4.07.2010

 

Le verdi riforme padane

Un po’ l’ho già scritto ieri, ma oggi, a “summit” concluso, vorrei scriverne ancora un po’, giusto per ribadire lo stato d’aberrazione nel quale viviamo. Certo, la politica è sempre stata un’arte dello scambio e del compromesso, ma ora siamo ben oltre. Una volta magari ci si accordava per una certa flessibilità in materia economica, contro un congruo contributo all’industria vicina al politico, che comunque garantiva la sopravvivenza dignitosa dell’operaio. Si cedeva forse dinnanzi a norme troppo permissive per il ceto medio, per garantire un buon contratto al pubblico impiego. Si rubava – certo – ma oggi come oggi, quasi viene da riconoscere persino ai democristiani un certo pudore. So che è facile cedere alla tentazione del “si stava meglio quando si stava peggio”, ma mi piace ricordare che l' unica e vera politica per l’emergenza abitativa, con la reale costruzione e distribuzione di case popolari, in Italia, fu fatta da Fanfani. Ed è solo un esempio, forse anche banale.

Ora invece sappiamo quale accordi sono stati presi alla reggia del re, ieri sera: la giustizia contro le riforme del paese. L’Italia. Queste paiono oggi le priorità dello stato in emergenza in cui disgraziatamente viviamo. La priorità di mettere mano alla giustizia, per garantire la libertà di ladrocinio, contro le riforme … quali? Cosa avrebbero pensato i cittadini italiani, se oggi a pretendere di riformare lo stato, fossero stati gli indipendentisti dell’IRS? Oddio, sarebbero stati certamente più fortunati dal momento che l’IRS vanta tra i suo appartenenti, menti pensanti e onestà d’ideali. Invece vi è toccata la lega, e solo perché ha preso abbastanza voti in una frazione di Italia che in proporzione al tutto è grande come una caccola.

Affidare le riforme alla lega, è esattamente come quel che scrissi quando rabbrividii dinnanzi alla legge bossi/fini: è come voler affidare il ministero per le pari opportunità o la famiglia a Pacciani, il Mostro di Firenze. Pensatele un po’, le verdi riforme di un ministro populista e nazista, e non perdete l’occasione di rabbrividire anche voi; fa bene, aiuta.

Sono quelli di “tortura il clandestino”, sono quelli delle leggi incendiate, della proibizione del kebab, della caccia al negro, del divieto di sedersi sulle panchine se minori di 60 anni soprattutto negri, dei professori per le scuole autoctoni, delle graduatorie per residenti e, sono quelli delle ronde, delle spranghe che sono andati scuola nella Carinzia di Haider. Sono però anche quelli responsabili di aver sempre fatto l’esatto contrario di quello che promettevano al loro popolo ignorante, che promettevano padanità e sicurezza, lavoro e benessere, sfruttando gli schiavi di giorno e massacrandoli la notte. Sono quelli che promettevano più armi in ogni casa, perché anche sparare al clandestino è legittima difesa.

Ecco, ora l’opposizione se può, ci dica che è pronta al dialogo, perché da qualche parte bisognerà pure iniziare ad incazzarci davvero.

Rita Pani (APOLIDE SARDA)


Comments:
Perchè tu hai dei dubbi sul fato che l'opposizione NON dirà di no? Se il nostro sciagurato paese è ora in mano a questi barbari lo dobbiamo anche a loro ed a tutti quelli che li hanno votati...qualche volta anche in buona fede.
Se un ostacolo non verrà posto questi novelli attila si approprieranno di tutto il paese...tanto al tizio preme solo salire al soglio quirinalesco, schivare la galera e forse anche farsi incoronare...per il resto, nessuna remora su niente.Ma tutta le gente che fanno vedere in tv, quella che sale sui tetti, che lo fischia,che contesta e fa cortei...ma n'do va a finire quando si vota? E' pur vero che l'alternativa è assai criticabile, ma alla fin fine meglio che tenersi quesi sgherri.
Io spero di non dover vedere la presa di Roma,la città tanto vituperata dalle camicie verdi...
Mietta
 
Ecco qua, cotta e mengiata..(e pensare che Bersani anni fa mi era anche simpatico):"si dice pronto a varare il Senato federale e il taglio del numero dei parlamentari, unici due temi su cui "il centrodestra ha parole uniche".Invece Antonio Di Pietro chiuede la porta ad ogni dialogo: "Ma riforme di che? Questi si riuniscono ad Arcore ogni fine settimana semplicemente per decidere chi deve andare a fare il presidente della Repubblica, chi il presidente del Consiglio, chi il governatore di qua o di là. Ma gli italiani senza lavoro e quelli che non arrivano a fine mese, a quali riforme si appellano?".
Avrà anche lui qualche scheletrino nell'armadio e ciò mi dispiace, ma chi sta tentando di fare opposizione...lo vogliamo dire che è solo il contadino?
Mietta
 
la foto di questo paese e dei crimini che i suoi cittadini sono costretti a subire per colpa dell'altra meta' si vede dalle robe che sono successe in Abruzzo! una Citta' che sta agonizzando prima di morire completamente, la risposta l'ha data ieri l'incipriato che non si è fatto vedere per "legittimo impedimento" ed è stato fischiato, ma non hanno scusanti chi ha votato come se fosse "tuto normale?" bisognerebbe vedere e toccare con mano cosa sta succedendo ma c'è ancora chi crede ai pacchi sorpresa e allora ....sia! franco il vecio
 
"... un nano è una carogna di sicuro, perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo... ". Forse De André non aveva tutti i torti e speriamo che arrivino a capirlo gli italiani, tutti ma, soprattutto, la nostra cara opposizione.
 
"Forse De André non aveva tutti i torti e speriamo che arrivino a capirlo gli italiani, tutti ma, soprattutto, la nostra cara opposizione."
(non firmato)

Faber (non Gaber, uno dei soprannomi di Fabrizio "Bicio" De Andre', il menestrello anarchico) aveva si ragione in tante cose. E forse e' stato un bene per lui che sia morto prima di dover vedere certe cose. Ma io resto in attesa di poter cantare, asieme a tanti altri, sulle porte di borghesotti e fasci:

"Anche se voi vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti"

Ah, domandina per te? Quale opposizione?
Alle ultime elezion ha vinto la destra, ad eccezione del PD. (non e' mia, viene dal solito postaccio gestito da quell'altro blogger scomodo)

Greetings
JOKER Ltd.
 
Lo scrivano folle ha firmato ancora!
Tanto vale che si faccia il timbro con la firma, farebbe prima!
Che schifo!
Roberta da Sydney
 
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