge se pur meno drastica passerà.Ed ha ragione Santoro a prendersela anche con i giornali ed il PD...quando mai hanno emesso un forte dissenso verso queste leggi da regime, quando mai hanno istigato la gente a ribellarsi invece di raccogliere solo firme...che poi non si sa che fine fanno? Anche alcuni intellettuali sembrano diventati cechi....una democrazia sensa libertà di dissenso non è una democrazia..è altro che a noi non piace.E la finissero di parlare di privacy....intanto Ingroia vive grazie alle intercettazioni, intanto chi avrebbe saputo una mazza di Scajola,Verdini,Anemone,Balducci,e il superman della protezione civile?
Quanto ai sardi...e mi dispiace dirlo per la simpatia che ho per la tua terra, di cosa si lamentano ora, dopo aver snobbato Soru e votato per quella testa di legno? Chi è causa del suo mal...
Mietta
Quanto al resto ora pare che il nanazzo si sia reso conto che una legge bavaglio del genere e con quelle pene per i giornalisti non sarebbe accolta dal Colle...ma intanto la legge se pur meno drastica passerà.Ed ha ragione Santoro a prendersela anche con i giornali ed il PD...quando mai hanno emesso un forte dissenso verso queste leggi da regime, quando mai hanno istigato la gente a ribellarsi invece di raccogliere solo firme...che poi non si sa che fine fanno? Anche alcuni intellettuali sembrano diventati cechi....una democrazia sensa libertà di dissenso non è una democrazia..è altro che a noi non piace.E la finissero di parlare di privacy....intanto Ingroia vive grazie alle intercettazioni, intanto chi avrebbe saputo una mazza di Scajola,Verdini,Anemone,Balducci,e il superman della protezione civile?
Quanto ai sardi...e mi dispiace dirlo per la simpatia che ho per la tua terra, di cosa si lamentano ora, dopo aver snobbato Soru e votato per quella testa di legno? Chi è causa del suo mal...
Mietta
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