1.29.2010

 

Freccia Argento (poi uno s'incazza)

Non bastava l’alta velocità per aumentare i biglietti dei treni. Ci voleva qualcosa di più, un servizio migliore che avrebbe invogliato “i signori viaggiatori” a pagare senza incazzarsi. Allora ecco la Freccia Rossa, e pure quella Argento.

Verona Roma in due ore e cinquantatre minuti. Potrebbe davvero significare che l’Italia è entrata nel futuro. Potrebbe. Quando ci si appresta a partire e non si hanno le tasche gonfissime, si programma, si calcola e si cerca. Poi si valuta e si sceglie. Un’ora prima in aeroporto a Verona, poi un’ora e dieci di volo, poi mezz’ora di treno e la metro per arrivare dove sono ora, contro tre ore di treno a un consto inferiore di venti euro, rendono la scelta obbligata.

“La freccia Argento.” Ferma a Bologna, Firenze, Roma. Buon viaggio!

Carrozza 8, posto 57 corridoio. Decido di non fumare un’altra sigaretta anche se avrei tutto il tempo, perché fa un freddo boia, che mi attraversa i pantaloni, che mi gela i capelli. Nella carrozza mi accoglie un giovane dal vago accento meridionale, che quasi a fatica sembra voler celare. “Signora, c’è un problema, temo che questa carrozza dovrà restare chiusa perché è a zero gradi. Attenda nell’altra l’arrivo del capotreno che le assegnerà un altro posto.”

Attendo, e dopo di me attende un ragazzo, poi quattro turisti giapponesi, poi ancora una signora con i bagagli. Attendiamo fino a quando parte il treno, e dato che il capo non si vede, ci mettiamo a sedere dove capita, noi che siamo italiani. I giapponesi stanno in piedi e per fortuna l’alta velocità è un rutto che dura pochissimo solo dopo Bologna. Quando i primi viaggiatori vogliono provare l’ebbrezza della toilette, i giapponesi si fanno italiani, e si siedono.

La temperatura della carrozza scende bruscamente, ci si ripara come si può. Mi tornano alla mente le parole del direttore generale di FS, quando invitava i signori viaggiatori a portarsi da casa un panino, o un plaid – che non si sa mai. Si va a tentoni fino a Bologna, dove salgono altre persone, che vengono tutte inviate nel vagone ristorante. Il solito ragazzo (che però ha una divisa nuova, nuova, e un cappello che sembra un pilota) dice anche a loro che ora arriverà il capo. “Non è vero!” gli dico, già che me lo trovo affianco, così, tanto per rompere le palle. Poi riprendo a contare mentalmente le dita dei piedi, per essere certa che non se ne sia staccata qualcuna. Firenze … Fiuuu. Abbiamo solo 15 minuti di ritardo, ci si può stare mi dice il passeggero appena salito. Dalla carrozza nove affluiscono passeggeri più congelati di me: “Sì è rotto il riscaldamento dice una.” Proprio come se fosse una cosa stranissima.

Ma si rompe la porta della carrozza sette, ed è un andare avanti e indietro di divise blu, che pare la parata dell’aeronautica militare. Il treno tenta di partire, ma suona l’allarme, e scampanella. Un casino infernale e anche le porte intermedie si bloccano. Meno male che hanno l’accortezza di avvisarci che “per un piccolo problema tecnico, il treno porterà un ritardo di cinque minuti.” Per fortuna che FS ha davvero potenziato il servizio: lo strano omino con la giacca gialla e lo zainetto che dopo ogni stazione entra per un attimo nella toilette a spruzzare un deodorate al cocco per coprire l’odore del piscio. “Maintenance and cleaning” ha scritto sulla schiena.

Dobbiamo a lui se siamo arrivati a Roma … Non c’è voluto molto, è bastato scassinare il sensore dell’allarme della porta.

Costo totale dell’operazione 64 euro… Poi dice che uno s’incazza …
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Saremo davvero nel futuro quando inventano il teletrasporto. E finalmente chiuderanno scandali come Alitalia e Trenitalia.

APprofitto per proseguire con la seconda parte.

Parte 2

L'altra figura che avevo in mente, oltre ai distributori, e' quella del Concentratore. In pratica una persona che si offre (anhce a turno, un mese a testa esempio) di ricevere gli ordini da parte degli associati della sua zona (quelli che non saprebbero/potrebbero usare internet) e inseririli nell'apposito portale.
Si perche' per concentrare gli ordini in maniera tale che il produttore riceva l'ordine di spedire un oacco con 8 kg di bucatini e 6 di penne rigate ad un distributore, un programmino apposito rivceve gli ordini, li suddivide per fornitore e per zona (tutti gli ordini per un dato fornitore che vengono dalla stessa zona andranno assieme e come indirizzo di spedizione avremo quello del Distributore di quella zona).

Quindi Mietta cara, non devi andare in giro, al amssimo raccogli gli ordini delle persone anziane/non internettizzate e fai l'ordine. Se poi sei anche una dei Distributori ricevi un pacco e smisti i benei agli interessati.

Nella terza parte parliamo di pagamenti etc.

Greetings
JOKER Ltd.
 
Ciao Rita, ti comprendo- e condivido il tuo livore- perchè avevi tutte le ragioni per incazzarti! Se penso alla figuraccia che hanno fatto le FS con i giapponesi- che sono un popolo preciso e civile- e con gli altri turisti stranieri, provo un senso di vergogna. Ciao. Antonio.
 
Per forza che vanno piano, nel 2010 siamo arrivati ai missili e loro ancora usano le frecce..
 
Penso che l'elettronica si sia insinuata troppo nel sistema, l'elettronica è più raffinata della meccanica ma più delicata, meno affidabile. Qui a Milano, quando ha nevicato (e nevica) la notte vanno in giro i vecchi tram di 80 anni fa perché non li ferma nessuno. Il futuro è decrescita e recupero, altro che ponti e tav. Ciao cara Rita, sei una voce preziosa e quotidiana, anche se non commento molto spesso.

An mi
 
Ai tempi di bottino, della Milano da bere, un chilometro di metropolitana costava il doppio che a Berlino o in Olanda: la differenza erano tangenti.
Da sempre la FIAT ha preso soldi dei contribuenti per costruire auto nemmeno degne di una TRABANT. Poi, con la globalizzazione e la crisi, ha dovuto produrre auto leggermente migliori, naturalmente senza rinunciare alle sovvenzioni di stato, che poi sono i soldi dei contribuenti onesti. Ma non le basta, ci sono luoghi all’estero dove la mano d’opera costa meno e allora che fa?
“Arrivederci e grazie, e tanti saluti in famiglia!”.
Lascia quel tanto che le permetterà di continuare a fruire di incentivi e sovvenzioni coi soldi dei pochi onesti in questo paese.
L’amato avvocato, onorato più di un re, venerato a livello di padrepio, si è scoperto che era un evasore fiscale. E la famiglia agnelli vendeva scatole di sardine come fossero carri armati all’esercito italiano ed è responsabile della morte di migliaia di soldatini... venerati criminali di guerra!
Beh, copritevi bene sui tetti, accendete qualche fuoco, resistete finché potete che infine dovete morire.

E i treni frecce spuntate chi le produce?
Non ho dati, ma sono certo di non essere smentito se affermo che sono ancora i soliti noti.

Luigi
 
Bravo Luigi, ma sai quante schifezze finanziamo con le nostre tasse? I comuni, tutti in deficit, hanno pensato bene di fare cassa con la porcata delle multe al timer, e spegnendo le luci persino nelle zone centrali della città...(non sto scherzando, l'altra sera ero al buio camminando per il corso, stentavo a crederci)...
E' o no un far west? Che vogliamo di più? Che vengano in casa a stuprarci le donne? Siamo o no arrivati al "Si salvi chi può"?
Personalmente, qui in sicilia, poco tempo fa ho visto dei delinquenti che menavano dei poliziotti; si trattava dell' "indotto della mafia"; se erano dei manifestanti erano belli pestati e in gattabuia.
I carabinieri si girano dall'altra parte quando sanno che è meglio farlo, e allora, chi sono le vittime? Chi sono gli aguzzini? Il meno protetto, il diseredato, l'anziano, il più debole, il malato, il bambino, l'extra-comunitario, da chi sono tutelati? Da un governo infame che con la propaganda combatte la mafia e con i fatti la incorona, anzi si identifica in se stessa?
Da una opposizione che ha scoperto che i miliardi sono più utili di un ideale?
Andate affanculo voi che ancora credete a dio e ai governi e alle opposizioni, credevo che questo potesse bastare, ma vedo che siete così ciechi ed indottrinati che vendereste vostra madre per avere un posto in questa società di merda.

Giuseppe (mi sono definitivamente rotto, scusate lo sfogo)
 
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