12.05.2009

 

Ora però, Bersani, sputa pure i peli.



La questura dice 90.000. Può farlo perché “La questura” è così generico da non aver faccia. La Questura non è un tizio che presta il suo viso per elargire una tale minchiata pubblicamente, rischiando di essere deriso per sei mesi di fila. Forse non eravamo nemmeno un milione, ma sicuramente più di 500 mila. Non c’è bisogno di contarsi uno per uno, basta sapere che quando arrivi davanti all’obelisco e non puoi proseguire, se tagliare di lato, ne aggirare la folla la piazza è piena. Te ne accorgi quando stai tra il muro e il palco che nemmeno vedi, e inizi a pensare a come fare per arrivare giù fino all’arco, fino alla COIN, fino alla metro. Lo sai, quanti siamo, quando tu stai già andando via e gli amici ti chiamano per dirti che finalmente stanno arrivando.

Io c’ero, e non voglio entrare ancora una volta nel merito. Io c’ero lo dico a chi non c’era e avrebbe dovuto esserci, e forse per tutta la sera ha continuato a mangiarsi le palle, capendo che probabilmente in modo più chiaro avrebbe dovuto dire ai suoi: “Andiamo!”

Una cosa però voglio dirla, con i piedi ancora gonfi, e la stanchezza addosso: “spero che si inizi a riflettere sulla partecipazione attiva alla non-politica. Spero che si riesca finalmente a spiegare che oggi è stata una giornata importante PER la politica. Spero che la memoria non vi sia fallace. Ricordate che già una volta questa Italia volle, fortissimamente volle, un NON politico alla guida del paese. Quel tizio è silvio berlusconi.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Condivido pienamente, cara Rita.
Vi ho visto in tv, commosso, ho sentito tante parole, ho visto qualche politico salire sul carro dei vincitori, e ho pensato a quanti invece hanno perso l'occasione di partecipare.
Io non potevo venire, ma tu eri lì anche per me, grazie Rita!

Luca da Sassari
 
Io non c’ero.
Avrei voluto esserci per sentirmi concretamente parte del meglio dell’Italia, per solidarizzare col dolore di tanti giovani, della nuova generazione mortificata e impotente.
Ho seguito la diretta TV e non mi sono entusiasmato, anche se si era in tanti. Mi sono commosso, questo sì, ma ho anche provato il profondo malessere dell’impotenza. E per la prima volta ho sentito crescermi dentro il fastidio nel vedere le bandiere rosse, quelle bandiere che furono forza dirompente di riscatto, bandiere che oggi sono immagine di tradimento. Ed cresceva lo schifo per le bandiere del PD e il bla bla di alcuni politici intervistati... ma cosa c’entravano?
La immensa riunione si è sciolta sullo sfondo del viola, che è colore di lutto, mentre alla TV informava che avevano partecipato solo quattro gatti, che la banda stava distruggendo la mafia, e nel contempo mostrava il capo mafia circondato da gorilla che proclamava trionfante di essere il modernizzatore del paese.
Cosa stavano facendo i bersani, d’alema, letta, violente, la torre, finocchiaro... dove erano ad applaudire chi?
E mentre pensavo questo mi si rotolava nella mente il video di napolitano inseguito dal giornalista tedesco... e poi col panama che festeggia il compleanno a Capri circondato da marina, esercito, polizia, guardia di finanza.
Sono viola.
Sono nel lutto che non riesco ad elaborare.

Luigi
 
Grazie Rita, io ero con quell'anonimo centinaio di persone davanti al Consolato italiano di Sydney, solo per partecipare idealmente alla Manifestazione (volutamente maiuscola) di Roma.
Roberta da Sydney
 
Ciao Rita, se tu avessi seguito Bersani a "mezz'ora" con la Annunziata domenica scorsa, avresti avuto la netta sensazione dell'ipocrisia di Bersani e del PD che rappresenta. Mi sentii fremere il sangue quando disse "hanno fatto quello schifoso scudo fiscale ..." Mi schizzò il sangue alla testa e gli gridai " e tu dov'eri, con gli altri 50 assenti, al momento di votare contro la scudo fiscale?! Questa è un'altra prova dell'ipocrisia della politica,del PD, e del nuovo consociativismo, che potremmo semplificare "magna magna". Mi viene in mente la scena di "anni ruggenti" Magna tu che magno io; li sordi a chi, a noi; li guai a chi, a voi, recitava superbamente il simpatico Nino Manfredi. La storia si ripete con altri cavalieri ed altre vacche dal corno spezzato. Ciao. Antonio.
 
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