1.03.2010

 

Solidarietà ai giudici... antropologicamente diversi

Se volgessimo uno sguardo attento verso Reggio Calabria, potremmo comprendere il paradosso creato da un governo malavitoso. Essendo ottimisti, se quello sguardo lo rivolgesse anche chi col suo voto, ha permesso che dei malavitosi andassero a governare la cosa pubblica, forse un tale dramma non capiterebbe più. Non la bomba, ovvio, ma questa sorta di governo.

Certo è l’immagine che colpisce, il pesante portone divelto, le pareti annerite sulle quali indugiano sapienti telecamere. Il tanto per basta per far comprendere a chi guarda che la mafia esiste. Le immancabili dichiarazioni istituzionali faranno il resto, insinuando l’ipotesi che il buono combatte il cattivo, e di solito alla fine vince sempre.

Il ministro per il razzismo maroni ha organizzato un vertice a Reggio Calabria per il 7 gennaio (prima bisogna che passi la Befana), il Presidente Napolitano ha espresso vicinanza, e solidarietà è arrivata anche dal Presidente della Camera. Il ministro per la giustizia Al Fano si è detto sdegnato. Potrei continuare, ma avrei sempre nella mente il paradosso di questo stato che ha perso ogni credibilità. Se è chiara la matrice mafiosa del gesto, noi cittadini, come potremo credere allo sdegno di Al Fano al quale è stato affidato un dicastero per porre la firma su leggi scritte dagli avvocati di un tizio che di mafia, per lo meno, odora? Non credete che in ogni paese “normale” anche il presidente del consiglio avrebbe espresso solidarietà e vicinanza “ai giudici”? Già in un paese normale, ma l’Italia tutto è tranne che normale, e noi siamo abituati a ben altro tipo di dichiarazioni istituzionali nei riguardi dei giudici, per esempio che essi sono antropologicamente diversi, sovversivi, comunisti al soldo di non si sa chi, i nemici giurati dello Stato per il quale a volte hanno persino dato la vita. Nessuna dichiarazione quindi, ma in compenso sui giornali on line ci sono le foto del tizio che si è rifatto il naso mentre festeggia il compleanno della sua amica filiale eletta in parlamento, e che se si comporterà bene, prima o poi avrà anche un bel ministero.

Ho sentito le parole di Piero Grasso, il Procuratore Nazionale dell’Antimafia: esprimeva sì solidarietà, ma chiedeva uomini e mezzi per non smettere la lotta alla mafia. Ecco, anche questo potrebbe (dovrebbe) dire di più a chi non ha alcuna intenzione di rimpossessarsi del proprio pensiero. Un po’ come quando il governo esulta perché Graviano non parla, sputa in faccia al giudice Ingroia, e poi si vanta dei successi ottenuti. Ma comprendo che questo concetto per taluni possa essere di difficile comprensione.

Attendiamo la sentenza d’appello di dell’utri, magari sarà più semplice spiegare.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Sì, solidarietà... ci mancherebbe!
Ma questi se ne fregano e fanno il cazzo che vogliono, cioè le riforme CONDIVISE.

Luigi
 
Magari un giorno qualche picciotto di palazzo chigi sgarrerà e tutta questa feccia farà la fine di craxi, che fu fatto fuori dalla mafia per aver sgarrato (si pensi a sigonella. La mafia chiuse i trattati (già si pensava al successore) con lui e fece fare corso alla Giustizia.
Anche se, sinceramente, dietro ogni bomba vedo sempre la mano dello stato, dell'orbace e della porpora, voglio sperare di vedere tutta questa feccia latitante all'estero, con l'augurio che non torni mai più.

Giuseppe (you can say I'm a dreamer)
 
La parola d'ordine è "fare le riforme".....mai qualcuno che intervenga a dire "ma quali e di che qualità"?
Buon anno a tutti....è di prammatica, ma sin dall'inizio mi sembra che l'antipasto non sia un granchè, anzi piuttosto indigesto.
Mietta
 
Ma cara Mietta ancora non hai capito quali riforme e come vogliono farle? (Scherzo per non arrabbiarmi).In una parola voglione fare le riforme per fare sempre e soltanto i caxxi loro e sopratutto del tizio del consiglio, come dice Rita. Ecco perchè i giudici sono antropologicamente guasti, o sono comunisti o persecutori di quel santo Stefano legato al palo che fa i miracoli col "duomo", con l'
Abruzzo, il ponte ecc. Oh quant'è buono quel santo Stefano dirà la gente vedendolo incerottato e coperto di freccette infisse nelle sante carni! Povera Italia in mano ai vampiri sei caduta. Riscatta il tuo onore e la tua dignità!!! Antonio.
 
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