2.23.2010

 

Malavita democratica

In effetti, mancava il riciclaggio di denaro sporco tra le azioni compiute da questo governo del fare. Oggi lo abbiamo, con l’ennesimo senatore malavitoso del pdl, per cui si chiede l’arresto. Si vocifera addirittura un interessamento diretto della ndrangheta, e in epoca di par condicio, mi sembra anche una buona cosa. È la prova della tenuta di una democrazia ormai matura, dove tutte le associazioni criminali, sono equamente rappresentate in Parlamento; non soltanto la mafia e la camorra.

Non sto facendo della facile ironia, è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che il governo che tutela gli interessi delle cosche mafiose, nei più disparati livelli, è lo stesso che da giorni ci promette meno corruzione, più norme e addirittura liste elettorali prive di criminali. Volendo ci promette anche di più, se consideriamo l’intento e l’urgenza con le quali lo stesso governo, s’impegna a mettere mano alla costituzione, per traghettare il paese verso la modernità.

Non mi crea alcuno stupore quindi, l’invito del Presidente della Camera, che forse ha scordato di essere parte integrante del partito di maggioranza, che potrebbe finire per riunirsi nella sala mensa di un carcere. Non mi crea nemmeno stupore la leggerezza quasi divertita, con la quale ormai quotidianamente, apprendiamo dai giornali di uno scandalo oppure di un altro, di una richiesta d’arresto, di dimissioni presentate per convenzione, e respinte sempre con decisione.

Quel che mi stupisce, è non aver mai sentito nessuno delle opposizioni chiedere a gran voce le dimissioni di un intero governo, palesemente al servizio di una lobby di malavitosi. Anzi, ogni volta che si parla di riforme costituzionali, tendono ad aprire piccoli varchi di luce, con promesse di discussioni, di convergenze, di disponibilità al dialogo. E da quando, di grazia, si dialoga con la malavita? Questa era un’operazione che in altri tempi e in altri contesti, forse, avrebbe potuto fare don Vito Ciancimino.

Per fortuna, tutto sommato, qualcosa in Italia si muove e questa mattina, anche Montezemolo, ha espresso concetti condivisibili come per esempio: “Eppure la politica ha certamente una precisa responsabilità: quella di non avere introdotto riforme adeguate per far funzionare bene la macchina dello stato.” "il compito di una politica alta e responsabile non può che tornare ad essere quello delle riforme, del profondo senso dello Stato e del suo buon funzionamento, della ricostruzione di un tessuto civile dove il malaffare sia l'eccezione e non la regola della mediazione".

Che sia che ci siamo trasferiti tutti in Svezia, e non ce ne siamo accorti?

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
la cosa veramente avvilente + ke sia montezemolo a dire cose condivsibili, continuo a kiedermi dove sn i ns rappresentanti...
grazie
 
ahhh quante belle parole, ma manca sempre la credibilità e soprattutto la fattualità! Chillo parla di misure più gravi contro il malaffare etc....e dov'è la coerenza? Lui per primo si dovrebbe dimettere...ma la situazione spassosa sarebbe vedere il parlamento per buona parte deserto...ma quando!!!
Le leggi ci sono già..si potrebbero perfezionare questo sì...il guaio è che non si fanno applicare ed ancor più chi sbaglia (eh, sono tantiiiiii!) non paga, se non in qualche raro caso e magari è anche innocente.
Mietta
 
Come ha predetto Mieli "il tappo è saltato", la lava del malaffare stà sgorgando inarrestabile, spero che incenerisca quanti più malavotosi al governo possibili. Il problema è che dalle ceneri della lava si farà fatica a far germogliare qualche cosa di nuovo e di pulito.
 
Dalla lava germogliano piante assai resistenti...evviva la lava e che li pietrifichi tutti.
Mietta
 
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