12.26.2009

 

Un Natale primaverile

Tutto sommato non è stato un pessimo Natale; lo ha detto anche quel tizio che dopo “l’aggressione di Milano” il clima è cambiato. È cambiato così repentinamente che dalle temperature abbondantemente sotto lo zero si è passati a temperature primaverili, e il disgelo ha alluvionato la Liguria e la Toscana. Ho sempre pensato che il tizio fosse un menagramo, uno così rognoso da spingere gli uomini a grattarsi i testicoli ad ogni sua apparizione. Speriamo la smetta presto di parlare di clima, perché la natura a volte è più pericolosa di uno psicolabile armato di souvenir o di troppo misticismo.

È stato un bel Natale anche per gli operai di molte imprese italiane, che lo hanno vissuto sui tetti delle loro aziende. Una sorta di cena sociale, un’occasione per stare insieme e scambiarsi gli auguri. E visto che il catastrofismo non rende, e che bisogna chiudere le fabbriche dell’odio, gli industriali hanno seguito alla lettera gli insegnamenti del miracolato da Arcore. Lo hanno fatto anche in Umbria alla SGL Carbon. I pochi operai rimasti hanno ricevuto la raccomandata d’auguri puntuale il giorno della vigilia. “Caro amico, con la presente ti informo che sarai collocato in cassa integrazione a partire dal 28/12 p.v. Siamo certi che la qualità della tua vita ne avrà beneficio avendo più tempo da dedicare al riposo e alla famiglia. Con l’occasione ti giungano i nostri migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno nuovo.”

Non è stato un Natale da buttar via. Il clima che è cambiato ha favorito la circolazione delle auto in tutto il territorio nazionale, quindi il conseguente incremento del PIL e il turismo. L’Italia vive di turismo e lo sappiamo bene noi che siamo sardi. Ce lo hanno insegnato da piccoli che pagare un gelato 20.000 lire era segno di benessere, come ci hanno insegnato che solo il cemento nelle nostre meravigliose coste ci avrebbe portato la ricchezza di chi gettava il cemento. Il turismo però è fondamentale in tutta Italia, e così l’ENAC ha trovato il modo di garantircene una bella fetta aprendo un contenzioso con Ryan Air, l’unica compagnia che riusciva a far riempire i piccoli agriturismo in Sardegna, persino a Febbraio. Motivo del contendere i documenti d’identità. L’ENAC ha fatto la voce grossa perché la compagnia aerea non riconosceva come documento di identità la tessera della bocciofila. Inaudito. Noi siamo il paese della libertà e della democrazia, ma forse gli irlandesi non lo sapevano, e pretendevano una banale carta d’identità per farci salire a bordo dei loro aerei per voli dai costi ancora accessibili, adducendo come scusa “la sicurezza”. Dilettanti! L’Italia è il paese più sicuro al mondo, ci sono le ronde e i vigili urbani hanno la pistola; inoltre gli aeroporti son blindati, e anche se hai la tessera della bocciofila, non passi il varco del check in con una bottiglietta d’acqua nella borsetta.

Lo so, magari ci sarà qualche malpensante assunto a tempo indeterminato nella fabbrica dell’odio, che penserà che l’ENAC ha voluto così fare fuori il peggior nemico dell’ALITALIA. Ma non fateci caso, è gentaglia come me che non ha avuto in regalo, né ha regalato per Natale, la tessera del partito dell’Ammmore.

Io sono stata proprio felice di questo Natale dal buon clima. Almeno sono riuscita a spegnere i termosifoni per qualche ora. Me lo faccio bastare.

Rita Pani (APOLIDE primaverile)


Comments:
Diceva un tipo con la gobba: "A pensar male..".
P.S.:
Rita smettila di protestare abusivamente, per farlo bisogna iscriversi all'ALBO DEI DISSIDENTI presso la Questura di zona (Vedi VERNACOLIERE di Livorno).
 
I tuoi post fanno sia sorridere che pensare, li apprezzo tutti, complimenti!
 
Grazie ;)
 
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