2.24.2010
Gli italioti e il sesso
Lo sapete no? Ho bisogno di buone notizie, e oggi ringrazio Repubblica per avermene offerto una, insieme al caffè.
Vinto il terrore psicologico della crisi economica, superato il timore di avere la mafia al governo, da domani sarà possibile convincersi che nemmeno l’imbarbarimento dei costumi è un nostro problema; grazie a uno studio sociologico che ci spiega come la sessualità degli italiani, non sia stata corrotta da un ventennio di nani, puttane, e ballerine.
La prima buona notizia, in controtendenza con ciò che saremmo portati a supporre è che “il matrimonio non è la tomba dell’amore” ma anzi, chi vive in coppia tromba assai più di chi non viva solo. (Da non credere!) L’altra ottima notizia emersa dallo studio, che mi ha lasciato stupita e liberata, è che “finalmente non si tromba più solo per procreare, ma anche per piacere.”
Sono sempre grata a chi impegna il suo tempo e la sua energia per produrre studi di questo tipo, che colmano il vuoto del nostro poco sapere. Apprendere da una ricerca sociologica che gli italiani si fanno le seghe, (senza aver più paura di restare ciechi o pieni di bubboni verdi sul viso) mi ha emozionato come l’avvio dell’acceleratore di particelle.
Certo si evince che l’uomo (inteso come maschio) ancora confonde il piacere della donna con l’orgasmo, e qui gli studiosi, rivelano qualcosa che si stenterebbe a credere: “nove maschi su dieci pensano che le compagne raggiungano sempre l'orgasmo, ma se lo chiedi a queste, è vero solo per sette su dieci. Se la matematica non è un'opinione, qualcosa non va; infatti, a domanda diretta, due donne su tre ammettono di aver simulato ogni tanto l'orgasmo.”
Insomma, una lettura che potrei anche decidere di non risparmiarmi, questo "Rapporto Kinsey italiano", una sorta di favola bella, da leggere per stupirsi, e che forse avrei dovuto leggere qualche tempo fa. Per esempio chi mai avrebbe potuto sospettare, che per mantenere insieme una coppia, bastasse che la donna la desse all’uomo ogni volta che egli ne faceva richiesta, magari avvolgendola in mutande croccanti come carte di caramelle? E chi avrebbe mai detto che portare sulla testa due metri e mezzo di corna può essere fastidioso? E che dire del fatto che una donna mal sopporta di sapere che il suo uomo va a puttane?
Sono quelle cose a cui la mente semplice delle persone, difficilmente arriverebbe a comprendere se non ci fossero tanti sociologi pronti a sacrificarsi per noi.
L’ultimo dato che mi pare giusto citare è quello inerente il sesso orale. Pare non essere più un tabù, e che lo si pratichi da almeno sessant’anni, ma in maggioranza all’interno della coppia consolidata. Soltanto il 5% “lo compra”. La cosa che non emerge dallo studio sociologico, è che a volte chi lo vende diventa ministra. Ma questa è un’altra storia.
Rita Pani (APOLIDE scienziologa)
viva la goduria (hasta la goduria siempre)
Concordo però con te che certe ricerche mi lasciano alquanto perplesso per non dire basito. Resto dell'idea che i soldi dovrebbero essere impiegati in modo massiccio per ricerche sicuramente più utili e più serie.
Complimenti, ho letto i tuoi ultimi post e stai diventano più graffiante e sarcastica non rinunciando ad una denuncia feroce ma usando anche armi stilistiche differenti per realizzarla.
Ciao
Daniele
Mi scuso se da un po' rispondo poche volte ai commenti ... è sempre pressante il periodo, ma non dispero.
:-*
Vi abbraccio
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