1.26.2010

 

E non hanno capito un cazzo

Sempre più difficile scrivere di politica, compito arduo come un giochino cervellotico della Settimana Enigmistica, che quando riesci a risolverlo, ti lascia un piacere quasi orgasmico. Ho letto la patetica lettera di Ferraro a Vendola, sensata ma implorante, so delle difficoltà in cui si trova Rizzo. Immagino le discussioni interne allo zoccolo duro del PCL. Comprendo la soddisfazione provata dopo il plebiscito pugliese – soddisfazione anche mia – ma mi domando se persino Vendola abbia capito fino in fondo il senso.

Bersani certamente no, o non si spiegherebbero le dichiarazioni ribadite anziché smentite, sulla linea del partito che comunque non cambierà. Forse si è lasciato inquietare da quel che ha detto Rutelli, ossia che il PD ormai ha pericolosamente svoltato a sinistra, ma a questo punto dovrebbe anche ricordare che per il Clinton de noantri, Bersani stesso rappresentava un primo pesante balzo verso il comunismo stalinista.

Non possono aver capito il senso, se ancora si preoccupano di stringere alleanze con l’UDC, e se temono l’avanzata di un partito di stampo mafio/cattolico. Io non credo alla favola dell’opportunità regionale, più semplicemente so che si tratta di era e fredda contabilità. Numeri per vincere, e mi piace ricordare che il premio in palio siamo noi.

Se avessero capito, finalmente avrebbero ricordato la grande marea di cittadini elettori che sentono nostalgia di un voto dato con coscienza e convinzione, con le narici libere, con la netta sensazione dell’urgenza, proprio perché limitato alla realtà entro la quale si sopravvive.

Trovo emblematici i fatti bolognesi. Rappresentativi di un’Italia ormai corrotta dal berlusconismo che non trova più il confine tra destra e sinistra. Prodi oggi diceva – pressappoco – che trovava ridicolo il fatto che il sindaco suo amico fosse stato messo alla berlina “per una manciata di euro”, adducendo come scusante il fatto che a destra rubano tutti e assai di più. No, decisamente, non hanno capito. Se si fossero sforzati di comprendere, avrebbero ricordato con tutta la tristezza del caso, che il ladro di polli, viaggiatore accanito, in prima battuta disse: “Anche se sarò inquisito, non mi dimetterò” … come gli ha insegnato berlusconi. Bersani ha “apprezzato molto il gesto” di Delbuono, che a suo dire dovrebbe garantire la giusta morale degli uomini del PD.

Provate a pensare che bello se anziché garantire al popolo la dignità di un ladro che preso con le mani nel sacco si dimette, provassero a garantire che i comuni italiani, e le regioni, potranno riprendere a funzionare in una logica diversa da quella che ormai è dello stato tutto intero.

Ma nemmeno io faccio testo, ormai sono sempre più appassionata di fantascienza.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
No, è vero...non hanno capito un accidente di nulla! Si continua con il pensiero meschinello del...ma quello ruba di più, e poi che vogliamo se craxi viene riabilitato? Non parli di fantascienza, parli di quello che sarebbe giusto ed è praticato in altri paesi più evoluti....se si ruba, un cent o un miliardo, ci si dimette senza se e senza ma...E se si andasse a far politica con le mani pulite sarebbe l'ideale.Ma le parole di Berlinguer se le è portate il vento? Oppure gira un virus che attacca tutto e tutti indipendtemente da dove provengano? O anche...questo virus già c'era e MrB l'ha rinfocolato in modo che ora la maggior parte di chi si applica a cariche di rilievo ne sia affetto.
Cercate di guarire, bambin...che quì le cose son tragiche e coleremo a picco con tutta la nave.
Evviva Niki, mi ha commosso con il suo pianto..ma speriamo che questa volta si sappia guardare meglio le terga.
Mietta
 
La fantascienza e' bellissima. Ci permette di sognare che possa esistere un modo migliore di fare le cose senza necessita' di ridurre a 1/100 la popolazione umana sulla terra.

Greetings
JOKER Ltd.
 
E' così triste che quella a cui tu e molta gente auspica è ormai fantascienza... L'Italia sta andando a puttane, non c'è dubbio.
 
Scusate se intervengo fuori tema, ma non possiamo far passare qui sotto silenzio il “giorno della memoria”.
Abbiamo sempre ricordato i campi di sterminio tedeschi, e ancora con strazio si proiettano nelle nostre menti le immagini che fatichiamo a ritenere reali per l’incommensurabilità dell’atrocità che l’uomo è stato capace di commettere.
Ma anche molto è stato dimenticato e tanto la dice lunga sull’ignobiltà e meschinità dell’animo umano: mi riferisco all’oblio che ha coperto e ancora copre l’inaudito del campo croato di Jasenovac, approvato dal vaticano e benedetto dalle gerarchie cattoliche locali.
Altro che il silenzio del papa che aiutava gli ebrei e i gerarchi nazisti a fuggire in Sud America!
Pio XII santo subito!!
Jasenovac non ha nulla da invidiare ad Auschwitz in fatto di atrocità commesse: si pensi anche solo all’impresa dello studente Petar Brzica che per scommessa in una sola notte, 29 agosto 1942, sgozzò 1360 prigionieri del campo guadagnandosi, al brindisi, il titolo di Re delle gole tagliate.

Ma è un viaggio anche questo: nei luoghi della memoria.

Luigi
 
Sono sicuro che, prima o poi, la sinistra riuscirà finalmente annientare la sinistra, nemica di sé stessa.
 
Riporto (e condivido) da un articolo dell'Unita' Online

di Marco Rossi-Doria


"Obbligo scolastico a 15 anni? Idea povera, per i figli dei poveri

[...]
Così. Now I have a very little dream. Ora ho un piccolissimo sogno. Mi piacerebbe parlare di quel che faremmo noi. Roba pratica. Operativa. E non di quanto sono cattivi loro. Non è forse sul merito delle cose che dovrebbe fondarsi l’alternativa di cui si parla? Proporre cose concrete, comprensibili ai cittadini. Che magari qualcuno di noi ha pure provato. Al Paese e magari a qualcuno tra gli avversari. Perché no? In alternativa, appunto, a quel che dice e fa questa destra. Ma temo che, in questo come in altri campi, il mio piccolo sogno rimarrà tale. È più facile parlare di “politica” - si fa per dire - che di cose da fare per il bene comune."

In pratica e' vero' se vogliamo (ma lo vogliamo? Ci spero) fare politica veramente, come era ai tempi che ricordiamo (in pochi oramai) dove la "questione morale" non era una coppia di vocaboli svuotati di significato, si deve partire non parlando degli altri, ma di cosa si vuole fare. Con parole semplici. Programmi chiari, semplici, non troppo grandi (promettere troppo rende difficile mantenere le promesse).
Ecco allora forse si, se ci si rvolge alle persone giuste, chissa'. Non che ci creda troppo visto il tipo di persone che in maggiornaza abitano questo paese. Ne vedo di due tipi (con un sottotioipo): quelli che sono sul carrozzone del berlusconismo, e quelli che sono fuori (il sottotipo e' di quelli che credono di essere sopra e non sanno di essere del secondo tipo, se ne accorgeranno presto o tardi).

Ah, per chi e' interessato DAVVERo, io le info riguardantio il progetto le ho postate, nei commenti dell'articolo dove me le avete chieste. Ma non ho visto alcun riscontro. Cosi', solo per dire, senza vena polemica o voglia ddi trolleggiare; come gia' detto sono pragmatico.

Greetings
JOKER LTd.
 
Joker, non è che quello che hai scritto su un altro post non sia interessante..ma posso permettermi di dirti che è poco realizzabile o quantomeno non tutto? Tu dove risiedi?Io abito a Roma e lavoro....tu pensi che ci sia tanta disponibilità di trovare i GAS o avere tempo per andare nei mercatini del baratto ed altro? Roma è una città grande e molto scomoda per gli spostamenti..mi piacerebbe andare a comprare verdura e frutta direttamente dai produttori..ma dove, dall'altra parte della città? Purtroppo non ho questo tempo, inoltre di iniziative come quella del latte o di altri prodotti da acquistare alle mescite...non so nemmeno se ne esitano.
Con questo non voglio dire che le tue idee non siano realizzabili ma forse in realtà più a dimensione umana...se a Roma ci fosse la possibilità di far acquisti del genere nello stesso isolato in cui si vive, penso che in tanti ne approfitterebbero.
Quanto alla scuola, certo che ci vogliono idee e proposte...che sinora da sinistra non sento.Comunque dar l'alibi ai ragazzi che non hanno voglia di studiare, di cavarsela con un anno di apprendistato (dove poi e de che?) la trovo aberrante.All'estero i giovani fanno apprendistato, ma dopo aver finito gli studi. Inoltre la cultura serve, allena il cervello e da una apertura mentale tale che, nel prosieguo,un giovane può imparare a fare qualsiasi cosa...non solo il tornitore. Il concetto è questo..siamo in mano ad una manica di ignoranti e di gente in mala fede, che per far cassa, taglia su servizi che sono alla base di un paese...invece di invogliare i giovani a saperne sempre di più perchè il mondo è ormai globale e quanti ragazzi anche di paesi poveri come l'India, si stanno facendo avanti...per es. sono dei geni nell'informatica. Quindi, in conclusione, la scuola andrà anche rivista, ma solo con l'intento di renderla sempre più affascinante ed attraente e non per lasciare che il nostro paese sia popolato una plebaglia di ignoranti.
Mietta
 
"invece di invogliare i giovani a saperne sempre di più perchè il mondo è ormai globale e quanti ragazzi anche di paesi poveri come l'India, si stanno facendo avanti...per es. sono dei geni nell'informatica."
(Mietta)

Io nel ramo ci lavoro. Non sono geni, costano poco. Ci sono dei geni (pochi come ovunque) e dei tipi nella media (tanti come ovunque).
Le aziende del posto mostrano uno sviluppatore come frontend, ma dietro lavora in team; poi qualche azienda occidentale assumono "il genio" che arriva qui e senza team alle spalle genio non lo e' piu'.
Il problema e' che i capitalisti vanno li per pagare poco anche nellì'informatica come lo fanno per il manufatturiero. Salvo vendere allo stesso prezzo di prima il prodotto.

Per i GAS (e non solo ) ti rispondo in altro post, (scusate l'OT ma vedo che sarebbe meglio se rispondo al post piu' recente di Rita, cosi' e' piu' probabile che le mie spiegazioni vengano lette da piu' persone (il progetto richiede numeri grandi, da soli non si va lontani).

Greetings
JOKER Ltd.
 
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