4.16.2010

 

La stagione dello shopping

E per il tizio del consiglio ricomincia la stagione dello shopping. Deputati e senatori di AN tutti in fila, come cavalli in fiera, stabiliranno il loro prezzo per restare o per andare. Funziona così la politica, esattamente come il calcio mercato, fino a poco tempo fa l’unico rimasto in cui fosse possibile mercificare l’uomo. Lo fece già il tizio, quando decise di far cadere il governo Prodi, solo che all’epoca se ne parlò per quasi tre minuti, perché i giocatori deputati che voleva prendere nella sua squadra erano tutti avversari, e il pagamento più che con i danari sarebbe avvenuto con le puttane, o con le piccole star da far passare in questo o quel programma della RAI. Se ne parlò pochissimo, in vero, anche perché con una certa fretta le intercettazioni telefoniche vennero distrutte, dato che erano assai più esplicite di un film di Tinto Brass.

Quindi tutto diventa sempre più uguale a ieri, così uguale che dubito molto ci si lascerà andare allo sdegno nel comprendere ancora meglio come i destini di un’intera nazione siano in mano a un malfattore e quattro cafoni della lega, usi al ricatto. D’altronde sempre più gente, quando vuole insultare chi ancora parla di politica, ti rinfaccia con disprezzo di essere legata ancora “all’ideologia”.

Parola brutta “ideologia”, e quasi una bestemmia “ideale”. Pensate che cosa potrebbe accadere se ancora la politica fosse legata all’ideale! Una tragedia. Ci sarebbero politici che credono in quel che fanno, per esempio, o potremmo ritrovarci governati da una maggioranza che pensa – a suo modo – alla cosa pubblica. Roba vecchia, dio ce ne scampi.

Così il declino dell’Italia continua a scriversi tra un pranzo e una cena, una di quelle dove si fanno affari, che finisce spesso con una partita di Monopoli, nella quale ci si scambiano stazioni e centrali elettriche, condotte idriche, e se pure si dovrebbe finire in galera poi si esce presentando un biglietto o tirando i dadi tre volte.

Ma che schifo l’ideologia! Una cosa così vecchia, quasi ridicola. Ridono persino questi nuovi illuminati quando leggono “comunista”. Ma come si fa, dicono, a dichiararsi comunisti nel 2010?. Già, davvero, ma come si fa, quando si è in mano a certa feccia, che ha scambiato l’Italia con una delle sue aziende, quasi mai in regola col fisco e con le leggi vigenti in materia di lavoro? Ma chi è il matto che conserva ancora un’ideale, mentre il paese muore e bisogna fare in fretta per raschiare il fondo del barile, assaltando le banche e le aziende ancora dello stato, e che ormai simboleggiano il vero potere?

Le chiamano riforme, loro. Ci vogliono le riforme, dicono. E a me viene il dubbio: Fini si è messo di traverso perché escluso dalla ripartizione di queste ultime briciole di potere economico, o perché ha avuto un rigurgito di quell’ideale così diverso dal mio, ma pur sempre fondato su qualcosa di politico? Questo dubbio svanirà presto, quando finalmente sarà chiaro il suo intento. Un passo avanti con fermezza sarà indice di un singulto politico. Se il passo sarà indietro allora non ci resterà che scoprire quale sia stato il suo prezzo.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ingenuamente si potrebbe sperare che l'atteggiamento di Fini sia dettato da un improvviso e maturato disgusto...ma,pragmaticamente, dobbiamo ricordarci che già in altre occasioni aveva manifestato dissenso, persino nel salotto di Fazio davanti a milioni di italiani. Perciò, come dici, non ci resta che aspettare ed eventualmente capire che do ut des ci sia stato. Che schifo...è proprio vero,ognuno ha un prezzo...ma il costo lo pagano gli italiani sulla loro pelle perchè a nessuno di costoro fotte niente dei problemi veri e urgenti del paese...Ma che ce ne frega delle riforme:ora il problema sarebbe il presidenzialismo e poi con un tanghero in ballo del genere..ma che siamo matti?
Mietta
 
se Fini molla diventa incomprensibile la mossa che fece quando lasciò confluire AN nel PdL. Forse già allora alcuni aennini erano diventati berlusconiani.
In tutto questo c'è poi il discorso ridicolo sulle riforme. Il paese va indietro, Confindustria parla di "declino" e i politici si preoccupano del presidenzialismo, del doppio turno,..ridicoli!
 
Certo delle sorti di Fini non me ne frega un accidenti...comunque secondo me fece un errore madornale a far confluire AN nel partito del predellino.Ora ha perso una buona parte dei suoi a cominciare dal sosia di Marcorè e continuando con La Rissa e quindi che percentuale di rappresentatività avrebbe in parlamento, quanta forza di osteggiare, nel caso, ciò che non gli aggrada delle masturbazioni mentali del tizio?
Sempre ingenuamente non mi dispiacerebbe se si riandasse a votare...ma poi rientrata in me mi domando chi vincerebbe o rivincerebbe...il PD non è in vita, sta esalando l'ultimo respiro!
Mietta
 
p.s. spero di non indignare nessuno, ma nell'eventualità Fini fosse costretto a dimettersi da presidente della Camera sarei ancora più inquieta....almeno lui a qualche principio fondamentale ci crede..sbaglio?
Mietta
 
Proprio così. Anche io penso che se Fini dovesse tornare indietro lo farà per il prezzo pagato da B, naturalmente sentito l'altro B.
 
Stanno davvero finendo la demolizione...
e sì, se Fini dovesse dimettersi sarebbe solo un ulteriore passo in avanti.
 
Questa volta non mollare Fini. Il PD non c'e'. Sono appuntate su te le nostre speranze! Pero'; non l'avrei mai detto....
 
Beh! Magari, non esageriamo, eh!
:-))
 
Cara Rita, sono antifascista sino al midollo...altrimenti gli scriverei una mail di incoraggiamento.Pensa tu se fosse costretto a dimettersi...chi al suo posto? Non ci voglio neanche pensare...ma tanto, tutto rientrerà..more solito!
Mietta
 
Non avevo dubbi, Mietta :-)
 
E' un OT...ma non riesco a tenere per me questa notizia immonda..ora il laido, pur di difendere quel pendaglio da forca di nome Dell'utri, se la prende con Saviano.Che qualcuno protegga quel coraggioso ragazzo..e non lasciamolo mai solo..si sa, quando abbandonati, si corrono molti più rischi! 7 carabinieri gli fanno da scorta...ma ne potrà mai uscire, poveretto, se il lurido continuerà a dire che fa la propaganda alla mafia?
Mietta
 
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