4.16.2010

 

Conferenza stampa della cupola del consiglio

Parto dalla fine del siparietto miserabile che doveva essere una conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri.

Il ministro per il razzismo, maroni ha detto: "Un anno fa Lampedusa bruciava e nel centro di accoglienza c'erano oltre 200 immigrati, che appiccavano il fuoco … Oggi i clandestini sono pari al numero zero: non ce n'è uno”

Questo è il governo dei fatti e delle mistificazioni, che dimentica di dire perché a Lampedusa non ci sono clandestini. È molto semplice, perché ora a bruciare sono i migranti rispediti in Libia, essiccati dal sole del deserto o chiusi nei lager costruiti in cambio di un mutuo ventennale, che l’Italia ormai in mutande paga a Gheddafi.

Il tizio padrino del consiglio insiste sulla mafia: "la mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo ma è quella più conosciuta" anche per i film e le fiction che ne hanno parlato, come "le serie della Piovra" e in generale "la letteratura, Gomorra e tutto il resto".

Non lo nomina nemmeno Roberto Saviano (al quale non perdono il fatto di aver pubblicato proprio con Mondadori, e di aver contribuito all’ulteriore arricchimento del tizio), proprio come farebbe un mafioso, proprio con quel suo fare “superiore” da capo cosca.

Proprio oggi, giorno in cui al processo d’appello per il senatore dell’utri, già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, sono stati chiesti undici anni di galera. Sarebbe più facile, in caso di condanna, spiegare al gregge che il senatore è colluso con un circolo privato di discutibili figuri, non troppo pericolosi. Una birbanteria compiuta con leggerezza.

Ma che ci indigniamo a fare? Ieri ho seguito un’intervista di un telegiornale a totò cuffaro, che festeggiò con i cannoli la sua condanna in primo grado a soli cinque anni di gabbio. Come se fosse una star del cinema, beccata ad uscire ubriaca da una discoteca, ad una domanda sul suo nuovo processo – sempre per collusione mafiosa – rispondeva, in pratica, che i suoi avvocati lo avrebbero difeso e avrebbero vinto come l’altra volta. In effetti una bella vittoria dimostrare di essere collusi con la mafia e non mafiosi famosi come quelli nei film.

… Minacciano nuove elezioni, vogliono estirparsi quel poco che resta persino di destra, io nemmeno lo scrivo come andrà a finire, tanto in cuor nostro lo sappiamo già.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Dispiace anche a me che Saviano abbia pubblicato con la Mondadori..vai a sapere perchè ma non ho dubbi sulla sua buona fede.Ora pare che intenda lasciare quella casa editrice...e fa bene dopo che il tizio lo discredita, mettendolo in pericolo,pur essendosi arricchito con il suo successo. Per non parlare delle fiction tutte di mediaset che ultimamente hanno trattato l'argomento mafia.Screditando Saviano ha dato un ulteriore imput alla mafia..che da una parte, apparentemente, combattono e dall'altra gli fornisce voti, assenso e si infiltra anche nei palazzi del potere.
Io sto con Saviano e che Dio o chi per lui lo portegga...ce ne vorrebbero centinaia come lui!
Mietta
 
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