3.17.2010
Free Call Day
Il ministro che amministra la giustizia, con quel suo fare da Jhonny Stecchino, oggi ha detto che non accetterà mai più pareri non richiesti sulle azioni del governo, dal CSM. Poi ha aggiunto che se pure glieli avessero mandati, li avrebbe rispediti indietro con lo stesso postino. Queste sono le istituzioni italiane.
Ora leggo che il tizio del consiglio ha ordinato – non so su quale catalogo – un milione di persone per la manifestazione di sabato prossimo a Roma. Una manifestazione di propaganda con la quale si chiederà anche “libertà di telefonare”.
Difficile resistere alla tentazione di andare. Anche io, in fondo, vorrei essere libera di telefonare, solo che con quel che mi costa dal cellulare non lo faccio quasi mai, e se Tiscali non si muove ad attivarmi la linea, presto non potrò farlo nemmeno dal fisso.
Ironia a parte, è davvero una bella trovata una manifestazione in cui l’uomo al governo, l’amico dell’agente segreto Betulla, che a suo tempo fece controllare anche le utenze dei suoi avversari politici, dei giudici, e dei suoi concorrenti economici, che utilizzò la rete telefonica italiana per i cazzi suoi (mi si passi il francesismo), oggi chieda la libertà di telefonare. Aumenta il perverso fascino di questo paese ridicolo e paradossale, in cui lo stato combatte sé stesso e non si sa mai chi vinca o chi perda - a parte noi.
Io già me la immagino la folla davanti al palco: in prima fila i ricattatori che torneranno liberi di inviare le loro richieste d’estorsione via fax. Poi i rapitori, costretti fino ad oggi ad utilizzare le cabine telefoniche – che fa tanto morto di fame – per non più di 45 secondi per chiedere i riscatti. Dietro i molestatori, quelli che hanno dovuto smettere di ansimare al telefono dopo le leggi sullo stalking, e ancora dietro i poveri amanti, che ogni volta che chiedono alla bella di descrivergli le mutandine che indossano o se si stanno toccando proprio là, gli si ammoscia tutto pensando al maresciallo con le cuffie che ascolta e magari partecipa. In ultima fila, quei poveri disgraziati che attendono di fumarsi una canna, e anziché essere espliciti e diretti devono chiedere al pusher, se il dvd è stato masterizzato. Che poi sarebbe un reato pure questo, ma certo minore di spacciar droga. I tangentisti, i malavitosi, i mafiosi, i ladri di professione, gli utilizzatori finali saranno tutti sul palco a cantare una squallida canzoncina e a raccontare favole.
Fa ridere, ma anche no. In fin dei conti non ci dobbiamo scordare che siamo stati anche il primo paese in assoluto che ha portato in piazza gli evasori fiscali, nella memorabile giornata del No Tax Day; o una manica di fedifraghi e qualche prete pedofilo in difesa della famiglia nel patetico Family Day.
Contiamoli e se possibile mandiamo a memoria le facce degli italioti che parteciperanno al mirabolante Free Call Day. [ A tutti i partecipanti sarà offerta una ricarica telefonica di 5 euro con gli auguri del tizio della cupola ]
Rita Pani (APOLIDE)
Io avevo intenzione di annullare la scheda, ma in Lombardia è presente la lista cinque stelle di Beppe Grillo e a loro darò il mio voto. Comunque l’annullamento della scheda resta la scelta per tutte le altre situazioni: contribuisce in maniera chiara a ridurre la percentuale di consenso all’omino (che, tra parentesi, fa schifo: avete notato il panzone e il culone?… è quadrato questo campione dell’erotismo senile con le zoccole… per non parlare della testa asfaltata, della pappagorgia…).
Tutti quelli che non ne possono più dell’intera casta, maggioranza e cosiddetta opposizione, dovrebbero annullare la scheda, ma molti, purtroppo, si ostineranno votare PD.
Perseverare è diabolico!
Lo schiaffo sarebbe se il voto nullo fosse eclatante a destra, come è successo in Francia...ma chi ci spera?
Mietta
p.s.vivo nel Lazio ed avere un governatore ed un sindaco di destradestra sarebbe veramente troppo!
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