4.11.2010
Il paese non è in declino ...( che culo! )
Riflettano un po’ gli imprenditori che pensano di impiccarsi perché trascinati nel fallimento delle loro vite, prima ancora che in quello delle loro imprese, da questa manica di malfattori e incapaci. Avete votato uno che non conserverebbe nemmeno un po’ di pudore di fronte al vostro corpo appeso a una trave. Non vi è stato declino – ha detto – e quindi che morite a fare? Il paese non è in declino, e chi lo dice è un detrattore.
Ha detto anche che le famiglie hanno retto bene, a questa crisi che c’è o non c’è a seconda della platea che ascolta, prona. È vero, ci sono famiglie che hanno addirittura raddoppiato le loro entrate: le famiglie mafiose o criminali, coadiuvate dalla mafia istituzionalizzata. I cravattai che hanno visto triplicarsi il loro giro d’affari, e le famiglie dei profittatori.
Riflettano anche gli iscritti della CISL, perché qualcosa vorrà pur dire il fatto che un sindacalista riceva un’ovazione ad un convegno organizzato dal gotha degli industriali italiani. A Bonanni è bastato sparare sulla CGIL che pure di sindacato conserva solo la parvenza, e promettere di svendere ancor più i diritti ormai persi dei lavoratori.
C’è maggior bisogno di libertà nel lavoro, si dice, con la naturalezza con cui ormai il termine stesso viene stuprato senza alcuna remora. Ed è sempre la loro libertà, che si tratti di vita o di lavoro, a noi ne è rimasta ben poca. Loro la libertà la pretendono lasciando a noi una labile parvenza.
Riflettano coloro che sperano ancora di veder mantenute le promesse, sul fatto che a loro nulla è stato promesso, da un tizio che ancora non dispera di raggiungere la massima soddisfazione della sua megalomania. Meno tasse e più o meno giustizia. Quel che ci serve per vivere finalmente liberi da ogni obbligo civile e morale. Più potere a chi governa, che il Parlamento è solo un intralcio. Perché noi a sinistra parliamo troppo, e pensiamo. Riepilogando: libertà di schiavizzare chi su quattro soldi le tasse le dovrà pagare, libertà d’evasione fiscale e di delinquere, in uno stato libero in cui governa l’uomo solo di cui in tanti credono davvero di sentire il bisogno. Libertà di schiavitù. Perché che stato è quello che con le leggi e i regolamenti, fino ad oggi in qualche caso, è riuscito ad opporsi persino all’abuso edilizio?
Ma per fortuna ci sono anche le buone notizie: ha sputato ancora su Napolitano che pure gli ha mangiato direttamente dalla mano, ha ancora avallato l’ipotesi di limitare oltre la libertà di stampa, sputato sul CSM e si è assunto il merito dei nuovi ed inutili patti contro le armi nucleari di Russia e America, e per non far preoccupare i cretini ha raccontato anche la barzelletta ormai divenuta prassi istituzionale.
Mi pare che basti.
Rita Pani (APOLIDE)
varie che non riempiono la pancia dei poveracci che lo applaudono nè quelle degli orfani delle morti bianche o nere.Siamo giunti sul ciglio del baratro, un altro piccolo passo e piomberemo giù, ove ci attende il buio della DITTATURA PADANONAZIFASCISTA.Se avessi 20/30 anni farei una di queste due cose: o me ne andrei dall'Italia o mi ribellerei alla maniera partigiana e cruenta. Un abbraccio. Antonio.
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